lunedì 22 settembre 2014

Perché vi porterò fuori dall'euro

Io: "Che compiti devi fare?"

Uga: "Non ci ho capito niente!"

Io: "Fai vedere il quaderno?"

Uga: "Sì babbo."

Io: "Mmmh... Interessante: 13 + ... = 20. Che vuol dire?"

Uga: "Non ne ho la più pallida idea!"

Io: "Secondo me vuol dire che dobbiamo trovare il numero che sommato a 13 dà 20."

Uga: "E come si fa?"

Io: "Semplice: proviamo con dei numeri a casaccio. Ad esempio: 13 più 1000 fa 20?"

Uga: "Non lo so".

Io: "E allora fallo".

Uga (mette in colonna e somma): "No, fa 1013".

Io: "Siamo stati sfortunati. Allora prova col quattro. 13 più 4 quanto fa?"

Uga (mette in colonna): "Diciassette!"

Io: "Mmmh! Questa sera la fortuna non ci assiste!"

Uga: "Aspetta! Ma forse possiamo fare con una sottrazione!"

Io: "Ma lì c'è un'addizione!"

Uga: "Sì, però se io faccio 20 meno 13..."

Io: "Vabbe', prova..."

Uga: "20 meno 13 fa 7: però (NdC: però, chiaro?) 13 più 7 fa 20".

Io: "Ma sei stata bravissima!"

Uga: "Che bello! Sono diventata così grande che ho trovato la soluzione da sola."



E la morale della favola la so, ma non ve la dico (per ora)...



("Er sangue, er lautografo sur l'erlibbro, asfalta questo, sventra quello, co questo ce pòi parla, con quell'altro nun ce devi parla', 'a foto co' Alemanno no, er dibbattito cor Nutella sì, la Moretti è troppo bella, la Meloni è troppo brutta, er titolo nun ce piace, sei troppo sarcastico, fai er partito, nun fa er partito..." Ussignùr! Ragazzi, avete letto Guerra e pace? C'è scritto molto bene come non si insegna la matematica, e come si vincono le guerre. Ah, non leggete i libri senza figure? E fra le righe sapete leggere?...)

(Federico, io te vojo bbene, ma come dice il noto adagio? Se incontri il Buddha per la strada chiedigli l'autografo? Dai, la prossima volta te lo firmo quel cazzo di libro...)

62 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma che uomo sei? Del resto, lo hai dimostrato quando ti sei perso Cristina. Lei, fra l'altro, non avrebbe mai messo bocca in questo argomento, per i noti motivi... Moglie e buoi ecc.

      Elimina
    2. Mio Dio.
      Credevo di essere tesoriere di un segreto.
      Fu un grossolano errore di valutazione da profondo stress. Nella vita se ne fanno tanti come la mia attuale professione nella perfida Albione -che continuo comunque con la passione di Cecco Angiolieri

      Comunque parlate alle mie spalle eh!
      Mo' che vengo!

      Elimina
    3. Ma tesoriere de che!? Io so' pettegola, che non l'hai capito. Ah, a proposito: da parte mia un sentito ringraziamento...

      Elimina
    4. Non credevo che Kate conoscesse, quindi l'onta é di pubblico dominio.
      e vabbé

      PS
      Grazie di che?

      Elimina
  2. Wow! Finalmente un post matematico in questo blog che sarei riuscito a risolvere anche io!

    RispondiElimina
  3. Sei un uomo senza cuore, così non la fai sognare.
    Avresti dovuto dirle che quel numero esisteva e lei l'avrebbe potuto trovare semplicemente chiudendo gli occhi e ignorando la realtà.
    E' così che si fogna.

    RispondiElimina
  4. Perdoni noi che non sappiamo cosa facciamo, ma continuiamo imperterriti a farlo.

    RispondiElimina
  5. Delizioso.

    I miei complimenti alla principessa Maria.

    P.s.: dunque se verrò al Goofycompleanno-ter NON le chiederò autografi o selfie, ma mi porterò una forbicina per tagliarle di nascosto un lembo della fodera della giacca da tenere addosso a mo' di reliquia…

    P.p.s.: viste le sue recenti tendenze nell'abbigliamento mi permetto di salutarla romanamente dicendole - e augurandole -

    A CHI LA LIRA?

    A NOI!

    A CHI LA LIRA?

    A NOI!

    A CHI LA LIRA?

    A NOI, A NOI, A NOI!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche perché portarsi una ciocca di capelli, come reliquia, sarebbe difficile.
      Scusa Prof, non ho resistito, tanto sto diventando collega pure io (nel senso che sto perdendo capelli a manetta e mi accingo a entrare nel club dei pelati)

      A proposito di Piketty
      Ieri mi arriva una mail di un amico con l'articolo di Piketty.
      Sì, quello dell'unione e volemose bbbene
      Oggetto della mail : Che ne penZi?

      A me! Un "Che ne penZi" a me! (immaginate l'esclamazione con la voce di Aldo)
      Dio come siamo caduti in basso. Sono molto, molto preoccupato per questo paese.

      Il fatto è che la mail mi è arrivato subito dopo aver ascoltato Alessandra Moretti che diceva le stesse cose di Piketty. O Piketty ha copiato da Alessandra Moretti, fate voi.

      All'amico ho riposto con: "Se mio nonno avesse cinque palle sarebbe un flipper"
      Che è la versione popolana di una famosa frase di Lenny Bruce che tutti, e dico tutti i fognatori del mondo dovrebbero leggere una volta al giorno:

      "La verità è ciò che è, non ciò che dovrebbe essere. Ciò che dovrebbe essere è una sporca bugia”

      Ah, per quelli che si sono scandalizzati del fatto che il Prof "asfaltava" Piketty, perché è uno che ha raccolto un miliardo di dati (tanto di sincero rispetto): magari sarà stata mancanza di rispetto, ma non ho visto levate di scudi quando "asfaltava" Boldrin.

      Ne deduco che Boldrin non meritasse rispetto e non abbia fatto un orsù in tutta la sua carriera.

      Non ci sono sottrazioni nel mio commento, ma un paio di equazioni, sì.

      Ah, i fottuti sentimenti.

      Elimina
  6. Prof,
    a proposito della pazienza che serve per insegnare, voglio raccontarle di una mia iniziativa con Radio Maria.
    Al mattino, mentre mi dirigo al lavoro, ascolto quasi sempre la rassegna stampa che Padre Livio fa su Radio Maria, ascoltata da almeno 118.000 altre persone. Quando affronta la pagina economica diventa involontario megafono del luogocomunismo.
    Già tempo fa gli scrissi una cortese email invitandolo a riflettere sui luoghi comuni e segnalandogli un suo articolo, ma non notai alcun effetto.
    Recentemente, nella rassegna stampa di mercoledì 17 settembre, Padre Livio ha dato questi tre giudizi:

    1) l’Italia è in crisi perché non fa le riforme;
    2) la Spagna si sta riprendendo perché ha fatto le riforme;
    3) bisogna rassegnarsi: meglio avere un lavoro precario che non averlo affatto.

    La mattina stessa gli ho scritto un’email, cortese come al solito, spiegandogli perché quei tre giudizi sono errati. Ebbene giovedì, il giorno dopo, commentando la pagina economica ha ricordato che ci sono persone che imputano la crisi economica alla rigidità dell’euro. Il giorno successivo, venerdì, ha sottolineato come l’euro forte sul dollaro sfavorisca le esportazioni europee (questo però non glielo avevo fatto notare, il che significa che ha iniziato ad approfondire l’argomento autonomamente).
    Sabato gli ho riscritto, con la consueta cortesia, spiegandogli che la flessibilizzazione del mercato del lavoro di cui tanto si parla, unitamente all’alta disoccupazione, serve per far diminuire gli stipendi degli italiani e che ciò è necessario a causa degli squilibri della moneta unica. Questa mattina si è limitato a riferire gli aspetti tecnici della riforma del mercato del lavoro, senza esprimere giudizi. E’ già un successo: bisogna concedergli tempo per assimilare la novità.
    Padre Livio non mi ha mai risposto per email, rifiutando di fatto il mio aiuto già più volte offerto per approfondire il tema, ma qualche segnale positivo si incomincia ad intravvedere.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Padre Livio, per lavoro, dovrebbe sapere cos'è l'inferno. Quindi ha un certo interesse, prima che glielo dica il suo vescovo, a capire cosa sta succedendo. Ma presto glielo dirà anche il vescovo, che sarà più persuasivo di te (per quanto meno preparato: mais c'est le ton qui fait la musique).

      Grazie.

      Elimina
    2. La Chiesa ama i diseredati e loro sarà il regno dei cieli, se saranno così pazienti da non reclamare la Terra.

      Elimina
    3. Non è proprio così. Il regno dei cieli sarà la consolazione per i diseredati e per tutti coloro ai quali saranno inflitte ingiustizie su questa terra; ma sarà anche il premio per chi come noi si espone in prima persona per difendere l'orfano e la vedova (come direbbe il prof.) e tutti coloro che sono vittime di ingiustizia: "beati i perseguitati a causa della giustizia" (Mt10,10).

      Elimina
    4. Appunto. La cruna e il cammello. C'è il rischio che, se finisse l'ingiustizia, nessuno vi sarebbe più ammesso. E, soprattutto, nessuno più comprerebbe il biglietto. Meglio non combatterla con troppa convinzione se c'è la potenza per colpirla, lasciandolo fare a chi, per l'impossibilità di batterla, si guadagnerà solo il Cielo senza privare altri dello stesso privilegio al martirio.
      Ma sono il solito cinico, lo so, ora c'è Francesco.

      Elimina
    5. Padre Livio è una persona molto intelligente e si rende conto della responsabilità che comporta parlare a migliaia di ascoltatori, quindi (spesso) riesce a fare atto di umiltà cercando di compendere il diverso punto di vista. Complimenti Antonio continua così

      Elimina
    6. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia perché saranno giustiziati...

      Elimina
    7. Non lo metto in dubbio e senz'altro esorto anch'io Antonio a continuare. A un certo punto si renderà conto che invece di scolpire il granito con un grissino, starà tagliando un panetto di burro con la sega circolare. Siccome Antonio è umile, so che saprà capire che questo brusco mutamento di stato della materia non sarà (solo) merito suo!

      Elimina
    8. Ci mancavano solamente i frati che parlano di economia. Niente contro i frati, ma Padre Livio sarebbe molto più produttivo sè si concentrasse sulla sua professione o vocazione, andare ad aiutare i desperati alla caritas.

      Sorry, aber das musste sein.

      Elimina
    9. Paolo Corrado 23 settembre 2014 11:35

      Padre Livio Fanzaga non è un frate, è un padre scolopio (questo per la precisione che si deve al nostro carissimo padrone di casa, che ci mostra un giorno sì e l'altro pure il significato di questa bellissima parola della lingua italiana: acribia)

      www.scolopi.org/

      … il che peraltro rende le lievissime imprecisioni che diffonde sull'euro non meno ma PIU' gravi…

      P.s.: quanto alle altre lievissimissime imprecisioni che leggo qua sopra a proposito di Chiesa e dottrina cattoliche, sarà per un'altra volta...

      Elimina
    10. "Nulla lasciammo d'intentato" scrisse Pio XII riferendosi alla sua opposizione verso la Germania hitleriana e Padre Livio è una formidabile macchina da guerra da non sottovalutare...

      Elimina
    11. @Enrico Pesce: ahahahaha. Non temere, l'ingiustizia esisterà almeno fino a quando esisterà l'uomo
      @Fabio Gazza: assolutamente d'accordo
      @Alberto Bagnai: sono laureato in fisica, di cambiamenti di stato me ne intendo un poco. Rimanendo nella metafora, mi sto accorgendo che la temperatura della stanza non la sto aumentando io. Nel mio piccolo mi sto dando da fare perché sorretto da questo blog. Mi ci è voluto tempo per convincermi dell’esattezza della sua analisi ed iniziare a pensare un poco da economista, almeno tre mesi. Le parti più facili per me sono state l’analisi dei grafici e l’utilizzo di matematica e statistica, mentre le argomentazioni più prettamente economiche, quali le conseguenze del crollo della domanda interna o l’impatto che la politica dei redditi ha sull’inflazione, hanno richiesto un lavoro di interiorizzazione ed un modo diverso di pensare.
      Di conseguenza la mia non è solo umiltà, che certamente appartiene al mio carattere, ma anche consapevolezza di avere una conoscenza acerba delle regole economiche. Se da una parte è uno svantaggio perché a volte invece di controbattere devo rispondere “questo non lo so” oppure “questo non l’ho ancora approfondito ma è in agenda”, dall’altra è un vantaggio perché mi consente di capire le difficoltà che ha l’interlocutore… e di portare pazienza (mai quanto la sua con noi, professore). Ad esempio stamattina ho ascoltato Padre Livio e mi sa che abbia ignorato l’email che gli ho scritto sabato. Gli riscriverò a breve.
      @Paolo Corrado: ah, questo buonismo tutto orientato ai poveri: è la rovina della Chiesa. Padre Livio fa un grandissimo atto di carità nell’informare gli ascoltatori offrendo loro un giudizio sull’attualità. Personalmente gli sono molto grato. Ovviamente anche lui ha limiti di conoscenza e non si può pretendere che si schieri contro l’euro quando ancora quasi tutti lo difendono. Proprio per questo ho iniziato ad informarlo.

      Elimina
    12. Don Milani faceva il maestro ai figli dei disperati perché non diventassero disperati pure loro.
      Ha fatto quello che forse sapeva far meglio.
      Anche questo è carità, cioè amore per il prossimo.
      Don Milani era un prete e, proprio in quanto prete, parlava di Dio e non solo, e faceva le "opere" appunto insegnando.

      Elimina
    13. Grande merito ad Antonio, al quale va anche il mio incoraggiamento. Ma quando verrà il Giorno del Giudizio, anche la Chiesa dovrà fare i conti (in lire) con il Padreterno e con la Storia. Posto che probabilmente la Chiesa esiste nella misura in cui esiste la Germagna (e quindi non esiste), io credo che abbia pesanti responsabilità per il declino culturale ed economico che stiamo vivendo. Mi sembra che, in nome di un falso universalismo e terzo-mondismo, stia in qualche modo benedicendo la distruzione dell'identità dell'occidente cristiano in generale, e del nostro Paese in particolare. La forma con cui lo sta facendo (cioè il grande understatement del suo più alto rappresentante) non ne modifica la sostanza (in tema di spin non ha certo niente da imparare). In un certo senso non c'è da stupirsi che la Chiesa veda di buon occhio la dottrina del vincolo esterno. Dopotutto lei stessa è incarnazione terrena del Vincolo Esterno per eccellenza. Ma il Primo Comandamento dice che non esiste altro vincolo esterno al di fuori di Lui. Quindi come la mettiamo? Trovo rivoltante il continuo richiamo fatto da Papa Francesco al LAVORO come condizione necessaria (e implicitamente sufficiente) per dare dignità all'uomo, con ciò legittimando le riforme supply-side ad ogni costo e in queste condizioni! Quanta violenza (ancora) sarà disposta a tollerare?

      Elimina
    14. @Faldrigh: grazie per l’incoraggiamento, mi fa molto piacere. Però il declino culturale, economico ed aggiungo io etico del nostro Paese è da addebitare ad altri, che sono principalmente sempre quelli contro i quali questo blog si scaglia. Conosco da vicino l’attività di alcuni missionari, soprattutto in Congo, e devo dire che di falso terzomondismo dentro la Chiesa ne ho visto ben poco. Al di fuori invece mi pare che abbondi alla grande. Condivido la critica a Papa Francesco: è mia opinione che ci voglia un uomo di altra levatura. Comunque qualcosa si muove.

      Elimina
    15. Forse don Livio Fanzaga dovrebbe dire più rosari e lasciar perdere la rassegna stampa. Anche in politica estera risulta che sia appiattito su posizioni della propaganda americanista e che colpevolizzi spesso e volentieri le vittime degli USA.
      Meglio per lui dedicarsi all'orazione e all'insegnamento della dottrina, dove può fare tanto bene. (Paolo Corrado, che gli suggeriva invece di dedicarsi ai disperati della Charitas, dimostra con ciò di essere beato...lui, almeno in relazione alla dottrina cattolica).

      In relazione alla scarsa incidenza odierna della chiesa nel far sentire la sua voce contro le ingiustizie socio-economiche, propongo la mia opinione (my two cents) anche se potrà lasciare interdetto qualche lettore.

      Con papa Pio X la chiesa definì 4 peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio, e contro i quali si intende che la chiesa debba sempre tuonare:

      1) omicidio volontario;
      2) peccato impuro contro natura (inteso come l'effettiva pratica omosessuale, non la semplice tendenza);
      3) oppressione dei poveri;
      4) defraudare la mercede agli operai

      Allora perché oggi non sentiamo tuoni e fulmini?
      Forse perché se si tuona su un punto, sarebbe necessaria la coerenza di ricordare anche gli altri. E oggi la chiesa ha PAURA di esprimersi chiaramente sul punto 2. Il papa stesso è apparso "aperturista" in argomento. Qui la timidezza della chiesa è gradita al mondo, dopo tutto.
      Forse (chissà?) è gradita anche a qualche lettore del sito, mentre il padrone di casa mi ha dato l'impressione di considerare quel punto come un ἀδιάφορον rispetto all'urgenza di altro (mi corregga se interpreto male).

      Ebbene: chi chiede alla chiesa di tacere sul punto 2 (e qui troviamo in prima fila il grande capitale internazionale, che finanzia spropositatamente la galassia LGBT, ma anche tanti che hanno a cuore i "nuovi diritti"), che se ne renda conto oppure no, sta di fatto impedendole di aprir bocca anche sui punti 3 e 4 (e tra poco sul punto 1). E forse lo scopo recondito era anche quello (se non PROPRIO quello).

      Ripeto: mia opinione, ma espressa da uno che per frequentazioni e storia personale sarebbe difficile definire come "de passaggio".

      Elimina
    16. @Antonio: Credo che nessuno possa pensare che il declino culturale ed economico che stiamo vivendo sia stato direttamente causato dalla Chiesa. Almeno io non lo pensavo e di conseguenza non l'ho mai detto. Se vuoi estendere l'analisi anche al declino etico (che hai aggiunto tu), temo che il giudizio potrebbe cambiare. Dopotutto la lista di orrori ed omissioni in questo campo è di un certo livello. Ma questa e' un'altra storia. O forse no, come sottolinea Aurelio, ma per ora facciamo finta che lo sia.

      Proponendo con forza quella che può essere definita “l’inclusione su tutti i piani ad ogni costo”, ritengo che la Chiesa abbia, invece, la responsabilità di aver contribuito in modo attivo o passivo a legittimare in qualche modo il gioco (sporco) degli avversari. Vale per il lavoro come per l'immigrazione: si passa dall'analisi "fatalistica" delle cause (della disoccupazione: il capitalismo al posto dell'analisi delle politiche sbagliate; dell'immigrazione: le guerre al posto del non il nome e cognome di chi le alimenta tecnicamente e finanziariamente e degli scopi per cui le alimenta) alla proposta di soluzioni ideali (per la disoccupazione: il lavoro dignitoso per tutti da conseguire preferibilmente con politiche supply-side; per l'immigrazione: l'accoglienza, l'incontro e la solidarietà con tutti i migranti, evviva!), nella piena consapevolezza che (tecnicamente) non potranno realizzarsi mai essendo, sul piano fattuale, in esplicita e piena contraddizione tra loro stesse.

      Elimina
  7. La morale della favola sarà che dobbiamo imparare a grattarcelo da soli, senza l’aiuto di padroni, padrini (che potrebbero anche sviarci es. “proviamo con dei numeri a casaccio”, "Ma lì c'è un'addizione!") o vincoli esterni?

    RispondiElimina
  8. sono commosso. I figli so' pezzi e core.
    Mi piace sopratutto come è riuscito a guidarla senza forzarla. (invidia di papà vs altro papà).

    RispondiElimina
  9. Oggi er nasone ha comunicato al parlamento €uropeo che la crescita del PIL si è arrestata causa di probabili riforme insufficienti (ovvero non ci taglieranno gli stipendi a sufficienza, e te pareva...) però, meno male che c'è lui perché l'annuncio dei TLTRO ha avuto sui mercati un effetto positivo. E che si aspettavano? Che ammettesse che non servono a un ca... ehm, ad una beneamata? #DAR
    Intanto in Francia cominciano i primi segnali di insofferenza.

    RispondiElimina
  10. Prof la moretti sulla 7 elogia le politiche cicliche(?) Del governo renzi.
    Bella donna, ma finito lì o al max con gilletti

    RispondiElimina
  11. Una sola nota sul saper leggere tra le righe. Questo è il testo di riferimento neo classico saper leggere tra le righe

    RispondiElimina
  12. Ma porca miseria, con questi aneddoti mi fa morire d'invidia!
    Una volta, tanti anni fa, avevo anche io una piccolina che girava per casa e che aiutavo a fare i compiti. Ora non c'è più, purtroppo, trasformata in una studentessa più che ventenne con fidanzato al seguito.
    Gli anni passano, ma che nostalgia. :-D

    RispondiElimina
  13. Scusi se rompo... è che son nuovo e forse non ho capito bene...
    Ma che cosa vuol dire che ci porta fuori dall'euro? Non ci ha insegnato che la scomparsa dell'euro è una necessità di natura, come l'asciugarsi di una pozzanghera sotto il sole agostano?
    Non sarebbe certo lei a portarci fuori!

    Semmai il problema è come entrare nella terra dell'abbondanza, là dove sono possibili la libertà, l'uguaglianza e la fraternità. E se riconoscere che la pozzanghera si asciugherà è il primo passo, allora (e solo allora) vale la pena di strillarlo ai quattro venti.

    Fatto il primo passo, lei è in grado di trovare il resto della strada?

    RispondiElimina
  14. Si potrebbe tentare di assimilare il sistema euro a quello dei sistemi caotici conservativi o dissipativi per studiarne l' evoluzione.
    I due sistemi USA e UEM potrebbero essere rappresentati il primo dal pendolo semplice ed il secondo dal pendolo doppio; i due sistemi del 1° tipo partono da condizioni diverse ma convergono nel tempo, i secondi divergono nel tempo, esponenzialmente, dopo essere andati insieme per un limitato periodo di tempo. Poi trattandosi di un sistema dissipativo, perchè reale, la sua evoluzione potrebbe diventare erratica, casuale, sebbene per un po' di tempo inizialmente sembrava ciclica in modo regolare, dopo ancora regolare con la A (Germania) sempre in alto, e poi diventa del tutto caotico e sappiamo che il caos è di per se imprevedibile.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Pensavo esattamente a quello; Renzie parla di violenza, e Napolitano risponde facendola sempre più spesso fuori dal vasino. Sono disperati!

      Elimina
  15. insegnare la matematica ai bambini non è semplice se non hanno ancora raggiunto un buon livello di astrazione, quando cioè i numeri assumono vita propria e si staccano dalle cose che contano (nel senso di numerare). In caso contrario le caramelle o i pezzi di torta funzionano decisamente meglio. Dopo questa introduzione di alta filosofia pedagogica, vorrei fare una domanda fuori tema al prof. Le mie conoscenze di economia si riducono a quelle studiate in occasione di un concorso interno nell'azienda in cui lavoravo. Fra di esse c'era una parte consistente che riguardava la Legge Bancaria del '36 che poi è stata via via smantellata. All'epoca (sono passati una 30ina d'anni se non di più), mi parve dotata di una logica interna molto ben costruita. Ora vorrei sapere se le modifiche apportate hanno avuto influenza sulla situazione attuale o se erano necessarie per ammodernare il sistema. Grazie

    RispondiElimina
    Risposte
    1. @Gianfranco

      prima della legge bancaria, istituita con il R.D.L. 12 marzo 1936 n. 375 (convertito con Legge 7 marzo 1938 n. 141), in Italia vigeva il modello tedesco ( aridaje! ) della banca mista.
      Infatti dopo l'unità d'Italia non esisteva un impianto organico che disciplinava il settore bancario, ma esistevano una pluralità di norme eterogenee ereditate dagli stati preunitari.

      L'attività bancaria, dopo il periodo postunitario, era esercitata liberamente e senza vincoli di sorta. Infatti chiunque poteva costituire una banca, anche grazie all'espansione economica del periodo.
      Questo eccesso di libertà, però, portò al fallimento di numerose banche, molte delle quali sotto-patrimonializzate sin dall'inizio, soprattutto per problemi di moral hazard ( c'erano anche allora ), cioè la tendenza ad avere comportamenti rischiosi e soprattutto investimenti in attività molto speculative. Si pensi al clamoroso fallimento della Banca Italiana di Sconto avvenuto nel 1921, ed anche allora lo stato fu costretto ad intervenire ( vi ricorda qualcosa?).
      Un primo intervento fu la prima legge generale per l'attività bancaria: il R.D.L. 7 settembre 1926 n. 1511, la quale poneva l'esigenza della tutela del risparmio per la prima volta dal 1861.. Inoltre furono stabiliti ben precisi limiti di patrimonializzazione e obblighi di riserva.
      La crisi del 1929, tuttavia, obbligò ad un nuovo intervento, alla stregua del Glass-Steagall act approvato negli USA, questa volta più organico e stringente, stabilendo in via definitiva la specializzazione e razionalizzazione dei vari tipi di attività bancaria, seppellendo il modello di banca mista di tipo tedesco, che tanti danni aveva fatto.

      Questo sino ai giorni nostri, con l'approvazione del decreto legislativo 1/9/1993 n. 385, in vigore dal 1 gennaio 1994), che costituisce la nuova Legge Bancaria, che rappresenta un ritorno all'antico sistema dove vigeva la legge della jungla. Una restaurazione fatta passare per modernità.
      Il resto è storia recente.
      La deregolamentazione bancaria e finanziaria, ha portato il mondo nel caos finanziario prima ed economico poi, e di sicuro in assenza di regole precise e più razionali, non ci sarà mai redenzione. Il grande mangia il piccolo.




      Elimina
    2. Grazie Gianni, hai confermato ciò che pensavo. Non ho letto le nuove disposizioni perché ogni volta che provo a leggere qualche legge mi girano le s.palle. È una mia limitazione ma gli studi scientifici mi hanno un po' deformato la mente, per me 2+2=4 non alle volte 3 o 5. Nella legge bancaria del '36 avevo trovato una coerenza logica interna che non riscontro in altri dispositivi

      Elimina
    3. Un primo intervento fu la prima legge generale per l'attività bancaria: il R.D.L. 7 settembre 1926 n. 1511, la quale poneva l'esigenza della tutela del risparmio per la prima volta dal 1861…

      Allora: 1926… prima volta dal 1861… uhm, mumble mumble, sgrat sgrat (rumore di polpastrelli che sfregano il cuoio capelluto, non tutto invero molto capelluto), vediamo: abbasso 6, riporto 2, estraggo la radice, divido per 8… no cazzo (rectius: orsù) non torna...

      Morale: la verità vi renderà liberi… sì, ma adesso devo chiedere al prof dove compra le camicie… e già, ma poi niente Phiga, e vabbé...

      Elimina
  16. Albè! lo sai quanto ti stimo, però il libro me lo potevi firmà? Così mi costringi a far di tutto per venire al goofy compleanno! :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quello che non ti uccide ti rende forte. Poi ne parliamo.

      Elimina
  17. E' in arrivo una direttiva che segna il punto più basso della decadenza in cui la nostra civiltà sta precipitando.
    -Attività illecite? Meglio contabilizzarle che combatterle
-
    Nel 2014 gli Stati membri dell’Unione Europea apporteranno cambiamenti importanti nei metodi di contabilità nazionale per la definizione del Prodotto interno lordo (Pil) e del Reddito nazionale lordo. Non si tratta di un’opzione ma dell’attuazione di una direttiva dell’Onu. Gli Usa l’hanno adottata nel 2013. Adesso tocca all’Europa.
    […] E’ da decenni che si parla della necessità di migliorare il sistema di contabilità nazionale in quanto i metodi utilizzati sono notoriamente insoddisfacenti. Il parametro del Pil infatti fu “inventato” nel lontano 1934 e è stato un utile riferimento anche se ritenuto altamente impreciso finanche dai suoi promotori.
    Il problema della riforma oggi è l’introduzione di proposte intelligenti e necessarie e di altre purtroppo davvero improponibili anche sul piano etico.
    Ad esempio, le spese in Ricerca e Sviluppo, fino ad oggi considerate come costi intermedi, verranno conteggiate come spese di investimento perché contribuiscono, come capitale intangibile, alla crescita della capacità produttiva. Ciò comporterà un impatto positivo sulla domanda aggregata e quindi sul Pil.
    Però anche le spese per gli armamenti saranno contabilizzate come spese di investimento!
    E qui incomincia la “perversione” del nuovo metodo contabile. Con il Pil si misura non solo la forza economica di un Paese ma anche la sua serietà e la sua affidabilità. Ne consegue che le dittature militari, che preparano una guerra di aggressione, diventano, con i numeri delle loro economie, degli esempi virtuosi da imitare!
    La nuova riforma perciò supera tutti i limiti della decenza laddove introduce nel nuovo calcolo del Prodotto interno lordo anche le attività illegali. Di fatto la nuova direttiva indica esplicitamente che “le attività illegali di cui tutti i paesi inseriranno una stima nei conti (e quindi nel Pil) sono: il traffico di sostanze stupefacenti, la prostituzione ed il contrabbando”. Sarà addirittura l’Eurostat a stabilire le linee guida della metodologia di stima.
    Tutto ciò è giustificato “in ottemperanza al principio secondo il quale le stime devono essere esaustive, cioè comprendere tutte le attività che producono reddito, indipendentemente dal loro status giuridico”. E’ proprio l’avverbio, “indipendentemente”, che contiene il virus più distruttivo per la società ed il benessere dei suoi cittadini. Allora anche la rapina diventa un’attività economica, “indipendentemente” dal fatto che distrugge l’ordine sociale e uccide. Anche una guerra di aggressione diventa un evento economico di grande profitto, “indipendentemente” dal fatto che comporta distruzioni, genocidi e fame. E’ una vera e propria aberrazione.
    Anche se vi fosse l’esigenza di conoscere l’ammontare delle singole e di tutte le transazioni finanziarie, non sarebbe comunque giustificato il vulnus allo status giuridico. Ma che le attività illegali entrino di diritto a far parte del Pil che poi determina alcuni parametri che influiscono sulla vita dei Paesi e di intere popolazioni è inaccettabile.
    E’ in atto una enorme campagna mediatica per dimostrare la bontà delle nuove regole. Si sottolinea in particolare che tutti i governi europei ne beneficeranno in quanto i parametri di Maastricht verrebbero ridefiniti a loro favore. Se il Pil aumenta allora si guadagnano dei margini sul famoso 3% relativo al rapporto deficit/Pil. Anche il rapporto Pil/debito pubblico migliorerebbe. […]
    
http://italian.ruvr.ru/2014_09_12/Attivita-illecite-Meglio-contabilizzarle-che-combatterle-0790/

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Finalmente allo scoperto: ministro del lavoro un lenone o anche magnaccia o ricottaro a seconda del vernacolo che si sceglie. Consigliere dentali di "madre lingua", nipotine di leader egizi. Però qualcosa di buono dovrebbe esserci e cioè lo sviluppo di scuole per apprendiste/i operatrici/tori del sesso, lenoni e allibratori, a numero chiuso s'intende,per evitare fenomeni inflattivi sul nascere. Una ipotesi che facevo di sviluppo del Mezzogiorno, ai tempi delle prime manifestazioni sul Po delle camice verdi, era quella di segnare il confine sul Garigliano e sviluppare l'industria del gioco d'azzardo, irreggimentare le belle di notte e di giorno che allora invadevano le strade con creazione di "case aperte" sia maschili sia femminili controllate igienicamente , per poi istituire un regime di volontariato sessuale obbligatorio per i giovani. Coniazione di una nuova moneta: marco o marchetta (da decidere). Il tutto regolamentato dallo Statuto Regio per la comunità di San Leucio opportunamente aggiornato alle nuove attività. Ovviamente l'istituzione di un controllo per l'ingresso nel Paese con il diritto di non accettare elementi non graditi, legaioli e legaioli con la L di Siracusa. Ora vedo che, anche senza aver esternato questa mia ipotesi, le cose stanno maturando ma in maniera sbagliata. Io pensavo ad uno stretto controllo dell'Autorità Centrale (Gianfranco I° per intenderci), mentre ora ci si affida alla deregulation come è successo nel campo del gioco d'azzardo e si finirà nello stesso modo per le altre attività.

      Elimina
  18. Il mondo salvato dai ragazzini... :-)
    PS - le rarissime volte che qualche matto/a mi ha chiesto l'autografo (A MMME???) ho risposto con la sola e cruda verità: "firmo solo cambiali!"

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Allora mi sa che Federico si attacca. Ottima questa risposta, me ne gioverò...

      Elimina
    2. Se ne gioverà soprattutto in situazioni come quelle dell'altra sera, tra pantegane e umidità al 99%! (e con un "dibattito" privo di contraddittorio e iniziato con un'ora di ritardo!)
      Io e mia moglie (che siamo più smaliziati del povero Federico e capiamo meglio le situazzzioni), ci siamo guardati bene dall'avvicinarLa......

      Elimina
    3. Io invece nonostante le pantegane, il 99% di umidità e due monologhi di toti dopo, c'ho provato lo stesso perché credevo e credo nel significato personale di quella mia richiesta (che non reputo stupida). Ho preso il mio "nein" dal prof che mi ha fatto riflettere (in positivo). Incassato il "colpo" vado avanti più felice che mai e sempre più goofy nel cuore! Amen.

      Ps: il pagherò non glielo faccio firmare, il prof aspetterebbe l'uscita dall'euro e mi pagherebbe in lirettabruttacattiva! Ingenuo sì, ma coglione no! :)

      Elimina
  19. Prof che fa? Ci rivela le sue strategie pedagogiche?
    Anche se s'era capito già da un po' ("io non devo convincere nessuno").
    Questa gliela dedico con affetto:

    "Destatosi dal sonno
    Oburata richiese
    nera veste, la tazza e il bastone
    per avviarsi verso il regno di Kannon,,
    dio della morte.

    Ai servi stupiti del suo desiderio
    spiegò:
    "Ho sognato
    di incontrare un maestro
    assorto in meditazione.
    Ne vidi il volto:
    era il mio.

    Egli medita:
    sta sognando,
    ed io sono il suo sogno.
    Quando si sveglierà
    non esisterò più".

    Anonimo giapponese

    Grazie per questa disponibilità a farsi uccidere che tanto generosamente manifesta.

    RispondiElimina
  20. Direi che non è l'essere diventati grandi che fa trovare la soluzione da soli, ma il contrario:
    trovare la soluzione da soli dà sicurezza nei propri mezzi, cioè fa diventare grandi.
    Spesso la semplicità delle parole dei bambini aiuta i grandi a ritrovare il senso delle cose!

    Purtroppo i metodi rigidi di alcuni insegnanti, il famoso "vincolo esterno", non aiuta!
    Eppure anche in matematica ci possono essere tanti modi per arrivare alla soluzione, non solo quello della Troika (che poi di solito risulta inefficace)!

    RispondiElimina
  21. "Che bello! Sono diventata così grande che ho trovato la soluzione da sola."

    Mentre Uga cresce che e' un piacere ci sono molte decine di milioni di persone che hanno apparentemente perso ogni capacita' di esercitare le arti del trivio.

    Lo dico perche' ho avuto a che fare, ripetutamente, con piddini (anche di alta ed altissima scolarita'), che citavano a memoria decine di dati percentuali statistici su evasione, debito, etc., ma che non avevano nessuna idea degli ordini di grandezza dei vari numeratori e denominatori.

    Quanto vale il PIL? BOH.
    Quanto vale il gettito IVA di un anno? Ari-BOH.
    Quanto viene erogato in pensioni di anzianita'? BOH.
    A quanto ammontano i redditi da lavoro? BOH.
    Quanti contributi previdenziali si pagano ogni anno? Stra-BOH.

    Un altro esempio da manuale e' quello della disoccupazione.
    Nessuno fa mai il "sanity check".

    L'ISTAT ci dice che la disoccupazione oggi e' pari a circa il 12,5%.
    L'ISTAT segue senz'altro procedure rigorosissime di calcolo (tanto rigorose che IMHO ormai devono aver superato in 'bizantinismo' il protocollo di corte dell'Impero Romano d'Oriente del quindicesimo secolo).

    In realta' i numeri mi appaiono altrettanto semplici di quelli dell'esempio di Uga.

    Gli Italiani sono circa 60,7 milioni.
    Circa un quinto della popolazione (12,1 milioni) ha piu' di 65 anni.
    Circa un altro quinto e' giovane (ed assumiamo quindi che non sia ancora in eta' da lavoro).
    Quelli che svolgono (ancora) una attivita' lavorativa sono invece circa 23 milioni.

    Semplificando molto, se a 60,7 milioni togliamo 24,2 milioni di soggetti troppo anziani o troppo giovani per lavorare, ne rimangono circa 36.5 milioni che, se non hanno una rendita, hanno presumibilmente bisogno di lavorare per vivere.
    (Dal computo ho escluso gli inabili al lavoro, ma penso che siano veramente pochi rispetto alla popolazione in eta' da lavoro)

    Ora 'a casa mia' (come diceva mio nonno, che non termino' mai le scuole elementari), se solo 23 milioni lavorano e 36,5 milioni si presume che abbiano bisogno di lavorare per vivere, la disoccupazione dovrebbe essere piu' vicina a 23/36,5 = 63% che a 12,5%..... o no?

    Tutto il resto sono IMHO 'pippe'.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Luca, il calcolo non fa una grinza, ma il 63% sono gli occupati. I disoccupati sarebbero - nel tuo esempio, il (100-63)%, ossia il 37%...
      Per quanto invece attiene il calcolo, direi che ci sarebbero molti distinguo da fare. I primi che mi vengono in mente sono gli universitari - che probabilmente sono qualche milione - e che direi tu comprendi nella fascia dei potenziali lavoratori (hanno dai 19 anni in su...), ma penso che di altri esempi se ne trovino.
      Resta il fatto che il 12,5% sembra effettivamente una cifra artificiosamente bassa, considerato lo sfascio che ci circonda, e che Renzi sta cercando di aumentare.

      Elimina
    2. lavorano 23 milioni

      hanno bisogno di lavorare 36,5 milioni

      disoccupati 36,5 milioni meno 23 milioni = 13,5 milioni

      tasso di disoccupazione 13,5 milioni diviso 36,5 milioni per 100 = 36,99%

      o mi sbajo?

      Elimina
    3. Ci sono i dato OCSE su forza lavoro, tasso di occupazione, etc (OECD STATISTICS). che danno esattamente il senso della reale situazione occupazionale.
      Ieri, se avete ascoltato Stiglitz, ne ha parlato ed ha affrontato la questione per USA e UEM, per confronto.

      Elimina
  22. Professore ci aiuti ad uscire dal Castello di Kafka.

    Mi dispiace pubblicare una cosa personale, libero di cestinarla ovviamente.

    Mia madre, di 90 anni, pensione di reversibilita' pari a 1000 Euro complessive, OGGI riceve un'ingiunzione da parte dell'agenzia delle entrate (minuscolo). Con 1000 euro e' difficile tirare avanti.

    Perche' dico questo in pubblico? Perche' questo e' il mondo dei Boeri, dei Padoan, dei Bersani, dei d'Alema, dei Berlusconi, dei Brunetta, dei Casini, e potrei continuare. Questo e' il mondo e l'Europa che hanno voluto, e' la risultante delle loro "azioni" o "non azioni".

    L'agenzia delle entrate non colpisce i mafiosi o gente che evade pur avendo gioiellerie al centro di Roma e che dichiarano cifre irrisorie: l'agenzia trova il suo tempo per perseguitare una vecchia di 90 anni che ha "ereditato" 1000 euro di pensione di reversibilita'. Faccio presente anche che l'agenzia denuncia la mancata segnalazione dei suoi redditi (il 730 e' stato compilato da un CAF sulla base del CUD!).

    Questa e' l'Italia di oggi, quella del piu' euro, piu' europa; perde tempo a perseguitare i deboli.

    E la conseguenza e' anche ovviamente questa:

    https://it.finance.yahoo.com/notizie/la-crisi-affonda-le-aziende-092651548.html

    Scusate per lo sfogo personale, ma la rabbia mi sta soffocando.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' anche peggio di quello che sembra.

      Se si ha (diciamo cosi') l'opportunita' di conoscere personalmente chi lavora all'interno della macchina, si vengono a sapere altri dettagli raccapriccianti.

      Per esempio, in caso di successione, oppure piu' in generale in caso di pagamento delle tasse con il modulo F24, c'e' una differenza fondamentale in caso la disposizione viene impartita telematicamente dal correntista stesso oppure nel caso in cui l'operazione viene effettuata allo sportello.

      Nel caso in cui l'operazione viene effettuata allo sportello (caso tipico di un anziano che va in banca con il modulo F24 pre-compilato da un CAF), accade molto spesso che i dati identificativi del pagamento 'per errore' non vengono trasmessi correttamente dalla Banca alla Pubblica Amministrazione competente.

      E' cosi' che il presunto mancato pagamento entra nel meccanismo infernale INIQUITALIA/agenzia delle entrate (uso del maiuscolo e del minuscolo assolutamente intenzionale).

      In questi casi occorre fare ricorso, cioe' interpellare un professionista per farsi assistere, perdere molte giornate in fila negli uffici e sperare...

      La morale e' "ciascuno disponga di persona il pagamento degli F24 con procedura on-line", perche' almeno cosi' si e' certi della corretta trasmissione dei dati di pagamento (con le procedure on-line non ci sono intermediari umani, spesso mal pagati, vessati e/o demotivati, che con i loro errori od omissioni possono aggiungere al danno la beffa).

      E' un altro aspetto della deflazione salariale, che conduce ineluttabilmente ad una caduta della produttivita' (e della qualita' del lavoro).

      Elimina
  23. La disoccupazione dovrebbe essere più vicina a (1 - 23/36,5) = 37% che a 12,5%.

    RispondiElimina
  24. @luca cellai:
    Mi scusi, non è mia abitudine correggere e sicuramente sarò in errore io, ma, "ammesso e non concesso" che calcolare il tasso di disoccupazione in questo modo sia attendibile, "a casa mia" 13,5 milioni di disoccupati su 36,5 sono il 37% scarso...( che mi pare pur sempre una cifretta non trascurabile! )
    ...o no?
    (Accetto correzzzioni! La mia è una domanda più che un'affermazione!!)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ottimo, e' cosi' che verifico se chi legge e' stato attento!

      Ho scritto apposta "dovrebbe essere piu' vicina a........o no?", proprio per far ri-controllare il conto al lettore piu' attento.

      Come hanno giustamente gia' notato effepi, Alfredo Caravita e Marco S., 37% (il numero 'giusto') giace circa a meta' strada tra 12,5% (disoccupazione ufficiale) e 63% (occupazione nominale)!

      Quindi ogni lettore attento ora SA che i disoccupati in Italia sono circa 13,5 milioni.

      Come direbbe giustamente Toto': "alla faccia del bicarbonato di sodio".

      Elimina
  25. Pier Carlo: “Devi fare i compiti a casa?”
    Matteo: “Si, ma non ci ho capito niente!”
    Pier Carlo: “Mmmh…Interessante: 13+…=3(%) . E che è?”
    Matteo: “Non ne ho la più pallida idea!”
    Pier Carlo: “Forse dobbiamo trovare il numero che sommato a 13 dà 3(%)”
    Matteo: “Ma non è che dobbiamo solo unire i puntini?”
    Pier Carlo: “Boh, non so. Aspetta un attimo….Stefano, Stefanooooo….Azzo, quando serve non c’è mai !”
    Pier Carlo: “Senti, incominciamo va…”
    Matteo: “Provo con 80(euro)”
    Pier Carlo: “Prova! Quanto fa ?”
    Matteo: “Mmmh… 83”
    Pier Carlo: “No, no, Così non va”
    Matteo: “Parete grande, pennello grande: provo con 1000(giorni)…1013(%)”
    Pier Carlo: “Siamo sfortunati! E’ un problema di produttività: prova con 18(Art.)”
    Matteo: “32…che faccio, lascio?”
    Pier Carlo: “Ma questa sera siamo proprio sfigati!”
    Matteo: “Aspetta! Ma forse possiamo fare con una sottrazione!”
    Pier Carlo: “Ma lì c’è una addizione!”
    Matteo: “Azzo, Hai ragione! Che sbadato che sono, e allora?”
    Pier Carlo: “Facciamo vedere quanto siamo bravi!”
    Matteo: “Ci penso io! 13+\begin{align}f(n+80)&=(n+1000)^2\\&=n^2+18n+1\end{align}\binom{je-famo}{je-dimo}\iiiint_{F}^{U} \,wibbly\,wobbly\,timey\,wimey=3(%)”
    Pier Carlo: “Urca! Ma sei sicuro che sia giusto?”
    Matteo: “E chissene, tanto suonerà prima la campanella!”

    Scuola Europa - Io speriamo che me la c' AVO

    RispondiElimina

Tutti i commenti sono soggetti a moderazione.