venerdì 24 aprile 2015

QED del post precedente

Come sa chi mi segue su Twitter, a tavola chiedevo a Lucke: "Ma qual è la difficoltà maggiore?" Risposta: " Se hai successo diventa una cosa che non riesci a controllare facilmente, e arrivano sciroccati di ogni risma: persone con ambizioni politiche frustrate, maniaci razzisti, e via dicendo".

QED: http://mobile.reuters.com/article/idUSKBN0NE2DN20150423?irpc=932

61 commenti:

  1. Come certi sciroccati che stanno nel M5S?

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    1. esatto ma non tutti sono sciroccati. Mi sa che è un problema irrisolvibile, quelli che in matematica chiamano NP.

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    2. Se con NP intendi "nondeterministic polynomial time" (http://en.wikipedia.org/wiki/Time_complexity#Polynomial_time) non si tratta, a rigore, di problemi "irrisolvibili". Si tratta di problemi la cui soluzione richiede un tempo non direttamente correlato (nel senso di limitato) alla dimensione dei parametri del problema stesso.

      Se vuoi dire che è una cosa è "impossibile" sarebbe forse più corretto dire che lo spazio delle soluzioni (http://en.wikipedia.org/wiki/Feasible_region) è vuoto - il che prescinde da quanto tempo a disposizione hai per esplorarlo.

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    3. Ma il 5 stelle nasce con finalità diverse. Non credo siano fattispecie confrontabili. Il punto è che è difficile trovare un compromesso fra qualità e quantità.

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    4. La qualità deve essere all'inizio ("Al principio era il logos"). Poi, tralasciando la theoria, è il solito schema: episteme-ethos-praxis (come direbbe Trapattoni)

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    5. Un sogno. La qualita' richiede tempo, dedizione, amore (esatto, amore, passione) per i dettagli che compongono il disegno. Invece il "mercato" spinge verso raffazzonamenti, pezze, rimaneggiamenti, basta concentrare le risorse sul marketing, che appiccichera' la nuova etichetta luccicante, ma sotto c'e' la stessa robaccia che era gia' obsoleta dieci, venti anni fa.

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    6. @PaMar, in questo caso infatti è risovibile come dici tu ma a tempo infinito quindi NP va bene.

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    7. Se la qualità fosse una virtù diffusa in quantità, non vi sarebbe necessità di fare partiti per risolvere problemi macroscopici.
      Ma bisogna ammettere che la divulgazione può aiutare ad alzare il livello. E grazie a questo blog sono certo di aver alzato il mio, che seppur non alto è stato sufficiente a comprendere cos'è l'euro.
      Ne consegue che chi continua a mentire cerca di mantenere un'ignoranza diffusa sulla quale coltivare le riforme che la signora (?) europa ci chiede. Riforme che nessun parlamento avrebbe potuto approvare, perchè chiaramente contrarie al bene della maggioranza della popolazione.

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  2. OT - Niente va mai così male che non possa andar peggio.

    http://www.zerohedge.com/news/2015-04-23/assessing-risk-greek-default

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    1. Mi correggo, oltre al peggio c'e' anche il 'peggio del peggio', cioe' l'insulto aperto, gratuito e personale ad un ministro in carica di un governo democratico (nominalmente) sovrano, da parte di burocrati nominati (quindi ineletti e del tutto al riparo dal controllo democratico).

      http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/04/24/grecia-eurogruppo-contro-varoufakis-perditempo-dilettante/1620568/

      L'insulto personale ad un ministro in carica (per quanto io non lo stimi), mentre il Paese e' pure oggetto di 'blackmail' economico, dal punto di vista del diritto internazionale e' un atto di aperta agressione: ci sarebbero IMHO gli estremi da parte Greca per lanciare un ultimatum e poi dichiarare guerra alla EC.

      Ma non mi pare che nessuno ci abbia fatto caso all'enormita' di quello che sta accadendo...

      Saro' sicuramente io un anormale, perche' ancora mi meraviglio e mi sdegno.

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    2. No, quasi tutte le sere, in quasi tutti i telegiornali, le mie povere orecchie ascoltano incredibili, inimmaginabili assurdita', spacciate come acqua calda. Tutto a rovescio, causa ed effetto sistematicamente invertiti o confusi, mega frottole come gocce di pioggia. Spesso se ne accorge pure mia figlia 17enne, che i discorsi non quadrano.

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    3. @ Luca Cellai
      Guardandolo con occhi teutonici capiresti che non è un bravo kapo

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  3. Prof,
    se fondare un partito di successo "diventa una cosa che non riesci a controllare facilmente", la soluzione del problema è alla sua portata : basta fondare un partito di insuccesso e la situazione sarà facilmente controllabile.

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    1. Hai ragione. Mi ispirerò al tuo blog. Purtroppo tutto quello che faccio mi riesce. Forse mi riuscirà anche imparare da un perdente come te.

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    2. Prof. sia onesto, in realta' Peter e' un amico che si finge troll piddino, per movimentare questo blog, e infine beccarsi risposte come questa. Incredibile, non ci posso credere che sia reale :-)

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    3. Peter Yanez, tessera numero uno deppartito...

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  4. ...per una volta abbandono il lurking e dico la mia.

    A mio avviso in questo momento manca una forza politica che possa sparigliare il discorso riguardo l'euro.
    A sinistra non ci sentono e le timide uscite di Fassina sono cadute nel vuoto cosmico. La Lega non si rende appetibile a molti per gli altri temi che da sempre caratterizzano quel partito. Il M5S è quello che è.

    Ci vuole un partito politico che faccia da innesco alla discussione sull'euro si presenti in maniera credibile : poi io credo/spero che tutti quelli hanno CAPITO si accoderanno e intendo sia i politici seri (sono sicuro che negli ambienti che frequenta il professore si sa chi sono) che gli elettori. A quel punto non è detto che all'interno del PD la cosiddetta minoranza diventi maggioranza e si potrebbe ricominciare a sperare...

    Scusate, so di averla fatta facile ma non sono bravo a scrivere, chi legge ci dovrà mettere un po' del suo...

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    1. Siamo in una situazione paradossale: chi dice la verità non risulta credibile e chi sembra credibile mente.
      Provare a grattare un po' la superficie e connettere il cervello no?

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    2. Un partito così prenderebbe il 10% forse...Uno su dieci è la quantità di italiani che hanno bel presente il problema euro. Gli altri 9 sono casta, corruzione, fine mese, imu, tasi, etc.

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    3. La Lega Nord ha ripreso consenso grazie soltanto alla retorica anti-immigrati, così la Le Pen in Francia (anche facendo leva sullo sciovinismo dei francesi), il racconto no-euro (vedere il flop di Borghi) è stato marginale (chi vive nelle enclave leghiste lo sa bene), da un punto di vista politico.
      Secondo me un nuovo partito non servirebbe a nulla.
      Occorre agire ad un livello più basso, non quello della politica, bensì ad un livello culturale.
      Avrebbe molto più senso finanziare un'emittente nazionale (anche web magari), che non un partito. Del resto gli USA attaccano i paesi non allineati non tanto e non solo finanziando movimenti politici amici, ma soprattutto grazie al controllo capillare dei media locali.
      Poniamo ad esempio il caso dei "ribelli" del PD. Ammettendo per un istante un improvviso ravvedimento, o la discesa dello Spirito Santo, quanti di loro hanno "credibilità" in questo sistema? Cosa ci vorrebbe per farli fuori politicamente? Un'inchiesta giornalistica, un cassetto che si apre e documenti che escono fuori... a parte pochi soggetti, gli altri sono per lo più compromessi.
      Un nuovo partito, all'interno di un sistema mediatico chiuso e controllato, sarebbe spazzato via in pochi mesi. Prendete il M5stelle, da quando si è rivelato un partito politicamente sterile, sono cessati gli attacchi, gli articoli denigratori, le inchieste giornalistiche ... ricordate subito dopo le elezioni? (quando pubblicamente si faceva sapere che le caselle email dei nuovi parlamentari erano state compromesse e il materiale trafugato?).
      La cosa di cui più abbiamo bisogno oggi, secondo me, è un luogo dove poter contrastare efficacemente - e con onestà - il mainstream.
      Senza un contesto sano, un partito non allineato viene spazzato via.
      C'è tempo? Non credo... forse si potrebbe tentare di fare rete con quei pochissimi media rimasti in grado di raccogliere un progetto comune. Forse.

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    4. @Borsole

      'Un partito così prenderebbe il 10% forse'. La stessa cosa mi diceva un amico anni fa, e ne erano talmente convinti, che il partito lo fecero. Era fare contro il declino.

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    5. @Ivan

      Io continuo a essere del tuo parere. Il movimentodalbassismo, però, che una volta era appannaggio di impresentabili sciroccati, comincia ora a venirmi rappresentato come esigenza anche da persone credibili. Nota: io resto della mia idea. Vi riporto questa evoluzione solo per significarvi che la disperazione sta raggiungendo gli strati "alti" del ceto "intellettuale".

      E ci siamo capiti...

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    6. Allora speriamo che la disperazione si trasformi in paura; visto che con la ragione non ci arrivano, magari con un po' di moderato terrore il coraggio lo trovano, per esporsi.

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    7. Non sono d'accordo sulla Lega.
      Date un occhiata ai molti sondaggi.
      Da quando Salvini si è schierato apertamente, nonostante le sue ultime sparate sull'immigrazione, in un anno il suo partito é passato dal 6 al 13-15% nazionale; questo ormai da almeno 4 mesi.
      Superando da mesi forza Italia che é in netto declino.

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    8. @Ivan: quello che tu chiedi è, più o meno, quello che hanno fatto in Spagna con Podemos (tuttavia anche questo #facciamocome mi sembra attualmente improponibile, purtroppo...).

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    9. @LucaF
      Podemos che poi è lo sbocco politico di M-15, secondo me è un esperimento "inquinato" sin dalle origini, molto simile in realtà al M5stelle italiano. No, io non ritengo che ci siano oggi le condizioni per costruire un movimento dal basso (che poi, a ben vedere, tanto dal basso non è, e comunque non è quello che intendo io) in quel modo.
      Quello che intendo è la necessità di ritagliare e sviluppare un canale di informazione realmente indipendente e non "inquinato", questo significa molto concretamente, sviluppare un progetto di comunicazione di massa, chiudendo ad ogni tipo di finanziamento esterno da parte di fondazioni, aziende (magari in questo caso facendo distinzioni e mettendo paletti), etc...
      Quello che manca oggi non è il "movimento", ma il luogo dove poter spiegare, con calma e con onestà, una reale alternativa culturale, non solo politica.
      Podemos (che io ritengo, magari sbagliando, essere un bluff al pari del M5stelle e di Syriza... guarda caso si "movimentano" proprio i paesi del sud Europa) non serve a nulla se lo spazio che si ritaglia è quello di 10-15 minuti in un talk show o in tg nazionale... a che serve? Poco tempo, significa impostare una guerra di marketing politico e suon di slogan, in questo modo tutte queste realtà vengono schiacciate e ridicolizzate dal mainstream, oltre al fatto che la fretta e la manipolazione (il marketing) sono sempre armi a doppio taglio (vedere le contraddizioni ormai insanabili del M5stelle).
      Nel brevissimo termine la strategia più sensata credo che sia quella di cui ha parlato Bagnai, cioè far venire allo scoperto chi può influire sulla società, per quanto gli sarà concesso, ovviamente... almeno insinuare dubbi. Ma costruire un movimento politico oggi, in queste condizioni, è molto azzardato. In fin dei conti che cosa ha ottenuto il M5stelle (non so se consapevolmente o meno) se non "sputtanare" l'idea base di creare una rete di conoscenza con strumenti nuovi ... in realtà non hanno "creato" l'alternativa, ma l'hanno affossata prima ancora che fosse percepibile dai cittadini (e temo che Podemos sia la stessa cosa, ma non conosco così bene come sono evoluti negli ultimi anni, quindi sospendo il giudizio).
      Poi sia chiaro... sono consapevole che ragionando in questi termini si cammina sul filo del rasoio dell'utopia.

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    10. Un movimento dal basso è semplicemente un partito che conserva al suo interno, e tiene ben protetto in cassaforte, il "metodo democratico" (art. 49 Cost.). Ovvero la capacità della base di mandare a caga.. a casa i suoi leader quando passano al nemico.
      PS. la cassaforte del M5S è stata forzata.

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    11. D'accordo con tekkaman, noto che un partito e un movimento dal basso sono due cose diverse. Il primo, bene o male, si sa cosa sia, il secondo non mi pare - o almeno non in campo politico.

      L'art.49 della Costituzione non dice che un partito deve funzionare con un metodo democratico.

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    12. @DM ...e quindi non contate né su Renzi, né su di me.

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    13. Emmh...scusate, senza una forte base nazionale identitaria non è possibile uscire e in questo momento è un qualcosa che somiglia alla fantascienza.
      Se è vero che il capitale scorazza a piè libero sulle e nelle nostre parti basse, come il prof ci ha spiegato molto bene, non è pensabile immaginare di invertire alcuna rotta senza capitali e senza un tratto comune che unisca perlomeno una vaga maggioranza.

      A parte la lingua, e anche su questo ci sarebbe molto da dire, non vedo molto altro.

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    14. Ha ragione Ivan,il nemico è il mainstream ed A/simmetrie esiste appunto per modificarne metodo e contenuti. La lungimiranza di capire che era necessario convincere élite politiche per fornire referenti politici ad alcuni mass-media poteva essere opera solo di una persona.
      In effetti si sta trasformando in una logorante guerra di posizione.
      Di questo ne soffro, ma il nuovo partito è la minoranza PD, è all' interno di quel partito che ci giochiamo il nostro futuro. Loro hanno le fondazioni con cui controllano il patrimonio dell' ex PCI. Poi volete mettere l' impegno che richiederebbe? Penso sarebbero energie sprecate. Meglio studiare, lavorare ed associarsi ad A/simmetrie o contribuirvi.
      Se il PD fosse spazzato via allora si aprirebbe un nuovo capitolo penso. Ma mi sembra un ipotesi improbabile, per fortuna.

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  5. ...per una volta abbandono il lurking e dico la mia.

    A mio avviso in questo momento manca una forza politica che possa sparigliare il discorso riguardo l'euro.
    A sinistra non ci sentono e le timide uscite di Fassina sono cadute nel vuoto cosmico. La Lega non si rende appetibile a molti per gli altri temi che da sempre caratterizzano quel partito. Il M5S è quello che è.

    Ci vuole un partito politico che faccia da innesco alla discussione sull'euro e che si presenti in maniera credibile : poi io credo/spero che tutti che quelli hanno CAPITO si accoderanno e intendo sia i politici seri (sono sicuro che negli ambienti che frequenta il professore si sa chi sono) che gli elettori. A quel punto non è detto che all'interno del PD la cosiddetta minoranza diventi maggioranza e si potrebbe ricominciare a sperare...

    Scusate, so di averla fatta facile ma non sono bravo a scrivere, chi legge ci dovrà mettere un po' del suo...

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  6. Qualche tempo fa, un certo Currò (ex-M5S) aveva dichiarato la sua fuoriscita dal Movimento per la virata a destra, in particolare riferendosi all'alleanza di scopo con lo UKIP di Farage. Dopo qualche giorno, Currò dichiara la sua adesione al gruppo parlamentare del PD, della serie se pensi che il tuo movimento o partito sta prendendo una virata a destra, allora devo saldare la mia identità a sinistra (o pseudo-tale). Io guarda a categorie della politica che siano post-ideologiche, ma non sono cosi stupido da abbandonare capisaldi dell'economia come Keynes o della filosofia come Marx, perchè adesso vanno di moda i Giavazzi o i Zingales.
    Prof.Bagnai, ha ragione quando dice che occorre trovare il compromesso tra qualità e quantità: se io faccio una lotta come M5S (e direi finalmente) per toglierci dalla gabbia dell'euro, molti si allontanano dal Movimento perchè ci tacciano di anti-europeismo e si "riscoprono di sinistra" quella europeista che fa tanto comodo ai salotti buoni dell'alta finanza. Dal punto di vista elettorale, è meglio non dire niente, non essere chiari e prendi i voti senza problemi; appena fai una battaglia divisiva dal punto di vista elettorale, la scrematura vien da sè.
    Se fai una battaglia contro l'indulto o per il controllo serrato delle frontiere, sei filo-leghista o destrorso: chi ha delle responsabilità politiche e storiche in Italia, difficilmente corregge e correggerà il tiro e chi lo fa come la Lega è solo per opportunismo politico o meglio per alzare il tiro, non per correggerlo.

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    1. Hai ragione, qui siamo ancora al dividi et impera - ormai in testa hai una classificazione automatica a seconda dell'argomento - destra/sinistra curva nord curva sud, etc. Ricordo ancora mio padre che non voleva sentire le spiegazioni del prof. Auriti sulla moneta perchè era di "destra", ergo, non poteva dire cose giuste.

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    2. Ma infatti il M5S è parte integrante del problema. Il fatto di non aver detto la verità fin dal principio ha contribuito a falsificare il dibattitto incanalandolo a favore del PUD€, facendo si che per altri 3 anni dalla nascita del movimento, i loro elettori fossero bombardati da una parte dalle menzogne di tv e giornali di regime, e al contempo portando in auge il concetto di castacriccacorruzione alimentando a dismisura auto razzismo e lotta tra poveri! Eppure se avessero voluto essere corretti, l'aiuto era stato offerto loro sia dal Prof. Bagnai, così come dal Prof. Borghi e Rinaldi (per citarne alcuni). Ancora oggi con la storia del referendum che non si può fare e con il falso mito del reddito di cittadinanza continuano a mentire sapendo di mentire! logico che se oggi venisse fuori la verità anche loro sarebbero destinati a sparire venendo additati come loschi traditori e collaborazionisti!

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    3. Ma se il prof. ha problemi con 4 gatti piddini che hanno capito ma non muovono una paglia che pretendete da un movimento nato sull'onda castacriccacorruzione che c'era e c'è ancora e che all'epoca non aveva capito niente del vero problema?
      Grillo ce l'aveva con l'Europa mica per l'euro ma per la mancanza di integrazionee le regole ed i trattati del cavolo.
      Ancora oggi la maggior parte dei "movimentisti" guarda (anche giustamente perchè ci sono) ai problemi dell'orticello intorno a casa e non si rende conto della frana che incombe sopra l'orticello.
      Il fatto che non ci siano arrivati vale per loro e per la maggioranza della popolazione purtroppo.
      Poi che ci siano grossi problemi dal lato "vertice" lo sanno in tanti ma torniamo al problema: "famo un'altro partito?"

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    4. Scusate, sinceramente: secondo voi il Movimento 5 stelle sta conducendo una battaglia per l'uscita dall'euro??? o.O
      Con lo strumento del referendum che non si può fare (l'unico dei 7 punti del programma per le europee che potesse fare lontanamente riferimento ad una presa di distanza dalla moneta unica)?
      O con la legge di iniziativa popolare PER modificare la Costituzione PER poter proporre un referendum CONSULTIVO che forse in caso di esito favorevole ci permetterebbe di affermare (e basta, perché non ha nessunissima conseguenza sul piano politico) che la maggior parte dei cittadini italiani vorrebbe uscire???

      Bo...

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  7. Le vie della politica sono infinite, istituzionalizzare una egemonia politica già ben definita o creare (scalare) una egemonia in un partito già esistente? Il problema delle alleanze? rivolgersi solo ad alcuni blocchi sociali o pretendere di rappresentare il popolo intero? Chiedere ed ottenerne la rapprentanza o pretendere di averla tout court?

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  8. Alberto faierpartito..oramai hai fatto 30 (gli sciroccati te li sei già attirati e alcuni già te li scrollati di dosso) fai 31. Jugement et resolution le hai superiori alla media.

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  9. Professore ,ho 55 anni. In contrasto e quindi fuoriuscito dal vecchio PCI ancor prima che il latte mi si asciugasse sulle giovani labbra, da 35 anni al meno cercavo "qualcosa" che avesse un senso politico plausibile e veramente di "sinistra".
    La sua analisi spietata e puntuale degli ultimi trenta anni della nostra storia economica e non solo, sono mirabili e hanno dato un senso a molte delle domande che mi ponevo. Se fa il partito almeno dovrà contare su un elite consapevole che è l'unica cosa che conta per fare un partito vero, e mi pare che a sentire quello che leggo sul suo blog l'elite esiste,consapevole e agguerrita. Non è uno scherzo fare un partito. Le terga al caldo diventano per lo meno un miraggio e il risultato non scontato. Per quello che puo valere, il mio appoggio lo avrà di sicuro.

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  10. Accade la stessa cosa che è successa con questo blog, ma più in piccolo....

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  11. Caro professore le vorrei segnalare l'articolo di Gatti sul sole 24 ore di oggi "il debito monstre e la vera storia dei derivati".. Cioè tradotto per evitare 42 mld di euro di perdite da operazioni sui derivati di copertura per rischi su tassi (bassi attualmente) noi dovremmo subito uscire dall'euro creare una tempesta sui tassi per ridurre la perdita queste operazioni sui derivati ?? ho capito male ??

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  12. Gli sciroccati e simili vengono attirati dall'ambiguità e dalla fumosità ideologica, nella quale riconoscono pareidolicamente i propri fantasmi, coperti da sozze lenzuolate procedurali (1vale1...primarie...). Fare gli ambigui all'inizio fa quantità, poi esplodono le contraddizioni e si resta in 30 gruppuscoli.

    Per me, occorrono PRIMA una metafisica condivisa, o ALMENO una forte etica comune, (e queste può indicarle anche un guru, tipo Marx) da declinare in una strategia e tattica coerenti con le premesse.

    Osserviamo chi ha vinto davvero: cristianesimo, rinascimento, rivoluzione francese, certi socialismi... Alla base c'è sempre un nocciolo di rottura metafisica, nella visione del mondo. Un evento che quando accade trasforma gli uomini in apostoli. Il "nemico" avrà un bel cercare il tema divisivo: migrazioni, unioni gay, questione meridionale... Se si sta insieme per dire un semplice no, lì è finita. Ma se la visione metafisica (ed etica) è comune, le differenze vengono appianate con un semplice, fecondo "calculemus".

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  13. Alle Termopili quanti erano? E nella Thule-Gesellschaft? E quanti erano quelli che sopravvissero allo sbarco del Granma e andarono sulla Sierra Maestra?
    Se la storia fosse lineare, il futuro sarebbe già scritto

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    1. Le Termopili..Questo è il dramma, vivere nella necessità e dover rileggere la storia come necessità e dovere accogliere il necessario futuro di conseguenza. Questo non va.

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    2. E sulla Thule-Gesellschaft ci sarebbe da dire...

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  14. @Luca cellai @a perfect World

    « Ecco dunque dov'era il paradosso del discorso del Presidente. Noi normali, indubbiamente aiutati dal nostro desiderio di esser menati per il naso, fummo veramente menati per il naso (populus vult decipi, ergo decipiatur). E così astuta era stata la combinazione di un uso ingannevole delle parole con un tono ingannatore che solo i cerebrolesi ne rimasero indenni, e sfuggirono all'inganno.[15] »

    da: Il discorso del presidente: http://it.wikipedia.org/wiki/L'uomo_che_scambi%C3%B2_sua_moglie_per_un_cappello#Il_discorso_del_Presidente

    @Ivan, @Prof Bagnai
    Se dite che la rete ci può salvare... sarò il primo a darmi da fare.
    Almeno sarebbe il primo fioco barlume di speranza. La guerra civile davvero non la vorrei.

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  15. Questo discorso della prassi e della teoria è vecchio come la civetta che usciva di notte: finché qualcuno non si è deciso a prenderla per il collo e metterla sotto la luce di un lampione, il popolo non immaginava che esistesse.

    Cosa vuol dire andare contro il mainstream o creare una emittente? non è forse un altro modo, un modo singolarmente indiretto, per dire che bisogna cominciare a parlare al e col popolo per convincerlo ad essere partecipe, parte o “partito” di un progetto comune ?

    Il pezzo si carta che conterrà il decreto con la morte dell’euro è pronto, ma ci si deve ancora scrivere sopra. Non sarà possibile finché questo Parlamento, o il prossimo, terranno stretta in mano l’unica penna.

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  16. - Intervista della FAZ a Henkel

    (i traduttori dal tedesco fanno schifo - purtroppo non sono Europeo - ma stando alle parole di Henkel non pare che si tratti di semplici "sciroccati", "razzisti" o "frustrati", quanto di una deriva verso l'estrema destra che molti nel partito, allettati dal crescente ritorno elettorale, starebbero cavalcando, o non denunciando a sufficienza. E un classico per certe formazioni politiche, i dissidi interni sembrano già essere molteplici)

    - "Richiedenti asilo in Germania: attacchi ad alloggi rifugiati un problema crescente"

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  17. nel nazismo coabitavano persone di vivida intelligenza ad autentici deficienti.
    ma tutti erano utili alle cause (della SStoria nel loro caso).

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  18. immagino già, apriti cielo. Lo faccio, non lo faccio, mi si nota di più se lo faccio o non lo faccio...il professore, giustamente - perché in effetti c'è ne sarebbe di bisogno - la tentazione ce l'ha, ma siccome é sicurissimo sulla sua materia e, sempre giustamente, sa di capirne davvero poco di politica, di partiti, di movimenti di associazioni. Mi perdoni professore, con la enorme stima che ho per lei - e questo é irrilevante - come si fa ad appendere l'organizzazione di una lotta col fatto che poi arriverebbero gli sciroccati e non la si può, o non li si potrebbero controllare. Non si offenda ma é errato il presupposto. Si, é meglio, continui con la divulgazione ad alti livelli, non morda una mela che potrebbe rivelarsi, per lei e soprattutto per noi avvelenata. Non me ne voglia, la prego.

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    1. Da che paese scrivi? Hai capito con chi stavo parlando? Se vuoi gli giro i tuoi consigli, gli faranno comodo.

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  19. Podemos si é fatta conoscere non solo perché i suoi leaders intervenivano e intervengono in tutti i dibattiti televisivi con un linguaggio nuovo e una actitud molto guerrera, ma anche perché hanno capito sin dall'inizio che bisognava creare dei canali televisivi propri. Uno di essi é LA Tuerka in cui Pablo Iglesias intervista personalitá culturali e politiche di tutto il mondo, e l'altro é FORT APACHE che é una tavole rotonde dove si discute con calmai su vari temi, d'attualitá, teorici o storici con rappresentanti di partiti o di gruppi di base, o intellettuali e ricercatori indipendenti. Si possono vedere tutti in Youtube
    Forse fare qualcosa di analogo in Italia potrebbe essere interessante.

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    1. Scusa, anche tu da che paese scrivi?

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    2. Ideona, "famo la uebbtivvù" e magari, ispirandoci a Podemos, potremmo chiamarla "La giovane turca" (si, la turca in quel senso), per raccogliere la diaspora PDina...

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  20. Al di là delle qualità occorrenti per essere un buon capo partito che il Cardinale di Metz ci tramanda con le sue memorie (qualità peraltro che non riesco minimamente a riscontrare nei nostri partiti moderni… ma questo potrebbe essere un mio limite), mi ritrovo nella sostanza con quanto scritto sopra da Ivan Boni (24 aprile 2014 15:49): "secondo me un nuovo partito non servirebbe a nulla.".
    Se l'analisi corretta che spiega il fenomeno economico, politico e sociale "chiamato" euro è quella che mette in luce la moneta unica come un perverso e raffinato vincolo esterno di repressione del lavoro (tutto il lavoro… dipendente , autonomo e PMI) , voluto da una elite economico/finanziaria che circa 30 anni fa ha stravinto la sua lotta di potere servendosi di una classe politica (tutta… senza distinzioni di colore) totalmente asservita e pagata con prebende e privilegi per il suo sporco lavoro.
    E se contemporaneamente tale elite ha in mano le leve dei mass-media (tutti quelli che contano, condizionano o manipolano l'opinione pubblica), sia direttamente possedendoli sia indirettamente condizionandoli, oscurando così la coscienze e facendo della democrazia rappresentativa una sorta di vuoto e stanco rito, ipocrita e fine a se stesso.
    Ecco allora se questa analisi è corretta (e noi sappiamo che lo è) e se i mezzi d'informazione che contano in una società come la nostra sono in mano principalmente a quella elite (e noi sappiamo che lo sono), allora è una CONTRADDIZIONE IN TERMINI, oltre che un'utopia, il solo pensare che possa nascere, crescere e prendere il potere un partito (per di più nuovo con forse il … 3% o 4%, diciamo?) il cui obiettivo sia lo smantellamento del sistema continentale dell'euro o anche solo l'uscita di un singolo paese, qualora tale paese sia d'importanza sistemica. Il tutto poi facendo politica e combattendo secondo regole, dimensioni e passaggi voluti e codificati dal nemico. Pura contraddizione ed utopia!
    D'altronde di partiti e partitini nati e morti nel giro di una rotazione dell'asse terrestre ne son piene le fosse della storia politica italiana degli ultimi 30-40 anni (personalmente alcuni sono sicuro di averli votati almeno una volta, ma non ricordo più quali…) ed anche parlando di movimentidalbasso niente di nuovo sul fronte occidentale, alcuni interessanti, altri un po' meno, altri ancora moooolto meno, alcuni soppressi con il sangue, altri insignificanti … comunque sempre poco determinati ed sopratutto inefficaci nel giudizio.
    E poi, volete mettere, ne abbiamo uno che è nato proprio in questi giorni, non possiamo inflazionare l'offerta…

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  21. Alberto Bagnai 24 aprile 2015 16:54

    "Il movimentodalbassismo, però, che una volta era appannaggio di impresentabili sciroccati, comincia ora a venirmi rappresentato come esigenza anche da persone credibili."

    Se la beatitudine non mi fa velo, mi sembra di aver capito che le - non poche - "persone credibili" con cui è in contatto vorrebbero che lei mettesse il c… ehm la faccia a un movimentodarbassodellasocietàcivileonestacontrariaalladerivaautoritariaderPartitoneantifaperDefinizZionecheerabuonomapoièstatocorottodabberlusconechejamandatosuofijoillegittimochesenunerapeRenzieeravamanonerpaesedellatteedelmieledajeintestaaglievasorifiscalibruttiporci…

    Se - e ripeto se (beatitudine permettendo) - questo è il ZenZo delle proposte che timidamente vengono portate all'attenzione della sua augusta perZona, farò in modo che lei si assicuri che IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIOOOOOOOOOOOOOO non sono una perZona credibbile inviandole quanto prima una mia foto formato cartolina "a la Barnard"

    Ossequi

    da Keriot, addì 26 aprile 2015

    MarcoS

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  22. Gli sciroccati sono inevitabili in qualsiasi consesso umano.
    Mi piace citare le leggi sulla stupidità umana pubblicate nello splendido "Allegro non troppo" di Carlo M. Cipolla:
    http://www.giovis.com/cipolla.htm

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  23. La differenza tra un partito e un movimento dal basso mi sfugge.
    Quelli che contano e ti consigliano il movimento dal basso, mica fanno parte di un partito ?
    Questo mi fa pensare che i quattro sfigati che si credono ancora di sinistra nel P.D, hanno deciso forse di morire democristiani?
    Se proprio devi a questo punto, cavalca il futuro con un partito nazional-socialista, almeno avremo un dittatore intelligente.

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