giovedì 27 novembre 2014

Si riparte...

...ci risiamo: il libro che non arriva, i librai che non lo espongono, ecc. Business as usual. Ma del resto, abbiamo anche avuto i giornalisti secondo i quali la disoccupazione nel 1977 era ai livelli attuali, e gli economisti secondo i quali la monetizzazione si faceva coi miniassegni. Siamo sopravvissuti, siamo ancora qui, siamo sempre di più, siamo ormai diventati mainstream. È quasi fastidioso, o meglio: lo sarebbe, se il nostro scopo fosse stato passare per originali.

Ma il nostro scopo era ed è semplicemente quello di riavere indietro una vita normale.

Ricordo alcuni semplici dati di fatto: la distribuzione non la controlla l'editore (che però credo la scelga), e se le copie finiscono a ridosso di Natale poi non farete in tempo ad averle per eventuali regali (quindi pensateci prima, perché se i ritmi fossero quelli dell'ultima volta il rischio è che la prima tiratura possa esaurirsi fra il 10 e il 20, così, a spanna, col rischio di lasciarvi a secco nel momento meno opportuno).

Esaurite queste formalità, diamo un rapido sguardo indietro, rapido perché ho ancora molto da fare per gestire il #goofy3 (devo, come sapete, alcune risposte a Lippi, Boltho e Boldrin, ma siccome sono risposte tecniche, e d'altra parte desidero le capiate, è evidente che c'è da lavorare parecchio: voglio precisare che la ricerca non è un pranzo di gala, e che non si invitano colleghi per farsi fare complimenti, ma per essere aiutati ad andare avanti, dettaglio che certe discussioni sui social mi fanno intuire essere fuori dalla portata dei più).

Il mio obiettivo, come credo fosse chiaro fin dal mio primo intervento "politico", era portare il dibattito sull'euro a sinistra. Non la sinistra dei campeggi piazzaleloretisti, dei piccoli cialtroni diffamatori da un tanto al mazzo, dei velleitari inconcludenti, dei lettori di copertine. La sinistra.

Questo obiettivo, come credo abbiate capito dai giornali, è sostanzialmente raggiunto.

Ora bisogna ragionare sul dopo, e ci provo in L'Italia può farcela.

Il tramonto dell'euro illustrava la disfunzionalità dell'euro per l'Italia dal punto di vista economico. Nulla di originale, va da sé, come ricordano quelli che non capiscono di appiccicarsi addosso una patente di mediocrità quando petulanti, queruli, balbettano: "Ma noi l'avevamo detto venti anni fa!". Certo! Se è per questo Meade l'aveva detto quasi sessant'anni fa. So what? Se non vi son stati a sentire, vuol dire che non eravate interessanti, che eravate mediocri. Pace, non c'è nulla di male, come del resto non c'è nulla di male a rosicare, se lo si fa in solitudine e silenzio. Natura è matrigna per tutti: c'è chi ne approfitta per diventare Leopardi, e c'è chi ne approfitta per masturbarsi mutualmente su Twitter con i suoi amichetti. Lasciare una traccia nella storia non è obbligatorio. Qui, anche se nessuno ce l'ha chiesto (se non la nostra coscienza e, implicitamente, lo sguardo dei nostri figli) ci stiamo provando. Lo si può fare anche senza pretendere di essere originali: basta essere intellettualmente onesti, e magari anche un po' disinteressati (non guasta).

Come vedrete, non c'è nulla di originale nemmeno ne L'Italia può farcela, che affronta un tema più ampio, in qualche modo preliminare: quello della disfunzionalità politica dell'euro per l'Europa. Insomma: visto che molti non lo hanno capito dal testo precedente, in questo cerco di far capire meglio perché l'euro è fascista. Nulla di originale tranne l'autore, cioè tranne l'arte. Quella, chi non ce l'ha, non se la può dare, come il coraggio, del resto.

Naturalmente tre anni fa non si poteva dire che l'euro era un problema dal punto di vista economico, e oggi lo dicono tutti. Oggi non si può dire che è anche un enorme problema politico, ma domani, siatene certi, lo diranno tutti.

Quando tutti lo diranno, voi sarete fra i pochi a capire realmente perché.

Buona lettura.



(per inciso: credo siate anche fra i pochi a non aver bisogno di capirlo, perché se siete qui lo avete già capito. Quindi, per rendervi meno penoso un compito per voi inutile, ho anche cercato di scrivere un libro divertente. La situazione è grave, ma non è seria...)

175 commenti:

  1. La mia copia l'ho ordinata questa sera, quindi non dovrei avere problemi, magari stavolta riesco a farlo leggere a mia moglie.

    RispondiElimina
  2. Dalla Feltrinelli genovese ho saputo che il libro oggi non potevo ancora acquistarlo perché era in magazzino, ma non ho capito se parlassero della mia personale copia prenotata o di tutte le copie.
    Poiché ci siamo parlati per telefono, non ho potuto controllare se sia stato esposto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono passato di li alle 16:00 e ce l'avevano ancora in magazzino. Hanno detto "Domani Dottò, domani..."

      Elimina
    2. @Francesco Pellegrini

      Oggi dovrei fare i soliti quaranta minuti di viaggio per il centro sfidando l'allerta 2.
      Non posso "farcela".

      Elimina
    3. L'allerta 2 alas il duale della durezza del vivere.
      Siccome non siamo più padroni a casa nostra, chi amministra la cosa pubblica non ha i mezzi per amministrare e quindi può solo cercare di pararsi le chiappe con questi sistemi idioti che servono solo a posteriori per dire "Eh, io te lo avevo detto!".
      Comunque stamattina nemmeno una goccia...

      Elimina
    4. Venerdì tarda mattinata, dopo che l'allerta 2 è diventato 1, il cielo (il tempo, Giove) si è oscurato, come indispettito dalla perdita di rango.

      Il Libro 2 è da ieri mattina in mio possesso, ben in evidenza sul bus la copertina.
      E ora tocca anche riprendere a studiare.

      Elimina
  3. Ho acquistato il libro ancora non esposto da Feltrinelli a L.Go Argentina. Dato che le copie erano inizialmente 30, credo che ce ne fossero rimaste non più di 20, nel container.
    Letto l' introduzione; ficcante, chiara, imperdibile! Grazie.

    RispondiElimina
  4. Beh dddai, SECONDO... mè come PRIMO... giorno non è male...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sti ameregani so proprio foortii nel primo link c'è scritto 13 giorni top 100 ed è uscito ieri. :-D

      Elimina
    2. Prima dell'uscita era in prenotazione ed era già in classifica top100 significa tante prenotazioni.

      Averne di libri (e autori) così!

      Non mi sembra che LuigiConLaSciarpa abbia mai avuto queste performance e, a mia memoria, nemmeno quello che amazzò il PesceGattopardo.

      Se Bagnai avesse ricevuto metà dell'esposizione mediatica che hanno ricevuto i due, il prezzo della carta sarebbe in aumento (ma da seguace, sono di parte e allora quanto detto non vale).

      Enjoy

      Elimina
    3. Sai, il problema di avere un seguito è che si stabilisce una ovvia polarità fra il desiderio dell'editore di usare il tuo seguito, e il tuo desiderio di usare l'editore per allargare il tuo seguito. Ovviamente, se il rapporto si presenta come duraturo, la bilancia deve necessariamente pendere a favore della seconda opzione. Se invece è una sveltina, allora pende a favore della prima. Io mi sto trovando bene, quindi spero che l'equilibrio si troverà in un posto nel quale ci sia anche modo di coinvolgere i media un po' di più.

      Elimina
  5. ...portare il dibattito sull'euro a sinistra. Già.

    Anche se non sono mai stato nemmeno lontanamente di sinistra, molti miei amici, soprattutto italiani, lo sono.
    Da due/tre anni a questa parte ho notato che il loro atteggiamento quando si parla di crisi, di euro e di europa è significativamente cambiato.
    Sono passati dal rifiuto di mettere in discussione l'eurodogmatica ai primi timidi dubbi, e poi, finalmente, alla discussione.
    Quando sono tornato da Pescara più di uno mi ha chiesto cosa ci eravamo detti di bello. Ne abbiamo parlato a lungo.
    A diversi ho regalato il Tramonto, e con quelli che ho sempre considerato i migliori, indipendentemente dalla loro collocazione politica, si discute spesso.

    Quando questa tragedia sarà finita ci sarà da ricostruire il paese praticamente dalle fondamenta.
    Dopo il 1945 per rimettere in piedi il paese è stato necessario contare anche sulla collaborazione degli ex fascisti, convinti o meno che fossero "prima". E la cosa ha funzionato.
    Sarà così anche questa volta, quindi in quanti più tra gli avversari di oggi riuscuremo ad instillare il seme del dubbio, tanto meno difficile sarà gestire l'inevitabile "dopo".

    RispondiElimina
  6. La mia copia arriverà lunedì, non male. Ho iniziato due settimane fa a pubblicizzarlo agli amici. Stasera spedisco a tutti l'introduzione per invogliarli maggiormente. Le faremo arrotondare lo stipendio!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma voi avete una pallida idea di quanto si guadagna con un libro o con una consulenza?

      Elimina
    2. Nessuna. Mi auguro che la ripaghi almeno del tempo che ha sacrificato alla famiglia.

      Elimina
    3. Ma assolutamente no! Un economista quei soldi li fa in una settimana! Speriamo che questa storia finisca presto...

      Elimina
  7. In bocca al lupo, Professore, penso che abbia fatto anche troppo.

    Bonoooooooooo il pescino in padella.
    Cos'è ?
    Slurp slurp :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi unisco al compagno Silva: dopo la foto ho scordato il contenuto del post. Cosa c'è in quel piatto?

      Elimina
    2. Guarda, dopo che è stato privato di quasi tutte le parti che lo rendono riconoscibile è quasi impossibile, a meno di non essere veri esperti, indovinarne la specie. Perciò tento una scorciatoia e, basandomi sulla personalità del professore e considerando che in genere non fa nulla per caso, azzardo un'ipotesi e scommetto sulla spigola

      Elimina
    3. Mi sembra più una sogliola...ma il prof non ci degna.

      Elimina
    4. Però conoscendo il prof. direi che è una passera...di mare, ovvio.

      Elimina
    5. Mi sembra anche a me una bella sogliola.
      Che, sulla tavola sbagliata di qualche luogocomunista, potrebbe cadere dalla padella nella brace.
      Meno male che col Prof. è al sicuro :-)

      Elimina
  8. Il dialogo col tassista e' uno spasso. Ma e' esemplare di un certo tipo do condizionamento mentale.

    RispondiElimina
  9. libreria ibs via Nazionale a Roma cinque libri esposti oooops quattro. Introduzione esaustiva e completa, esilarante il tassista!!!

    RispondiElimina
  10. Alberto Bagnai 27 novembre 2014 22:36

    Sulle consulenze non mi pronuncio, sul libro direi: un bel nigutin d'or… o mi sbajo?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. No, certo. Un bel nigutin da 8.44 once. Ci puoi fare una bella vacanza a Riccione.

      Elimina
  11. Un piccolo aneddoto spero benaugurante: ore 19, stasera, libreria di Empoli, mi avvicino per chiedere la mia copia prenotata del Libro (2) e nel frattempo, nella cassa accanto, una signora ha appena pagato per lo stesso! Al che, esordisco con un "ciao, anche io ho prenotato Bagnai...", indicando col dito. Come coincidenza direi che non è male! (torno al Prologo...)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. e adesso usiamo le fatiche del prof. per tacchinare ???

      Elimina
  12. " Ma noi l'avevamo detto venti anni fa!".....è la solita storia degli egiziani o dei vichinghi che già avevano scoperto l'america....

    RispondiElimina
  13. La libreria Giunti al CC La Fiumara di Genova oggi lo aveva ricevuto ( non so quante copie), ma essendo ancora imballato nel cartone non ho potuto acquistarlo.

    RispondiElimina
  14. Per quanto riguarda il #goofy3, sarebbe interessante approfondire il concetto di curva J delle partite correnti (o almeno così ho capito).

    Per quanto riguarda #lItaliapuòfarcela, al centro commerciale Campania la libreria Mondadori ce l'ha (che è poi l'unica in cui riuscii a trovare il Tramonto).

    RispondiElimina
  15. Arrivate le mie copie avvisato con sms libreria di via volta erba Como profondo nord

    RispondiElimina
  16. Se si misurassero le prestazioni solo in termini economici, avrebbe senso solo fare la puttana. Ti pagano un pezzo di carne, solitamente frollata, più che dal macellaio. Domani leggo, assorbo, e critico. Ma ti amo, oh se ti amo..

    RispondiElimina
  17. Nella storia militare qualcuno discute su quanto le battaglie vengano vinte, al di là dell’essere state pianificate con intuito, dal fatto che alcuni subalterni, siano essi ufficiali, sottufficiali o semplici soldati, prendano certe decisioni al momento opportuno, magari su basi momentanee del tutto immediate. Ad esempio, l’offensiva tedesca del ‘44 nelle Ardenne non aveva complessivamente molto futuro per svariati fattori, eppure, al di là della situazione tattico-strategica, degli inevitabili imprevisti e delle inadeguatezze nella fase operativa, si ritiene che fu rallentata ulteriormente da quanto decisero di fare gruppi isolati di soldati americani, magari ormai del tutto tagliati fuori, che scelsero di combattere fino all’ultimo, e dei quali non si saprà mai nulla: non era certo loro intenzione il contribuire alla storia. Nemmeno crediamo che coloro i quali leggono questo blog abbiano quell’intento, semmai lo fanno proprio perché da tempo avvertono che le cause di questa situazione politico-economica premono all’isolamento con le spalle al muro, e hanno deciso di non mollare, documentandosi in prima persona e dando credito ponderato alle bislacche tesi di un “oscuro professore di provincia”. In effetti, non solo “Lasciare una traccia nella storia non è obbligatorio”, talvolta risulta disastroso perché altra motivazione reale non v’era, se non quella di venire ricordati; può esserlo invece il sostenere consapevolmente quella traccia, per quanto cade nelle proprie possibilità, pur rimanendo nel completo anonimato.

    RispondiElimina
  18. No... No... Ma leggete tutti tranquilli... Mica siete stati così imbecilli da prenotarlo alla Feltrinelli di Milano Centrale, voi... Quelli dormono sonni sereni, appisolati sugli scatoloni pieni di libri... Ragazzi, che umiliazione: stai nella capitale dell'editoria a leggerti l'introduzione in pdf a mo' di metadone e intanto il libro ce l'hanno già in mano da Bolzano a Empoli...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. È la periferia che si ribella e boicotta il centro.
      Era ora! :-)

      Elimina
    2. @Nat
      ..ea Napoli ( prov. ). Mi è arrivato lo sms 'stamani per avvisarmi dell'arrivo del libro.
      Mi piace il il tipo di copertina ed anche il tipo di carattere scelto per la scrittura. Voglio scegliere con cura il momento in cui lo leggerò.

      Elimina
  19. Ordinato ll mese scorso alla libreria coop Ambasciatori di Boligna. Avvisato ieri via mail e sms che e' arrivato.
    Martedì sono in zona e mi porto avanti anche x gli acquisti di natale..

    RispondiElimina
  20. Comprato, non solo su Amazon, ma in formato digitale Kindle. Cosi non devo aspettare Natale quando sarò in Italia. Alla faccia dei prof di economia di Piddinia

    RispondiElimina
  21. Ringrazio la tecnologia dell'ebook e tramite gli ameriKeni della grande G, sono riuscito a comprare il libro in formato elettronico già ieri notte. Così insieme al Tramonto li ho sempre a portata di click!

    RispondiElimina
  22. Complimenti Professore, sto leggendo il libro. Aspetto con curiosità le risposte a Lippi, Boldrin e Boltho. Inoltre mi permetto di chiederle se il dibattito scientifico sulla produttività italiana sta andando avanti. Sono rimasto ai video in cui si confrontava con Daveri e Travaglini in aula. Secondo me uno dei confronti più interessanti, come il modello da lei proposto, con tutte le difficoltà di analisi sicuramente affascinante. Saluti.

    RispondiElimina
  23. Professore, io mi sentivo catto-nazionalista (fascista?!) ma contrario a sta cazzata dell'euro...ora sono in via di psichiatrizzazione!
    P.s. E' tutta colpa sua. Lei è veramente cattivo!

    RispondiElimina
  24. "basta essere intellettualmente onesti, e magari anche un po' disinteressati". Qui la fa semplice davvero, Prof. L'onesta' intellettuale e' come il fiato, se non l'alleni con disciplina ferrea non vai da nessuna parte.
    OT sulla sinistra irrilevante degli anni passati: l'irrilevanza puo' essere una colpa. L'ho capito a mie spese anni fa, quando un dirigente, posto davanti al fatto che io avevo avuto ragione, mi rispose che "non ero stato incisivo". Lui paraculo, io piccione.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "Incisivo" fa comunque riferimento anche ai denti anteriori, quelli che si impiegano principalmente, accanto ai canini, per azzannare alla gola come bestie feroci: homo homini lupus, siamo sempre da quelle parti, comunque la si rigiri...
      E questo lo chiamano "ottenere il consenso".

      Elimina
  25. La prima libreria degna di questo nome ce l'ho a trenta km di distanza per cui ho prima ordinato e poi acquistato on line, ho chiesto pure la spedizione celere ma, ad oggi, nessuna traccia della mia copia. L'ordine risulta "processato" da ieri ma è tutto fermo, nessuna indicazione sui tempi previsti per la consegna.
    Sono tentata di acquistare l'e-book ma poi come faccio con l'autografo?
    Dice che in Italia si legge poco...
    Caro prof. ho come la sensazione che le potenzialità del Bagnai scrittore continuino ad essere un tantino sottovalutate dagli addetti ai lavori il che, per un economista che sta pensando (con mia somma soddisfazione) di abbandonare l'economia per dedicarsi completamente alla scrittura, non è un buon inizio.
    Ma noi son anni che si aspetta la fine dell'euro, attendere qualche giorno (si spera) l'arrivo di un libro non ci sconvolge più di tanto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi rendo perfettamente conto della sottovalutazione, ma io sono molto, molto paziente e umile. Mi faccio fare lezioni di grammatica, di marketing, di economia, ecc. Poi... (cercate e troverete...).

      Elimina
    2. Parlando di umiltà con me, sfonda una porta aperta difatti, ad esser sincera, non sono sicura di aver afferrato il senso del link.
      Tuttavia ho cercato e trovato quindi ho cambiato.
      L'importante è che arrivi prima di mercoledì prossimo quando stazionerò per circa tre/quattro ore nella sala d'aspetto del reparto di radiologia diagnostica di un grande ospedale: ci terrei a farle un pochino di promozione fingendo una miopia tale da giustificare un'esposizione plateale della controversa copertina.
      Vedremo.
      Comunque, strategicamente parlando, è molto meglio essere sottovalutati che sopravvalutati.

      Elimina
    3. Sono assolutamente d'accordo con te e l'ho detto migliaia di volte. Il potere ha fatto due errori: mettermi con le spalle al muro e sottovalutarmi. Glie ne sono grato, e voi con me. Quanto al senso del link, è che io accetto tutto finché so di non poter non accettarlo. Poi, quando so di potermi permettere di non accettarlo più, colpisco. Questo insegna Machiavelli, e ha perfettamente ragione. Se guardi nella scia del blog vedrai tante bucce d'uomini che la vita ha sputato...

      Elimina
    4. In effetti avevo capito una cosa diversa, grazie per il chiarimento ma ci terrei a precisare che più che al potere io sono grata a lei per il lavoro che ha fatto e sta facendo: I'Italia straripa di belle menti con le spalle al muro e che potremmo definire sottovalutate non fosse che la loro vigliaccheria rende questo giudizio tristemente corretto.

      Elimina
  26. "Il mio obiettivo, come credo fosse chiaro fin dal mio primo intervento "politico", era portare il dibattito sull'euro a sinistra. Non la sinistra dei campeggi piazzaleloretisti, dei piccoli cialtroni diffamatori da un tanto al mazzo, dei velleitari inconcludenti, dei lettori di copertine. La sinistra."

    In questi ultimi giorni c'è qualcosa di nuovo nell'aria, anzi di antico.
    La Sinistra.
    Chi era costei? Se lo stanno chiedendo in molti. E danno risposte.

    Sulle quali non si può convenire semplicemente. Sarebbe come annuire
    condiscendenti mentre qualcuno ci racconta che "L'euro è uguale per tutti", mentre noi sappiamo da tempo che non è così (v. nota 36).
    Il primo primo presidente rignanese del consiglio sabato 22 novembre 2014 ha sentito l'irrefrenabile impulso di esternare sulla Kreutz-Zeitung rossocrociata la sua idea di sinistra che rivendica, ad esempio, quando parla delle riforme del lavoro.
    Quasi contemporaneamente anche sulle colonne elettroniche dei marxisti dell'Illinois si chiariva il punto (niente di nuovo: palingenesi postcapitalista).

    Dall'altra parte si danno contributi altrettanto rilevanti.
    Giorgia Meloni ha detto chiaro e tondo ad esponenti del Partito di Destra: " Se voi siete di sinistra io sono Mao Tse Tung".
    Il contributo di JP Morgan fornisce anche una chiave di lettura e una definizione: "Le Costituzioni di queste nazioni [uscite da
    periodi di dittatura fascista] mostrano una forte influenza del socialismo, che riflette la forza politica che i partiti di sinistra conquistarono dopo la sconfitta del fascismo"

    Si può essere grati a JP Morgan? La "sinistra" italiana, ad esempio, potrebbe.
    Come si poteva esserlo a Hitler per aver scritto "Mein Kampf" pubblicato nel 1925. Che però fu letto, chiuso in un cassetto e dimenticato.
    Ci sono controindicazioni particolari?
    Nessuna a dare retta all'art. 54 Cost: "Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi."
    Per innumerevoli cittadini (governo compreso) ci sono ragioni anche
    più precise [art. 54 Cost: "I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge."]:
    "Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell'interesse
    esclusivo della Nazione".

    Che la transizione, quando sarà, venga gestita dal passato regime sembra fatto assodato. Ma ciò potrebbe non costituire problema insolubile.

    RispondiElimina
  27. Risposte
    1. Ti dirò, nemmeno noi l'abbiamo visto. Ma viverlo è stato un vero schifo

      Elimina
  28. Libro trovato nel tardo pomeriggio, ieri sera ne ho assaggiato una cinquantina di pagine; già al termine dell'introduzione, ripensando al Goofy3 ( di cui purtroppo ho potuto vedere solo lo streaming), mi è sembrata ancora più logica e coerente la presenza di ospiti del calibro e dell'orientamento di Boldrin.
    Un cordiale saluto e un abbraccio.
    Marco Giorgi

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Bene. Almeno noi due ci siamo capiti. Basta questo, ti assicuro.

      Elimina
    2. Tre. ... Ma io l'avevo detto vent'anni fa...

      Elimina
  29. “E’ così difficile capire che quando Hitler saliva sul podio per ragliare le sue abominevoli oscenità, la gente stava lì a sentirlo per il semplice e ovvio motivo che non aveva altro da fare, essendo disoccupata? Se avessero avuto un lavoro, i tedeschi non avrebbero avuto né il tempo per starlo a sentire, né risentimenti e frustrazioni da sfruttare politicamente, additando facili soluzioni.”

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/11/28/istat-disoccupati-13-massimo-dal-2004-under-25-43/1238295/

    Speriamo che stavolta i nostri disoccupati (che hanno Internet) non prestino ascolto ai ragli di Renzie & Co, ma si leggano il libro.

    RispondiElimina
  30. Aridanghete!
    http://www.ansa.it/sito/notizie/flash/2014/11/28/disoccupazione-ottobre-al-132-e-record-storico_92185789-b7b6-4662-810b-efd18ee7e3bb.html

    RispondiElimina
  31. #DAR 1 Vendola vuole rifondare la sinistra con Landini e Prodi (LA7 stamattina)
    #DAR 2 Italiani voltagabbana!
    A sinistra risponde uno squillo: gli italiani vanno tutti a puttane! (Iacona dalla Gruber con Passera ieri sera).

    RispondiElimina
  32. Amazon.com ha la versione kindle, che viene data come #1 bestseller in politics in Italian.

    RispondiElimina
  33. Chi è qui, e dal 2011, è anche chi l'euro lo voleva e continua a volerlo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Celso 28 novembre 2014 23:51

      Sembra che il prof ogni tanto ci voglia far provare la durezza del (SUO) vivere cogliendo fior da fiore e pubblicando sul blog alcune delle perle che riceve...

      Elimina
  34. Nat 28 novembre 2014 05:15

    Mi perdoni signora, ma l'umiliazione riguarda solo ed esclusivamente quella particolare libreria da lei frequentata, dove evidentemente al piddinismo aggiungono dosi non omeopatiche di fanigottismo… a me la milanesissima Libreria Internazionale Hoepli ha mandato ieri alle 16:42 un SMS confermandomi l'arrivo del Libro.2 e sempre ieri alle 19:25 uscivo dalla suddetta libreria col neonato in borsa… comunque, al 4° piano ne avevano una bella pila in vista su uno dei banconi del settore "economia" (a buon intenditor…).

    RispondiElimina
  35. Ooooh che sorpresona, non vedo il numero "1977" nel titolo!

    http://www.corriere.it/economia/14_novembre_28/lavoro-400-mila-nuovi-posti-fissi-terzo-trimestre-2014-0347cb9c-76dc-11e4-90d4-0eff89180b47.shtml

    Ma allora è vero che "gutta cavat lapidem"!

    Teribbbbbbile, il cavajere lè anche un marmurin (marmista per chi non è bagnato da Vettabbia Olona e Lambro)

    RispondiElimina
  36. E poi dice che uno si butta a sinistra……
    Poveri piddini, oltre ad essere superati (oggi) a sinistra da FMI,BCE, ecc… lo sono anche, in retrospettiva storica, dai vecchi regimi jappo-nazi-fascisti (Takahashi Korekiyo, Hjalmar Schacht ) oltre che dalla destra repubblicana del buon vecchio Roosevelt (http://spartacus-educational.com/GERschacht.htm), (http://www.treccani.it/scuola/lezioni/in_aula/scienze_umane_e_sociali/economia/lolli.html ) , (http://socialdemocracy21stcentury.blogspot.it/2011/08/takahashi-korekiyo-and-fiscal-stimulus.html ) La ripresa giapponese è stata ideata da Takahashi Korekiyo, ministro delle finanze del Giappone, spesso indicato come il "Keynes" giapponese (Cha 2003).Il Giappone il 13 dicembre 1931, ha abbandonato il gold standard ed è sfuggito alla morte deflazionistica trasmessa a livello internazionale dall'aderenza al gold standard. Il Giappone ha, quindi, svalutato la propria moneta e implementato cambi efficaci. Lo yen è stato svalutato di circa il 40% (Cullen 2003:251), e la maggior parte di questa svalutazione si è avuta nel 1932 e 1933. Dopo il 1933, il valore dello yen si è stabilizzato (Cha 2003:130). Dal 1934, lo yen ha iniziato ad apprezzarsi nei confronti del dollaro USA (Drysdale e Gower 1998:223). Uno dei motivi della svalutazione era che lo yen era stato significativamente sopravvalutato nel 1920 (Teranishi 2005: 130-133), e questo aveva seriamente danneggiato le esportazioni giapponesi e causato disavanzi commerciali nel 1920.
    E poi dice che uno si butta a sinistra……

    RispondiElimina
  37. per la serie "guarda quello che dicono di te"...
    http://www.libreriauniversitaria.it/libri/classifica-piu-venduti.htm

    al momento del post, er Libbro Secondo è al primo posto...

    RispondiElimina
  38. La mia copia del libro è nelle sapienti mani della mia portinaia da stamattina. Devo dire che Libreria Universitaria ha fatto un ottimo lavoro!
    E adesso sotto con la lettura.

    RispondiElimina
  39. Ho appena acquistato la versione kindle e prenotata quella cartacea. Purtroppo ho avuto un grave problema di salute che mi ha inchiodato a letto per molto tempo e il blog del prof., che seguo fin dall'inizio, è stato uno dei pochi porti in cui attraccare la mente. Grazie. Appena posso manderò un piccolo sostegno anche a A/Simmetrie.
    P.S. Non sono il Tito che qui viene spesso svillanneggiato.
    Un saluto a tutti e grazie.
    Tito Casali

    RispondiElimina
  40. Arrivato a Modena al Feltrinelli Village ma non era esposto

    RispondiElimina
  41. Ieri sono passato in due librerie ma non l'ho trovato. Pensavo di prenderlo in digitale, ma dopotutto ormai sento che per me il libro del Prof. non mi interessa solo per i contenuti, è anche un oggetto a cui mi sento legato e che voglio avere. Voi che ne dite: digitale o cartaceo?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io sono all' antica....ma per me il cartaceo non ha prezzo!!
      E poi si può sempre scegliere entrambe le soluzioni ;-)

      Elimina
    2. Cartaceo, con buona pace degli ambientalisti.

      Elimina
    3. Kindle is superior and you can download a Latin Dictionary when 'o professore whips out that cultural jive!

      Elimina
    4. Ripensandoci: meglio cartaceo con affiancato IL Castiglioni Mariotti.

      A furore Alberti libera nos Domine.

      Elimina
    5. Chi si lamenta gode...

      http://www.trovaprezzi.it/prezzo_libri-lingue-dizionari_castiglioni_mariotti_vocabolario_latino_il.aspx

      Di prezzo Il Castiglioni Mariotti varia da 58 a 85 Euronics e ha un peso di spedizione di 2,3.

      Sic transit Gloria Swanson

      Lineoleum linoleum!

      http://youtu.be/nFp0i2TvUt0?t=34s.

      Elimina
  42. Ritirata a -La Martinella- di Colle Val d'Elsa. Ne avevano ordinate senza sollecitazioni, ricordavano...

    RispondiElimina
  43. PRESOOOO!!!!
    Alla Feltrinelli di viale Libia a Roma e appena io e mio marito avremo finito di leggerlo, farà bella mostra di sè accanto al Tramonto e a Anschluss nel nostro negozio vicino alla cassa! Sempre più di frequente infatti i due libri attirano l' attenzione di molti clienti e si sa, da cosa nasce cosa....così per noi è più facile fare "pubblicità" ;-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Bravissimi. Fare pubblicita', se avete un lavoro che vi mette in contatto col pubblico, e' un favore che fate non agli autori ma ai vostri clienti. Chi legge, capira'.
      Io li ho letti nell' ordine "sbagliato" , penso che l'ordine ottimale sia prima Anschluss, poi il tramonto e infine l'attuale.

      Elimina
    2. Grazie! Si fa quel che si può per evangelizzare.... :-)
      Anche noi li abbiamo letti nell'ordine "sbagliato" infatti ora li consigliamo nell'ordine inverso!

      Elimina
  44. Ho trovato l'e-book a 10 euro. E' normale così tanta differenza col cartaceo?!

    RispondiElimina
  45. Possiamo condividere il link dove è possibile acquistare il libro in formato ebook (non kindle, ebook) senza che questo violi qualche regola? Lo chiedo perchè io ho provato ad acquistare nel primo link trovato con google e non ci sono riuscito, e sarei interessato a sapere se qualcuno invece ci è riuscito. Ribadisco il formato ebook, non kindle. Grazie.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ho trovato questo<:

      http://www.bookrepublic.it/book/9788865764039-litalia-puo-farcela-equita-flessibilita-democrazia-strategie-per-vivere-nella-globalizzazione/

      dicono "epub"

      Elimina
  46. Il pregio vero dei libro di A.Bagnai. è nello stile brillante, nel metodo non di rado sorprendente della argomentazione; nella perizia accorta dell'esposizione storica; insomma nell'arte grande di scrittore, che lo pone in prima fila e gli procura tra il pubblico un successo quale nella presente generazione non ha pari tra gli economisti. Arte di scrittore che fa persino restio il lettore a prendere atto delle esplicite osservazioni in cui l'autore dice: badate bene, che io non dico novità e riassumo e proseguo la tradizione classica, inducendolo invece nella persuasione di essersi trovato di fronte ad un novum che chiude un'epoca e ne prepara un'altra.

    Si lo so che lei sa ma sia ugualmente indulgente.Un piccolo adattamento che nel grassetto è una speranza reale.

    P.S. Non ho ancora il suo ultimo lavoro ma presto provvederò.

    RispondiElimina
  47. Piacevolmente sorpreso di trovare nel libro aforismi di autori serbi.

    RispondiElimina
  48. Informazione di servizio per i "seguaci" milanesi: alla Feltrinelli di piazza Duomo, libro in bella vista subito all'ingresso nella sezione novità , buon numero di copie nel ripiano inferiore (oggi pomeriggio), 15% di sconto con la carta Più.

    RispondiElimina
  49. Preso Ibs via Nazionale oggi pomeriggio qui a Roma, ne avevano altre copie ma non so quante..la copertina mi piace abbastanza certo se ci metteva la Nappi era mejo e vabbè...

    RispondiElimina
  50. Ho letto l'introduzione del Libro (nr. 2). Condivido e sottolineo ogni singola parola. Complimenti anche per la forza narrativa!

    RispondiElimina
  51. Prof, ma lei ha una memoria MOSTRUOSA oppure - come don Camillo - ha in casa (non disponendo di un campanile) un arsenale clandestino?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La Beretta M12!

      … comunque la Beretta SC70 era proprio una bella bestia, anche se ci ho sparacchiato solo una volta verso il mare Adriatico in un poligono militare...

      Elimina
  52. Ho appena acquistato l'e-book su Kobo. Stasera volevo passarla su youporn ma, dopo aver letto l'introduzione del libro 2, ho deciso di desistere: farò le ore piccole a leggere di Economia e Politica. Prof., lei è dannoso!
    Grazie di tutto!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La svalutazione rende ciechi! Gli oculisti me ne saranno grati. Poi, se vuoi rifarti gli occhi, prova xvideo. C'è anche la nostra filosofa preferita.

      Elimina
    2. Youporn e Xvideos stanno diventando troppo pericolosi, meglio L'IPF

      Elimina
    3. Per un pianista è una prospettiva da evitare assolutamente. Grazie per avermi messo in guardia, sei un amico!

      Elimina
    4. OT, Comunque, tra più di 6000 ebooks che "possiedo", IPF è il primo che ho acquistato

      Elimina
    5. Sento in lontananza il rumore degli stivali delle guardie rosa del servizio d'ordine del KPO* avvicinarsi…


      *Komitato Pari Opportunità

      Elimina
    6. Mi pare che questo sia l'angolo giusto per il seguente scambio di cinguettii:


      Francesco Cerra ‏@ofrakia 7 min7 minuti fa
      "Diciotto uccelli legati insieme volano peggio di un solo uccello libero"
      Da intro #litaliapuofarcela


      Alberto Bagnai
      ‏@AlbertoBagnai
      .@ofrakia Questa però non è mia, ma non ricordo chi di voi l'ha detta. @borghi_claudio? @federiconero?


      Non ricorda chi può aver parlato di diciotto (18!) uccelli? Provi a scrivere a Micromega… ;-)

      Scappo, ché le guardie rosa sono sepre in giro...

      Elimina
    7. @ Marco S.

      Carina l'idea della guardie rosa.

      Ma poi si vorrebbe dire che le donne "in quanto donne" (sic) non hanno sen(s)o dell'umorismo?
      Personalmente, preferirei tornare a non avere l'anima, a meno che non si dimostri che l'u(o)morismo è lì.

      Quel che mi preoccupa da un po' è che sciocchezze come quelle sopra, e altre, - alle quali peraltro non rinuncerei - mi vengono proprio automatiche.

      Elimina
    8. Chi coordina team di programmatori sw è spesso costretto a ricordare al cliente, che di solito chiede tempi di consegna impossibili, che "9 donne in un mese non fanno un bambino".

      Così abbiamo dato soddisfazione anche alle guardie rosa

      Elimina
  53. Ebbene sì, mo' la uso come segretaria (conpermesso, of course):

    Da twitter:

    barbara t. lameduck @lameduck1960 · 27 nov
    Il fatto che in ogni foto Renzi sembri un minus habens è a causa di un incantesimo?

    No signora, nessun incantesimo, ma una sapiente opera di spin: le foto pubblicate del premier - more solito - sono un'accurata selezione finalizzata a MIGLIORARE l'immagine pubblica del soggetto ...

    RispondiElimina
  54. Completamente OT ma non importa non pubblichi.

    E' dal 2000e8 che cerco di capire come mai ci siamo trovati in questa assurda situazione. Come lei, anche io obbligato dal senso di responsabilità nei confronti di un innocente creatura, perché, come lei, me ne sarei battuto il belino come ho fatto da quando ho visto attorno a me il quasi totale disinteresse verso il medio periodo.
    Poi il d3stino ci richiama volenti o nolenti al proprio percorso.
    Io, partendo da molto in basso e dalla mia inanità ho avuto una crescita esponenziale, non che abbia capito tutto, anzi, immodestamente parlando ho la possibilità di capire ancora molto, ma arrivati a questo punto del percorso una cosa importante l'ho capita.
    Anzitutto devo ringraziarla e di molto per diverse cose che non sto ad elencare, senza questo blog sarei ancora nelle nebbie della val Padana, ora invece ho compreso quale sia lo snodo cruciale della questione.
    Ceteris paribus l'euro non crollerà fino a quando l'Italia continuerà a mantenerlo in vita, e certo dirà lei, lo diciamo da mò.
    La ricchezza nominale e in parte reale della nazione stimata, nel 2000e10 credo, è all'incirca di 9000 mld di € (ora sarà meno di sicuro).
    La lenta erosione della suddetta permette all'euro di sopravvivere. Ma come è stato possibile accumulare quello stock? In buona parte sottraendolo alla possibilità di impostare il futuro riguardante le generazioni a venire, come lei mi ha fatto notare in un mio commento che pare stia sul Libro (oggi vado a ritirarlo).
    Ecco che il problema generazionale diventa cruciale per il cambio di prospettive e di politiche di cui il paese ha tanto bisogno.
    Senza un sentire comune della nuova generazione non andiamo da nessuna parte, e se anche l'€ crollasse grazie alla LePen, l'Italia non saprebbe intraprendere il giusto cammino.

    p.s. Scritto di gran fretta prima di andare al lavoro (nero). Vedrò di spiegare meglio con più tempo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cerca con google "Oltre l'austerità" e vedi la relazione di Roberto Ciccone.
      Ciao

      Elimina
    2. Infatti il problema non è il deb. pubblico in quanto tale, ma relativo alle scelte che sono state compiute dalla metà degli anni 70 e via di seguito abbinate all'indirizzo delle politiche economiche negli anni 80.
      Quarant'anni di tali politiche hanno il loro peso e la real politic uno ancor più grande, credo.
      Il nostro debito pubblico, pur se non imputabile al settore pubblico, o perlomeno solo in una minima parte, sta influenzando negativamente l'economia del nostro paese, e paradossalmente, sono proprio coloro che vengono spennati un po' alla volta a voler mantenere lo status quo, non capendo che uno stock senza un flusso è solo ricchezza da spennare.

      Ti ringrazio per l'ottimo consiglio di lettura, non lo conoscevo, ciao.

      Elimina
  55. Stavolta il libro lo compro in ebook. Togliere la pelle a una sogliola è un delitto... sopratutto se quello è uno Chardonnay di San Lorenzo! Grazie Prof.

    RispondiElimina
  56. GOMBLOTTO!

    il 27 vado in libreria (Coop al Centroborgo di Piddinia) e acquisto il libro.
    Comincio a leggere, e stamane arrivo a pagina 128... Seguita indebitamente da pag. 161!

    Lo stampatore piddino?!?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Questa non la sapevo. No, lo stampatore abita vicino al Flores D'Arcais della ciociaria, quindi al limite potrebbe essere un complotto delle brigate sopraniste, quelle che cantano acuto perché non hanno le palle. Be', non so che dirti. Il libraio ovviamente te la cambierà, ma tieni presente che un giorno queste copie varranno tanta carta straccia quanto pesano!

      Elimina
    2. Ho chiamato il libraio, e pare che tutte le copie che hanno siano afflitte dallo stesso problema (in pratica le pagine dalla 161 in poi ci sono due volte, e mancano quelle da 129 a 160)...

      Poco male, mi fanno un buono e ricompro il libro altrove...

      Questa sì che è sfiga, comunque!
      O forse è tutta colpa dell'italiana inferiorità... D'altronde Gutenberg era di lassù: non è certamente un caso... ;-)

      Elimina
    3. Accipicchia Professore, ci ha scoperti! Neanche noi delle brigate sfuggiamo alla sua perspicacia. Per farci perdonare ci mettiamo a sua disposizione qualora volesse parlare al suo pubblico, dalle nostre telecamere, del suo nuovo libro; ovviamente con la sua voce baritonale di uomo con le palle ... se l'è cercata!

      Elimina
  57. Ho letto l'Introduzione: il discorso sul deflazionista Brüning (leader dello Zentrum) prodromo di Hitler al potere è logicamente e storicamente impeccabile. Purtroppo oggi, anche nei migliori Licei, i professori di Storia (con lauree e dottorati in... Filosofia, quando va bene...) raccontano la storiella della NSDAP al potere a causa dell'inflazzzione...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Veramente nel manuale di storia che usavo al liceo la crisi postbellica, Weimar, l'iperinflazione e tutta l'altra roba erano spiegate correttamente e inquadrate nella giusta prospettiva storica.
      E tutto quadrava con i racconti dei miei nonni e dai miei genitori, che a quei tempi vivevano ancora in Germania.
      Correva l'anno 1966. Una generazione più tardi mi è capitato di dare una scorsa ai libri scolastici dei miei figli, e mi sono venuti i capelli dritti.

      Elimina
    2. LucaF 29 novembre 2014 12:29

      Jörg der Krampus 29 novembre 2014 22:18

      Non sarà che questo "cambio di rotta" sulla "spiegazione" della nascita del nazismo sia funzionale ad altre cose, come la interpretazione di altri fatti connessi a quel disgraziato regime? Mi fermo qui per non andare a calpestare campi minati…

      P.s.: giusto per rinfrescare le idee su un fatto comunque connesso a quel regime: vi ricordate quando COMINCIANO le accuse a Pio XII di collusione col regime nazista?

      Elimina
    3. In difesa della filosofia! Da prof. di Storia (con laurea, dottorato ecc. in filosofia) mi sento provocato. Qualcuno che spiega (spero) correttamente i meccanismi della deflazione c'è e anche in relazione a Weimar. A dirla tutta nel cuore di Piddinia e in un Liceo che più classico non si può abbiamo fatto lezione (in relazione al mercantilismo colbertista) sulla bilancia dei pagamenti e sugli effetti delle politiche monetarie... leggendo in classe pure qualche pagina del Tramonto! Magari un dottorato su Aristotele serve a qualcosa!

      Elimina
    4. Io mi sono sempre domandato perchè negli USA dove la situazione economica non era messa particolarmente meglio che nella reppubblica di weimar la storia a preso tutta un altra traiettoria.
      Ho fatto le seguenti riflessioni:

      a) Nella reppubblica di Weimar c'era al potere la Grosse Koalition, in italiano "inciuccio" :-)) dove la maggioranza l'aveva il centro insieme alla sinistra. L'NSDAP(allora ancora Piccolo, forse paragonabile al FN di un paio di anni fà) che già esisteva non faceva parte della Grosse Koalition. Cioè un tipo di TINA come tra l'altro si puo vedere oggi in Germania, Italia è nel PE.

      b) Negli USA erano al governo i reppubbicani, ma c'era un chiara oppositione, i democratici di Roosvelt.

      c) Quando in Germania la siutuazione economica si faceva sempre piu insoportabile il governo Brünning perdeva sempre di piu il sostegno del popolo, dal altra parte i radicali del NSDAP guadagnavano sempre piu simpatia. Quando cadde la Grosse Koalition di Brünning non c'era altra alternativa che il partito del NSDAP perche le forze moderate erano tutte legate nel governo Brünning. Così il governo fallimentare di Brünning fù rimpiazzato dalla NSDAP.

      d) Tutta diversa la situazione negli USA dove c'era una chiara opposizione, i democratici, che una volta mandati al diavolo i reppubblicani per causa del andamento non piu sostenibile economico andarano al potere.

      Conclusione:
      In Germania il governo Brünninge legò tutte le forze moderate, sinistra, centro ma anche la destra era notevolmente più moderata del NSDAP. Per il totale esaurimento del popolo causato del andamento economico non piu sostenibile si sperò al unica alternativa rimasta l'NSDAP.
      In situazioni disperate non si sta li a studiare troppo è si vota quello che c'è l'NSDAP, pur di cambiare strada.

      Situazione economica non piu sostenibile è la totale mancanza di forze politice moderate perchè tutte legate al governo fallimentare di Brünning causarono l'ascesa al potere del NSDAP

      Elimina
  58. Non me ne sono accorto anche perche le 3 copie che ho ritirato il 28 da Velitti a P. jacini a RM le ho regalate. Vedrò quando mi arriveranno le prossime tre.
    passando di palo in frasca, che il Berlusca si stia svegliando? (Giornale)

    RispondiElimina
  59. Segnalo che alla copia acquistata presso la Feltrinelli di Napoli mancano le pagine da 161 a 192, mentre sono invece presenti due volte le pagine da 129 a 160 (l'opposto di quanto capitato al commentatore Davide, insomma).

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Che facciamo, ci spediamo reciprocamente le pagine di troppo e sistemiamo la faccenda fra noi?

      Tornando on-topic, le prime 128 pagine sono davvero incisive.
      Tanto di cappello al prof. Bagnai, che sarà il 361° economista in Italia, ma è decisamente da top10 con penna e calamaio!

      Elimina
    2. Ma le pagine duplicate ti arrivano fino a 192? Io sarei disponibile.
      Comunque le eccelse doti di scrittore che il prof. possiede non sono certo una novità; per esempio, il resoconto dell'incubo con Giannino sulla TQM per me è da antologia!

      Elimina
  60. Prof, riguardo la presentazione del suo modello, ci può anticipare come si articola un modello?
    Suppongo funzioni così (lo dico così per dire, non sono un esperto ma ...):

    introduzione (as usual), illustrazione problema, analisi dati precedenti, spiegazione principi economici assunti come 'assiomi', come si modellizza male, esempio 'naive' di modello basato sul male, come si modellizza bene, esempio 'less naive' basato sul bene, introduzione suo modello, comparazione modello con approcci precedenti, verifica risultati modello con dati statistici, tentativo di ampliamento con metodi di rilassamento (cerca numero K tale che il modello M(K) generi un miglior risultato), illustrazione di previsioni su Italia ed Europa nei prossimi anni x, ampia analisi dei risultati, conclusione, appendici 1)elements of economics, 2)elements of statistical analysis, 3)computational methods used by the model, 4)Renzi, Monti, Berlusconi, Prodi & co. and the history of Euro, ECU

    ok d'accordo, si può ignorare l'ultima...

    RispondiElimina
  61. Ritirate le mie 3 copie alla Feltrinelli di via Appia Nuova a Roma. L'acquisto ha coinciso col primo ingresso di mia figlia, 4 anni a breve, in una libreria. La sua domanda d'obbligo:"Babbo perché hai comprato 3 libri uguali?" ha trovato la sua risposta immediata:"Perché è un libro importante e babbo lo regala a due persone care". Sguardo incuriosito sulla copertina, un istante di pensieri profondi e poi, mariannamadiamente:"Guarda che bello mi compri il puzzle di Peppa Pig?".

    RispondiElimina
  62. Segnalo che alla "Feltrinelli" di Viale Libia (Roma) sono già finite tutte le copie del libro! (Io sono raccomandato..da buon vicino me la son fatta portare appena le hanno scaricate l'altro ieri mattina!)
    Mi chiedo se sia buon segno (se ne sono vendute troppe!) o cattivo segno (ne hanno ordinate poche!)
    D'altronde è proprio qui che ho imparato che l'eccesso di produttività (la Sua in questo caso) non serve a nulla se c'è mancanza di domanda!

    RispondiElimina
  63. Hört! Hört!
    Si sta verificando un Backwardation sul Crude Oil scadenza marzo 2015.

    È probabile che, contrariamente ai normali Inverted Market, questa volta nessuno sia disposto a pagare un prezzo più elevato oggi per avere ciò che teme possa costare MOLTO MENO in futuro.

    Se rompe il supporto dei 60USD può arrivare a 45. Se fossi al posto di Vladimiro Putin anch'io probabilmente sarei soddisfatto da decisione Opec. Con questi prezzi, i petrolieri USA saranno incazzati come non mai giacché hanno investito in gas/oil di scisto come forsennati.

    Obama avrà il telefono rovente, con gli arabi che fanno gli gnorri, l'alternativa per cercare di tirar su il prezzo potrebbe essere quella di chiamare Mosca (Phone: 3131)...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "Con questi prezzi, i petrolieri USA saranno incazzati come non mai giacché hanno investito in gas/oil di scisto come forsennati."

      A nessuno piace fallire

      Elimina
    2. Non credo che la questione stia in questo modo.
      Son proprio gli USA a tenere la produzione ai massimi per far cadere il prezzo del greggio e credo che lo scopo sia mettere in ginocchio il "mondo arabo" inteso proprio come influenza Araba nell'area mediorientale, andando nello specifico; l'identità sunnita.
      Quale sia lo scopo finale non l'ho ancora capito, ma le mosse sono queste. Da qui, l'apertura all'Iran, roccaforte sciita e contraltare della Turchia che mira a diventare potenza egemone dell'area.
      Cosa ne scaturirà lo scopriremo solo vivendo, io speriamo che me la cavo :-).

      Elimina
    3. Verissimo ed è per questo che immagino un via vai "forsennato" alla White House.

      PenZo che gli Yankee non abbiano previsto la reazione - violenta - dei Sauditi.

      Perchè sull'Ucraina è sceso il silenzio nonostante QUESTE NOTIZIE?

      Elimina
    4. sandro ceccato 29 novembre 2014 21:09

      Però è strano che gli USA vogliano "bastonare" i sunniti, quando sono proprio gli emirati del golfo persico e i sauditi i loro migliori alleati in medio oriente (la base della V flotta è in Bahrein se non sbaglio)…

      Non è che parlare di USA sia come parlare di Germagna, intesa come biondona popputa? Come ha più volte sottolineato il prof la Germagna non esiste, non è che non esistono neppure gli USA (in quello stesso senso, si intende)?

      Forse la politica estera degli USA oggi è il risultato di spinte di interessi diversi, scoordinati per non dire confliggenti, di pezzi delle elites interne a quel paese...

      Elimina
    5. Marco S.

      Vero, gli USA in quanto monolite non esistono.
      Infatti tra petrolieri, industrie di armi, capitali "ebrei" e chissà cos'altro c'è un bel casotto.
      Potrebbe essere una spartizione, lasciando all'Iran alcune aree e trasformando le altre tramite "l'esportazione di democrazia", dividi et impera.
      E non dimentichiamoci di Israele, visto che ci minacciano di "invasione demografica", "noi", preventivamente ci annettiamo quel territorio grazie ai coloni israeliani e regimi filo occidentali.
      Comunque sia la regione attira molte mire.

      Elimina
    6. Ho letto un po' di cose qui e la e mi sa che ha ragione Maurizio.
      Vogliono far crollare il Rublo, pare.

      Elimina
    7. Il primo intervento delle 21:19 era per AP 29 novembre 2014 20:44

      Per Sandro Ceccato, come ci ricorda il prof la moneta è legata ai saldi commerciali di quel paese che lo emette...

      Credo che la questione sia più complessa. Dai numeri della E.I.A. appare chiaro che è questione di domanda/offerta.

      Le cifre, comunque disponibili fino al 2013, dicono che il rapporto tra produzione e consumo sono praticamente pari escluso il 2011 guardacaso in concomitanza con le primavere arabe...

      Penso che le "primavere arabe" avessero lo scopo di ridurre l'export di quella regione (Riprende la produzione petrolifera libica ) ed è probabile che la questione Ucraina (non mi meraviglierei tra non molto di trovarci anche l'Algeria) abbia lo stesso scopo. Altro che export di democrazia.

      Occhio al supporto dei 60USD se viene rotto per qualcuno so cazzi...

      Elimina
  64. Provo a suggerire una forma alternativa di pubblicità a IPF.
    Tutti coloro che l'hanno acquistato, dopo averlo ovviamente letto, dovranno ostentarlo orgogliosamente sotto il braccio e portarselo nel luogo di lavoro o di abituale frequentazione soltanto per ripristinare una vecchia moda del paleolitico, quella che rendeva tanto "sciccose" le persone che portavano sempre con se il noto quotidiano de cuius di sinistra.
    Non essendo superstizioso credo che tale comportamento, piuttosto che portare sfiga, condurrà altresì nel prossimo, inteso come il collega di lavoro, cliente, conoscente ecc, una sana curiosità che non converrà mai soddisfare compiutamente per generare quell'alone di mistero e di semi-leggenda che ha sempre circondato come un aurea ogni testo immortale (e anche per evitare il rischio di raccontare cazzate, travisandone il testo).

    RispondiElimina
  65. OT - Corsi e ricorsi storici, ovvero la EU di duecento anni fa (Blocco Continentale).

    "Sul finire del 1811, l'Impero francese aveva ormai raggiunto la sua massima espansione (Blocco Continentale): la Francia stessa si era ingrandita annettendosi i Paesi Bassi, i paesi tedeschi affacciati sul Mare del Nord, le regioni italiane corrispondenti agli attuali Piemonte, Liguria, Toscana e Lazio, le Province illiriche e la regione spagnola della Catalogna.
    Il resto dell'Europa continentale era in un modo o nell'altro assoggettato alla Francia: la Danimarca era alleata dei francesi fin dallo scoppio della guerra delle cannoniere con il Regno Unito, il Ducato di Varsavia, la Confederazione del Reno e la Repubblica Elvetica erano fantocci controllati dal governo di Parigi, il Regno d'Italia aveva come monarca lo stesso Napoleone, mentre il fratello Giuseppe ed il maresciallo Murat governavano rispettivamente sulla Spagna e sul Regno di Napoli; perfino l'Impero austriaco e la Prussia erano stati costretti a stipulare trattati di alleanza con la Francia, mentre in Svezia si era da poco insediato come Principe ereditario l'ex maresciallo Bernadotte.
    All'infuori del Regno Unito e dei suoi traballanti alleati iberici, l'unica potenza europea rimasta a contrastare l'egemonia francese era rappresentata dall'Impero russo."

    http://it.wikipedia.org/wiki/Guerre_napoleoniche

    Se guardiamo alla storia successiva e' facile vedere che e' proprio questo il modello della elite Prussiana dal 1815 ad oggi, che prima ha perseguito la creazione di uno stato Tedesco potenza regionale (XIX secolo), poi continentale (XX secolo, senza pero' andare oltre la dominazione economica).

    L'atteggiamento della Merkel odierno ricorda molto quello di Napoleone verso lo zar nel 1811.

    La Grand Armee Francese al comando di Napoleone che attacco' la Russia era composta da truppe provenienti da tutta Europa (anche dall'Italia), molti coscritti (dal centro-nord Europa), molti altri volontari (come dall'Italia).

    I volontari Italiani di allora si arruolavano al canto della Marsigliese (che Napoleone aveva intanto vietato!) e 'Fognando' a ruota libera, accecati dagli ideali della Rivoluzione di vent'anni prima (tutto sommato mutatis mutandis come oggi!).

    Anche Pier Paolo Pasolini ebbe un avo nella Grand Armee che fu disfatta in Russia nel 1812.

    http://www.antiwarsongs.org/canzone.php?id=1907&lang=en

    Tutti quei poveri morti non Francesi che combatterono sotto Napoleone sono stati rimossi dalla memoria degli stati instauratisi successivamente, proprio come gli Alpini morti in Russia.

    I combattenti odierni della Grand Armee Eurista (i.e. del nascente Impero Tedesco) verranno inevitabilmente rimossi e dimenticati come l'avo di Pasolini.




    RispondiElimina
  66. Anche stavolta mi hai sbagliato il nome di Maria Laura Parisi, mia compagna di classe al Liceo, pagina 107, coautrice del Daveri

    RispondiElimina
  67. Ordinato pochi giorni fa e ritirato oggi nella libreria Pegaso di Palermo. Lo leggerò e poi lo regalerò a mio padre che ha sempre visto le cose dall'altro punto di vista e con il quale dibatto con difficoltà di questi temi, perchè non riesco ad essere efficace e calmo quanto occorre. Incuriosito dal libro, il libraio ne ha ordinato una copia in più da esporre. Il titolo mi piace, anche se mi fa pensare alla ricorrente battuta di Ezio Greggio : " Ce la farai, vedrai che ce la farai......non ce la fa, non ce la fa".
    Alberto

    RispondiElimina
  68. E poi devo dire che lei scrive davvero bene. Sono un lettore del blog e la apprezzo anche come oratore ma già dalle prime pagine del libro le dirò, professore, che la apprezzo ancora di più come scrittore, perchè mi sembra ancora più chiaro e convincente ed equilibrato senza rinunciare al colore del vissuto, del sentito, della verità insomma. E poi, leggendo comprendo il suo bisogno di scrivere un libro. Perchè se è vero, come ho ascoltato oggi su you tube da Emanuele Trevi, che la nostra non sembra più l'epoca in cui ritagliarsi la solitudine della lettura perchè vogliamo sempre essere connessi ed interagire con gli altri; se è vero questo, è anche vero che un libro regala a chi lo scrive e a chi lo legge il tempo che occorre per ragionare bene sulle cose, ricapitolare e ci conforta sul fatto che resteranno, in una sintesi efficace, per noi e a futura memoria per chi verrà dopo di noi.
    Alberto

    RispondiElimina
  69. Le segnalo un refuso.

    A pagina 485, nella Bibliografia, Gow D. 2008 viene PRIMA e non DOPO di Ghosh A. R. (e altri), 2010.

    Scusi la pedanteria, ma il Libro.2 avrà CERTAMENTE più edizioni, quindi tanto vale portarsi avanti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. FORSE ho trovato un altro refuso.

      Pagina 106, alla fine del secondo capoverso, diciannovesima e ventesima riga dall'alto, nella parentesi:

      lavoratori con meno soldi e meno certezze in tasca restringono sensibilmente ristretto le proprie spese

      forse dovrebbe essere:

      lavoratori con meno soldi e meno certezze in tasca restringono sensibilmente le proprie spese

      oppure:

      lavoratori con meno soldi e meno certezze in tasca hanno sensibilmente ristretto le proprie spese

      Elimina
  70. <"Una politica di inflazione è contraria agli interessi delle ca­
    tegorie a reddito fisso (dipendenti dello stato, impiegati, fun­
    zionari)-afferma Togliatti nell'agosto del 1945 -e a quelli
    del medio e piccolo risparmiatore, ossia è dunque contraria
    agli interessi di una parte ingente della popolazione italiana,
    che nella sua maggioranza è orientata oggi in senso democra­
    tico e che se venisse rovinata dall'inflazione porrebbe esse­
    re gettata nelle braccia delle correnti reazionarie e fasciste."

    Si tratta di una vera e propria concessione ad un tipico
    modulo einaudiano, che ritroviamo pressoché immutato a
    distanza di trent'anni nel modo in cui Berlinguer giustifica la
    scelta dell'inflazione come punto-chiave del profilo politico
    del Pci.

    "Il rischio è che si precipiti in un'inflazione [ ... ] non piu
    controllabile [
    ... ] se ciò avvenisse l'Italia precipiterebbe nel
    caos, si solleverebbero ondate di destra e verrebbe messo in
    forse lo stesso regime democratico. Si ricordi sempre a que­
    sto proposito che l'inflazione successiva alla prima guerra
    mondiale è stata tra le condizioni che hanno creato un terre­
    no propizio alla riscossa reazionaria che culminò in Italia nel
    fascismo."> (Paggi-D' Angelillo,1986, p. 115).

    La subordinazione del PCI-PDS-DS-PD al pensiero liberista ha radici profonde nella storia italiana. Il trasformismo, inteso non come allargamento delle basi del consenso ad uno Stato economicamente arretrato attraverso la cooptazione degli elementi più disponibili dell' opposizione (castacriccacorruzzzzione di ParetianaBoldriniana memoria), bensì come strategia di sistematica marginalizzazione del movimento operaio, tesa a negarne identità ed autonomia politica come controparte sociale dalle classi dirigenti italiane, ne è la causa. Il PCI tenderà dunque a scambiare la propria legittimazione politica, con la rinuncia alle proprie rivendicazioni, invece di compensare una certa moderazione salariale con concessioni in termini di welfare, accompagnate anche da politiche industriali volte a proteggere specificamente alcuni settori nevralgici dalla concorrenza estera (come per esempio avverrà in Germania, Austria e Svezia con le socialdemocrazie al governo). Invece avallerà, dall' opposizione, politiche monetarie e di bilancio deflazionistiche, finalizzate dai governi centristi, oltre al parziale aggiustamento della bilancia dei pagamenti, alla riduzione del potere contrattuale dei lavoratori, aumentando il livello di conflittualità nel paese e rimarcando il proprio ruolo di rappresentante dei lavoratori mediante la vaga promessa di un progressivo superamento del regime capitalistico.

    In questo senso l' operazione intellettuale e politica di Bagnai agisce così in profondità, nelle stratificazioni politiche e culturali sedimentate nella storia del nostro Paese, da configurarsi come progetto finalizzato alla maturazione del regime liberaldemocratico italiano. La posta in gioco è la quarta crisi di regime dall' unità d' Italia, con quello che probabilmente ne conseguirebbe in termini di soggiogamento ad entità non legittimate democraticamente, come Bagnai non si stanca di ripetere ai politici italiani dall' inizio della sua opera di divulgazione.
    Ed ora, dopo l' introduzione, vado a finire di godermi il prologo di Italia può farcela.
    La prima impressione, è di essere di fronte ad un opera MONUMENTALE, e come tale ne invito democraticamente i miei clienti, piddini e non, alla lettura.

    RispondiElimina
  71. OT
    navigando per siti mi sono imbattuto in questo interessante lavoro dello "UNITED STATES DEPARTMENT OF LABOUR" che riporta le retribuzioni orarie medie e specifiche (come % della media) nel settore manifatturiero mondiale.
    Mi sembra interessante per fare delle considerazioni.

    RispondiElimina
  72. Ordinato nella libreria Alterocca di Terni una quindicina di giorni fa. Ritirato il 28 novembre. Quando ho chiesto se il libro era disponibile la proprietaria della libreria ha guardato nel computer e mi ha detto che il libro ancora non c'era al che ho replicato dicendo che era strano dato che era uscito il giorno precedente, a quel punto una commessa ha guardato tra altri libri messi non certo in evidenza ma direi quasi nascosti e lo ha trovato. La proprietaria allora ha detto al marito che era alla cassa che non doveva registrarlo non so con quale codice perchè il libro era una "novità". E tu una "novità" la nascondi considerando anche le varie banalità che invece erano mostrate in prima fila? Misteri dell'editoria.

    RispondiElimina
  73. A sinistra troverá anche questa recente affermazione di Brancaccio con la quale dovrebbe confrontare la sua sullo stesso tema:
    "L'internazionalismo del lavoro implica, automaticamente, un rapporto dialettico e critico con i processi di internazionalizzazione del capitale. Questo è il punto!"

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il punto è antani o filicudi? Non capisco…

      Elimina
    2. Ok! Hai presente quando il Prof dice che il lavoro a differenza del capitale non può che essere nazionale. Ecco il video del diverso "punto" di vista di Brancaccio

      https://www.youtube.com/watch?v=grrWE2HHsP8

      Elimina
    3. Ma per favore, ma per carità... A me spiace per chi deve elaborare il lutto: l'euro è insostenibile. Chi l'ha difeso (e dietro le quinte ancora lo difende, con argomenti boldrineschi) avrebbe fatto meglio a non cercarmi, e ora farebbe meglio a chieder scusa. A tutto questo è stato già risposto nel Tramonto dell'euro, e per i non vedenti è stata fatta un'edizione braille che si chiama L'Italia può farcela.

      Per favore, parliamo d'altro. Il dibattito a sinistra è già più avanti, e lo è per merito di questo blog.

      Punto e a capo.

      Elimina
    4. Ok! Cercherò la sua risposta nell'edizione in braille.

      Elimina
    5. Ti sono grato di tanta attenzione. A me basta sapere che dove si decide certi atteggiamenti da maestrina hanno rotto i coglioni, e quindi, come dire, anche il livello di credito e attenzione ad essi prestato sta precipitando. Poi ognuno ha gli hobby che si merita, non sono padrone del mio tempo, figurati del tuo...

      Elimina
  74. buongiorno,
    credo le farà piacere sapere.
    Torino: ieri sera, attendendo di andare a teatro, entro alla libreria COMUNARDI di P. Barsi, in via Bogino, una vecchia e bella libreria, molto "francescana" ma ben fornita.
    Chiedo del suo libro. Il libraio mi squadra per un attimo, poi va a uno scaffale e me lo porge. Con mia moglie guardiamo anche altri libri, altri generi, poi ci avviciniamo alla cassa per pagare. Lei tira fuori il bancomat, io le leggo, sorridendo, la frase sulla quarta di copertina: abbiamo vissuto al di sopra... (sospetto la conosca).
    "E' una bufala - attacca il libraio - un imbroglio, ma che al di sopra dei nostri mezzi... e gli interesse sul debito... e il divorzio... ".
    Insomma una deliziosa filippica, una micro lezione di economia e di politica in tre minuti, una mini arringa, tanto che non riuscivo a infilare nemmeno un assenso... e indicando il suo libro: "Trova là dentro".
    chiudiamo sulla considerazione che siamo in guerra ma che tanto la perderanno... e ci salutiamo.
    Ecco, nessun bisogno di ordinare e un libraio attentissimo (e pure un filo incazzato)!
    Mi pare giusto averne scritto nome e indirizzo. Di fronte a certi supermercati del libro, credo lo meriti.

    Intanto, ieri mi è giunta notizia di una amica che se n'è andata, non è ancora ben chiaro come... 45 anni, da troppo troppo tempo non lavorava, aveva i suoi problemi psicologici... ma, insomma, io non lo voglio imputare per forza alla situazione di crisi, ma... un lavoro l'avrebbe aiutata di sicuro, ed anche una Sanità migliore. Se me la sentirò, ve lo racconterò.

    RispondiElimina
  75. Preso da una strana nostalgia, ho rivisto un vecchio film e mi sono convinto che Metropolis di Fritz Lang (1927) sia il sogno erotico dell'1%..
    Un sogno che si sta realizzando, a quanto pare.
    Non saprei come inquadrare l'annientamento della piccola e media impresa (la nostra ossatura economica), a favore delle immense multinazionali..
    Redditi bassi indirizzano la poca domanda verso prodotti a basso costo, annientando il mercato dei manufatti di qualità che avranno fette di mercato sempre più risicate. Questo processo porterà ad un arretramento totale della nostra economia (scomparsa delle medie imprese, che producono merci ad alto valore aggiunto) perchè i manufatti, avendo costi più elevati, NON potranno più essere acquistati, per effetto di salari troppo bassi.. Risultato i profitti fluiranno, sempre con maggiore vigore, nelle casse del famoso 1%, i cui CC si trovano in splendidi paradisi fiscali.. I posti di lavoro aumenteranno? Ne sono sicuro.. il tempo di mettere in piedi immense catene di montaggio in cui incastrarci tutti quanti. Perchè è questa la sola e unica logica produttiva della grande industria nordica. Allora via tutto quello che crea rogne (ovvero le garanzie).. Ovviamente, appena andrà tutto a regime, bisogna scrollarsi di dosso anche l'immensa spesa statale, che genera conflitti e buchi di bilancio pericolosi.. quindi toccherà a loro (davvero tutti questi ultragarantiti che si stringono intorno al PD immaginano che i loro salari di 1500/2000 € al mese rimangano tali quando quelli si si spaccano il sederino lo fanno per 700/800 € al mese? Diciamo che i conti non tornano da un punto di vista fiscale, vedi Grecia) .. Se non accadrà ciò che lei e tutti noi ci auspichiamo.. ne vedremo davvero delle belle..
    Mi scusi prof se le faccio perdere tempo con l'acqua calda :)
    Ma se un film di denuncia così antico (1927) sia tornato di moda, vuol dire che il futuro sarà il remake di un triste passato.
    Seguirò con piacere la presentazione del suo nuovo libro, questo pomeriggio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma, il sogno erotico (per altro avverato) dell 1% sono i Black Friday. Non so se il vecchio Fritz poteva immaginarli.

      http://youtu.be/UKaQcYyChp4

      Ma per fortuna la scienza di Crowd Control ha fatto progressi

      Elimina
  76. Ordinato da Amazon dovrebbe arrivare domani la mia copia (spero non fallata). Per inciso lei prof deve rispondere a Boltho ma Boldrin? Non mi sembra sia andato oltre i soliti luoghi comuni cui ha risposto nel 'tramonto'. O mi sono perso un pezzo?

    RispondiElimina
  77. Bravo, scritto benissimo, chiarissimo, comprensibile. Non so se dipenda dal fatto che sono oggi più preparato, ma sembra veramente difficile non capire ciò che è scritto. Meglio del Tramonto, anche se il primo amore....

    RispondiElimina
  78. Intervista del Prof. a Faccia a Faccia su TGCOM24

    RispondiElimina
  79. Sto leggendo l'italia può farcela.ho letto gli articoli di sapir e sto leggendo anche zibordi altra "testaccia"fuori dal coro con cui concordo sulla moneta parallela anche se non escludo una uscita secca dal neuro. Sperp che ttip nn venga firmato prima che che ogni singola nazione abbia riconquistato la propria sovranità ceduta come si evencie dalle parole di Featherstone(quasi padre di pietra) da un manipolo di tecnocrati che andrebbero processati direttamente per attentato alla costituzione a alto tradimento!

    RispondiElimina
  80. Secondo me Il Tramonto rimane un testo rivoluzionario rispetto al Frame mediatico-accademico in Italia e anche dal punto di vista politico rispetto al periodo in cui è stato pubblicato. Devo finire di leggere il nuovo libro, ma mi sembra la naturale evoluzione da un punto di vista sociologico e politico del percorso fatto in questi anni . Un libro più appassionante dal punto di vista narrativo che renderà ancora più accessibile la tematica, avendo la sua forza principalmente nel mostrare la pochezza degli attacchi ricevuti in questi anni e nella parte costruttiva, già presente nel Tramonto, resa più esplicita con l'analisi degli scenari. Il grande pregio di questa lettura è che comunica un senso di fiducia per i lettori del blog, perché anche se siamo già consapevoli delle meccaniche illustrate, nel libro è sintetizzata anche la nostra storia e le nostre diatribe con chi si opponeva alla realtà che il Tramonto e i primi post del blog c'avevano svelato.

    RispondiElimina
  81. A partire dallo scenario no-euro, soprattutto dopo il goofy3, ho ripreso ad interessarmi al fenomeno dei partiti di destra, quelli attualmente con posizioni anti-euro/anti-UE più nette. Se ritiene che possa interessare i suoi lettori, ho fatto un resoconto del Congresso del Front National, svoltosi ieri e oggi a Lione.
    http://culturacriticademocrazia.blogspot.it/2014/11/il-xv-congresso-del-front-national.html

    RispondiElimina
  82. Acquistato... subito 3 notizie notevoli:
    1) 15% di sconto (Feltrinelli - Milano)
    2) 4 di copertina: ottimo inizio di lettura
    3) 3 di copertina: scopro che è fiorentino.... ed allora comprendo il perchè di una certa "spigolosità" caratteriale

    Grazie ancora

    RispondiElimina
  83. "Dal lato dell’offerta , le banche europee e i mercati finanziari, nel gestire il rischio di credito, non si sono comportati secondo la teoria."
    Quindi secondo il metodo scientifico comunemente accettato nel mondo occidentale quando le osservazioni contrastano con la teoria... non e' la teoria ad essere errata, ma ovviamente le osservazioni ad essere non calzanti ed occorre pervicacemente ripetere la messa in pratica della teoria fino a che le osservazioni non la avvallino, ad infinito se necessario. Loro possono aspettare, loro..

    RispondiElimina
  84. Aiuto ! Tsipras se vince porta la Grecia fuori dall' euro (De Benedetti)
    La Grecia se ne può anche andare ma l' Italia no ! (Scalfari + Draghi)
    Mi sono perso qualcosa ?

    RispondiElimina
  85. ebbene sì.
    Ormai non e' piu' differenza tra destra e sinistra, ma tra noi e loro:
    quelli che traggono giovamento dalla situazione attuale e chi la subisce.
    coraggio, l'Italia puo' farcela.

    RispondiElimina
  86. Notevole!
    Davvero un piacere leggere "l'Italia può farcela"

    RispondiElimina
  87. VERGOGNATEVI!

    Per salvare l'euro, Draghi sacrifica gli stipendi.
    Svalutazione non monetaria ma salariale. Bce vuole abbassare remunerazioni mantenendo l'obiettivo di una inflazione vicina alla soglia del 2%.

    http://www.wallstreetitalia.com/article/1783357/per-salvare-l-euro-draghi-sacrifica-gli-stipendi.aspx

    RispondiElimina
  88. OT (ma breve):
    Renzi ha appena detto a Bruxelles che il piano Juncker va nella direzione giusta, ha solo qualche timidezza.
    Quanti progressi ha fatto la neo-lingua! Adesso le "balle" le chiamano "timidezze".

    RispondiElimina
  89. mano a mano che leggo "l'italia può farcela"

    1) Intanto sull'Unione europea, è giunto il momento di dirci la verità: non serve ad Unire, e infatti le reciproche ostilità e diffidenze tra i popoli europei stanno aumentando nel più evidente disinteresse generale, ma a dividere, ad escludere tutti quelli che non aderiscono al club, e ad esasperare le tensioni esterne, e il caso più eclatante è quello della Russia. Un paese normale si sforza di avere i migliori rapporti, anche commerciali, con tutto il resto del mondo, senza stare a fare strane divisioni manichee tra amici e nemici, o minacciare chi adotta politiche interne che non gli aggradano (caso dell'UE con la Svizzera sulla questione degli immigrati. Ogniuno dovrebbe essere padrone a casa propria, o no?).

    2) La questione degli 80 euro ai redditi bassi secondo me è andata così:
    chi li ha ricevuti, ne ha poi perso una parte cosistente (almeno 2-3 mensilità) per gli aumenti delle tasse locali. Comunque qualcosa in tasca si è ritrovato, ed è verosimile che abbia aumentato un po' le proprie spese. Il problema è che molti questi 80 euro non li hanno visti, come i negozianti e i pensionati, ma hanno subito gli aumenti, specie i negozianti che pagano 2 volte (casa e negozio) e questi si sono ritrovati a dover ridurre le spese. Da cui la somma a zero.

    RispondiElimina
  90. Prof.,
    Ho ricevuto il libro 20 minuti fa ad Anagni(FR). Mi piace il riferimento a J. Conrad......ho iniziato a leggerlo ed ho l'impressione che me lo "mangerò" di corsa ripromettendomi di rileggerlo una seconda volta con più calma.

    RispondiElimina
  91. Ho appena finito di leggere il suo articolo di oggi sul Fatto Quotidiano a proposito del minus habens distrutto ieri sera dal prof. Borghi a La Gabbia (scusi la perifrasi, ma mi fa schifo solo digitare il nome del figuro in questione…).

    Solo una cosa, vivo con una persona non autosufficiente da circa tre anni. Quindi le chiedo: se prendo il treno e vengo a Roma posso venire a casa sua a stringerle la mano e a dirle GRAZIE? (a scanso di equivoci: me ne andrei SUBITO…).

    RispondiElimina
  92. Ho visto il momento della Gabbia di cui sopra: trooooooppo godibile il tizio che va avanti sicuro anzi sicumerico e poi annaspa e abbandona la scena - roba da stars prive di aplomb, cioè non-stars.

    E poi che dire, Borghi che alza la voce e non demorde è veramente carino ;-)

    RispondiElimina
  93. La classe media come il Male Assoluto per le oligarchie è una profonda verità che è un sollievo vedere espressa da un uomo che dichiara nella Sinistra le sue radici.
    Spiega moltissime cose, in tutti i tempi. Spiega perché la sinistra abbia preferito sposare gli interessi di pochi, quando i molti hanno iniziato a diventare classe media. Spiega perché la Chiesa si sia schierata sempre con i primi o con gli ultimi, secondo tempi e convenienze, ma abbia sempre stigmatizzato le colpe e i desideri indebiti del borghese. Due esempi, tra i molti. Per tutti i potenti non democratici è sempre l'aurea mediocritas che va bastonata, la sentina di tutti i vizi. Il mondo sarebbe così semplice se fosse diviso tra schiavi e padroni. Purtroppo il seme della democrazia, se mai germina, mette radici nella classe media. Bagnai come sempre profondo, anche nelle chiose.

    RispondiElimina
  94. Buonasera Professore,
    l'ho "conosciuto" solo ieri leggendo un articolo sul suo blog del FQ e già penso di aver trovato la giusta guida per iniziare a capire qualcosa dell'economia dell'era euro, considerato che fin'ora, visti i risultati, da italiano di sinistra mi sono sentito preso in giro dai grandi "statisti" e dai grandi economisti progressisti che ci hanno portato in questa sciagurata moneta unica.
    Non ho mai letto un suo libro, sto per ordinare l'ultimo, non so se è il posto adatto ma voglio chiederle la sua opinione riguardo i cosiddetti Certificati di Credito Fiscale (CCF) proposti da alcuni economisti (pure questi progressisti) che funzionerebbero come una sorta di moneta interna, parallela all'euro, con lo scopo di aiutare la nostra economia ad uscire dalla trappola della liquidità e del debito.
    La ringrazio anticipatamente.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti consiglio di leggerli i libri. Trappola di liquidita'?

      Elimina
    2. Scusa, voglio capire, avere i tassi BCE in discesa libera (attualmente sono allo 0,05%) con gli investimenti sia pubblici che privati in continuo ribasso rispetto al PIL, non si può definire trappola di liquidità?

      Elimina
    3. I miei erano due commenti separati. I libri, come tutti qui dentro, ti consigpio di leggerli quanto prima.
      Trappola di liquidita' non capisco cosa significhi. A me pare che ci sia semplicemente deflazione dovuta alla austerita' e quindi le banche non prestano qualunque cosa faccia la bce. Parlerei di trappola dell' euro e della austerita'.

      Elimina

Tutti i commenti sono soggetti a moderazione.