martedì 13 maggio 2014

Anagrammi

(vi ricordate il concorso di poesia?...)


Alex Lucky ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Agli Untermenschen (dall'Italia con disprezzo...)":
L'anagramma di Matteo Renzi è Mento a Terzi. Che spettacolo.
Postato da Alex Lucky in Goofynomics alle 13 maggio 2014 20:32 



Alex ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Agli Untermenschen (dall'Italia con disprezzo...)": Belin che Milord
....
Michele Boldrin....
Postato da Alex in Goofynomics alle 13 maggio 2014 22:07 



noMagnaMagna ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Agli Untermenschen (dall'Italia con disprezzo...)":
Oppure "Menare Zitto".
Postato da noMagnaMagna in Goofynomics alle 13 maggio 2014 22:24 




(...e adesso scatenate l'inferno: Fabio Scacciavillani? Vittorio Malagutti?...)

92 commenti:

  1. Quelli sono anagrammi di loro stessi.

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  2. Me l'ha passata un amico!
    Altra carina: Ia fogna e il nano -----> Angelino Alfano.

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    1. Monumentale come caption di una foto di angelino e silvio... quasi meglio di Reo con Fesso..

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  3. Io "ce proco":
    comincio col: i villan fa cacca bios
    1: biascicava calli fino
    2: biascicava callo fini
    3: biascicava cani folli
    4: biascicava falci noli
    5: biascicava falcino il
    6: biascicava falconi il
    7: biascicava filo lanci
    8: biascicavano ci falli
    9: biascicavano falci il
    10: biascicavano falci li

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  4. Oppure con l'altro scempiato:
    - mi ritagliavo tutto
    O ancora con renzi:
    1: emetta ronzi
    2: mattine zero
    3: menare zitto
    4: menati terzo
    5: menera zitto
    6: mentita zero
    7: minate terzo
    8: mino zattere
    9: ozi tremante
    10: rimetta zone

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  5. remano zitte
    temano terzi
    mettano zeri
    moneta terzi
    mena re zitto
    mattine zero
    emetta ronzi

    Ed anche meiolone dragni cio vogliamo dimenticà?

    1: arma di roghi
    2: arma do righi
    3: arma gridi ho
    4: armadi roghi
    5: armi da roghi
    6: arroghi da mi

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  6. Di fini becero fu

    ...in stile epitaffio per federico fubini

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  7. Vi declamai nostro (Dominic Salvatore).

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  8. Lo scoop di Stefano Feltri, confermato da "TRE FONTI FALSE", svela le gesta dell'onorevole Gianni Pittella, che battendo i pugni sul tavolo, si è rivolto alla cancelliera tedesca con un inequivocabile: "PENTITI GALLINA".

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  9. Mille sillabando (Sibilla dell'Oman)

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  10. Miscelerei nove pii (Lieve imprecisione)

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  11. M A R I O M O N T I

    I M M O T O I R A N

    R I O T' A M M O N I'

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  12. E vogliamo dimenticarci colei che pianse lacrime di coccodrillo?
    1: false ornero
    2: falsero nero
    3: forno serale
    4: frane lo orse
    5: frane lo reso
    6: frenare solo
    7: frenera solo
    8: leso ronfare
    9: leso ronfera
    10: reale sforno

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  13. Prof, mi sono fissato che volevo anagrammare GianRoberto Casaleggio...sto da un'ora e mi scuso ma il mio massimo è:

    baro gigante ce giro sola

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    1. GianRoberto Casaleggio

      1: bilanciata ergo gergo so
      2: bilanciata ergo reggo so
      3: bilanciata gergo gosero
      4: bilanciata gergo orge so
      5: bilanciata gosero reggo
      6: bilanciata goso reggero
      7: bilanciata gregge oro so
      8: bilanciata orge reggo so
      9: bilanciata regge rogo so
      10: bilanciata rogo segrego

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    2. ho dimenticato l'accento: baro gigante, ce girò sola

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  14. "Biascicava in fallico" (Fabio Scacciavillani)

    "Torvo, cucino tizi" (Vittorio Zucconi)

    "Mi ritagliavo tutto" (Vittorio Malagutti http://espresso.repubblica.it/affari/2014/04/28/news/noeurostorm-l-assalto-dei-cattivi-maestri-1.163093)

    "Ciò fu lo morbo" (Furio Colombo)

    "Carro de gergo" (Gerardo Greco)

    "Grinfia no volsi" (Giovanni Floris)




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  15. • Baciavano li sfilacci.
    • Baciava lì cani flosci.
    • Li sbilanciava fiacco.

    • Gravitiamo il tutto.
    • Ritto tu lo mitigava.
    • Ragliavi tutto mito.
    • Moro tagliavi tutti.
    • Rutto... tagliavi tomi.
    • Muto tagliavi torti.

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  16. bieco di freni fu oppur due fine forbici ( Federico Fubini )

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  17. Alberto Bisin, si sa, TI SNOBBA LIRE. D'altra parte ERAN LOBBISTI

    Mentre Bagnai dice: "ALT GABBARE NOI"

    Ciao

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    1. Alberto Bagnai è anche:
      BALNEI GARBATO e per i suoi lettori NE TOLGA RABBIA

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  18. Prof. ci provo col suo nome:
    abbagliano tre

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  19. In usa gli zelig!

    un caldo invito a luigi zingales

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  20. Giorgio Napolitano:

    • Lo opino, aggiornati!
    • Ti pongo giornalaio.
    • «Inno oltraggia!» «Io po'...»
    • Ogni pagliaio trono.

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  21. Alberto Bagnai è Belino Garbata. Fortuna che manca una R...

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  22. Giorgia Meloni:
    • Lì amoreggi noi.
    • Ingoierà mogli.

    Questo è di contessaelvira (alias Rubi Stricnina) che non riesce più a commentare:

    On Pierluigi Bersani: è lungo binari persi.

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  23. Gli accordi spuri
    Riccardo Puglisi

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  24. Sempre di Rubi Stricnina...
    Riccardo Puglisi: gli spuri accordi.

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  25. "Pulirò gincane" (Gianni Cuperlo)

    "Latro, piango, ingoio" (Giorgio Napolitano)

    "Abbracci unto" (Bruno Tabacci)

    "Lo schianteremo!" (Michele Santoro)

    "Dal negro" (Lega Nord)

    "Abbonate ragli" (Alberto Bagnai)

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  26. Dedicato alle cinque super-candidate piddine alle elezioni, con un occhio alla loro evoluzione e identità:

    Alessia Mosca -----> A', mo' scassa lei.
    Alessandra Moretti -----> Trend: sarai molesta.
    Simona Bonafè -----> Si fa meno bona.
    Pina Picierno -----> Erinni o cippa?
    Caterina Chinnici -----> C'è chi ricanta inni.

    E dato che sto vedendo "Porta a porta" (penitenZiago...) dove appare un giovane malnato:
    Filippo Taddei -----> Ei! PD ti dà i flop.

    Buona notte.

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  27. "Oscar Giannino, fare per fermare il declino" = "Carogna! Erri in declamare sino nel piffero!"

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    1. Che te ne pare "Bordin e Giannino per Firmare il declino" ?

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  28. hanno scoperto una cosa fino ad oggi segretissima!!!!

    QUANDO NAPOLITANO ERA CONTRO L’E U RO

    ANNO 1978 - La direzione del Pci in cui l’attuale capo dello Stato spiegò perché non entrare nel Sistema monetario europeo. Con argomenti validi anche oggi

    di Marco Palombi

    L’anno è il 1978. Il giorno il 12 dicembre, ed entro pochi mesi si terranno le prime Europee. È il giorno in cui il presidente del Consiglio, Giulio Andreotti, si presenta alla Camera per dire che l’Italia sarebbe entrata subito, dal 1° gennaio, nel Sistema monetario europeo (Sme), un regime di cambi fissi tra le monete comunitarie che è il vero papà dell’euro (anche allora, peraltro, Londra disse no). È una sorpresa perché solo poche settimane prima, il governo aveva respinto le pressioni francesi e tedesche per un’entrata immediata . Non solo: è anche una crisi di maggioranza visto che il governo – nato il giorno del rapimento di Aldo Moro – è sostenuto da Dc, Pci e Psi e i due partiti di sinistra sono contrari a un’ingresso nello Sme come s’è andato delineando. Le motivazioni dei comunisti sono strettamente tecniche e assomigliano molto a quelle di chi oggi si oppone all’euro (che, a differenza dello Sme, non è neanche un sistema flessibile).

    IL PCI, subito dopo il discorso di Andreotti, riunisce la sua direzione alla Camera. La relazione introduttiva – si legge nei verbali del partito conservati all’Istituto Gramsci – la tiene l’attuale presidente della Repubblica Giorgio, Napolitano. Per dire il nostro sì allo Sme – spiega il futuro capo dello Stato, all’epoca responsabile economico del Pci – chiedevamo tre condizioni: “Garanzia sui tassi di cambio” (cioè riallineamento periodico del valore delle monete); “garanzie sui prestiti del Fmi” e “misure di trasferimento di risorse a favore delle economie più deboli”. Siccome irrigidire il cambio comporta degli svantaggi per “le economie più deboli”, questo va pagato da chi ci guadagna: un principio dimenticato nel recente dibattito sui “compiti a casa” dei Piigs. Napolitano lo spiega con incredibile, profetica chiarezza: “Inserendoci in quest’area, nella quale il marco e il governo tedesco hanno un peso di fondo, dovremo subire un apprezzamento della lira e un sostegno artificiale alla nostra moneta. Nonostante ci sia concesso un periodo di oscillazione al 6%, saremo costretti a intaccare l’attivo della bilancia dei pagamenti. Lo Sme determinerà una perdita di competitività dei nostri prodotti e un indebolirsi delle esportazioni. C’è un attendibile pericolo di ristagno economico” (tutte cose puntualmente successe).

    Continua…

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  29. …continua

    I DIRIGENTI del Pci, lo dice chiaramente più d’uno, sono convinti che il voltafaccia di Andreotti e della Dc sia dovuto alla scelta di far cadere il governo per spostare l’asse politico a destra, sulla linea indicata da Giorgio La Malfa, segretario repubblicano: “Nelle più nobili motivazioni di La Malfa – insiste Napolitano – vi è alla base un giudizio catastrofico sull’Italia” ed “emerge una concezione strumentale degli impegni internazionali in funzione interna (antisindacale)”. Il cosiddetto “vincolo esterno” usato e teorizzato da molti anche oggi: “Ce lo chiede l’Europa”. Il giorno dopo, la direzione del Pci si riunisce ancora: Enrico Berlinguer spiega che il vertice di maggioranza sullo Sme – tenutosi proprio quella mattina – è andato male, che Andreotti conferma l’entrata immediata nello Sme nonostante siano ormai pubbliche le perplessità della Banca d’Italia (“Scalfari mi ha confermato che Paolo Baffi ha spiegato al governo la sua opposizione tecnica, ma ha concluso che la scelta è politica”), la contrarietà di più di un ministro e di due partiti della maggioranza (per il Psi, nell’aula di Montecitorio, la esprimerà Fabrizio Cicchitto). Non mancano i particolari di colore. Alfredo Reichlin: “Poco fa mi ha telefonato da Berlino Gerardo Chiaromonte (migliorista come Napolitano, ndr) e dice che i giornali della Germania Ovest sono in festa”.

    IL PROBLEMA per il Pci, a questo punto, è non essere additato come “nemico” dell’Europa: Ugo La Malfa, per dire, sosteneva che non aderire allo Sme significava abbandonare l’occidente e la Nato. “Campagna terroristica”, la definisce seccamente Napolitano in quella riunione. La pietra tombale sulla questione, di fronte alle preoccupazioni “europeiste” di alcuni come Paolo Bufalini) la mette con la consueta icasticità l’economista Luciano Barca, padre dell’ex ministro Fabrizio: “Europa o non Europa questa resta la mascheratura di una politica di deflazione e di recessione anti operaia”. La linea, ovviamente, la detta invece Berlinguer: “Noi dobbiamo entrare nel merito delle questioni monetarie ed economiche, poi fare una polemica di demistificazione della retorica europeista”. Il “terrorismo” di Napolitano, insomma. Sarà proprio lui, com’è noto, a intervenire alla Camera, spiegando il no del Pci con un lucidissimo discorso sugli squilibri regionali che l’irrigidimento del cambio rischia di accentuare (e il dato è sotto gli occhi di tutti, compreso il “rigore a senso unico”): “Si è finito per mettere il ‘carro’ dell’accordo monetario davanti ai ‘buoi’ di un accordo per le economie”, anche per “le sollecitazioni pervenuteci dai governi amici”, scandì Napolitano. Il pericolo che questo costituiva per la sinistra italiana gli era chiaro: se qualcuno volesse “far leva sulle gravi difficoltà che possono derivare dalla disciplina del nuovo meccanismo di cambio per porre la sinistra e il movimento operaio dinanzi alla proposta di una politica di deflazione e di rigore a senso unico, diciamo subito che si tratta di un calcolo irresponsabile e velleitario, non meno di quelli che hanno spinto pezzi della Dc a premere per l’ingresso immediato nello Sme in funzione di meschine manovre anticomuniste, destinate a sgonfiarsi rapidamente”. Poi, in realtà, s’è sgonfiato prima il Pci.

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  30. Beppe Grillo ------> Blog per pile

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  31. Silvio Berlusconi ------> il burlesco in viso
    Mario Monti ------> ti ammoniro'
    Pierluigi Bersani ------> punire i bersagli

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  32. Debora Serracchiani

    Ordine " sbaraccherai"

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  33. Ricordando il famoso lancio della statuetta...

    Silvio Berlusconi -----> Lì, ribuscò nel viso.

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  34. E non dimentichiamo i candidati alla Commisione Europea.

    (ricordando Trapattoni...)
    Martin Schulz -----> 'L mach strunz.

    Jean-Claude Juncker ----> Lack déjeuner cajun.

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  35. Il mio gatto vi rutta
    (dedicato ai piddini)

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  36. Burle, grilli (Lilli Gruber)
    Bar "Nove pus" (Bruno Vespa)
    Cucini rovo zitto (Vittorione nostro, dopo la figuraccia epica delle dentiere e dei Rolex)
    Si fanno sfasate (Stefano Fassina)
    Svio mentalità (Matteo Salvini)

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  37. Non c'entra niente, ma segnalo sul blog di Panagiotis Grigoriou l' intervista a una candidata di Syriza. Leggerla e disperare è tutt'uno. Un monte di chiacchiere senza capo nè coda, senza mai affrontare il temino dei rapporti di forza:..una fiaba politically correct dal gulag. Terribile.

    http://www.greekcrisis.fr/2014/05/Fr0346.html#deb

    Qui, invece, Grigoriou commenta la campagna elettorale: "Des interrogations persistent alors, et même certains éditorialistes de la presse écrite posent donc cette question ouvertement: “D'où provient cet argent ainsi dépensé par les candidats ?”


    http://www.greekcrisis.fr/2014/05/Fr0347.html#deb

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  38. Sebastiano Barisoni = Rissosi, non abbaiate!
    Oscar Fulvio Giannino = Viso un filino carogna...
    Corrado Formigli = Lor grido formica!
    Francesco Boccia = Banca: "Cerco fisco".

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  39. E come contribuisce il Ministro dell'Economia alla bellezza dell'Italia?

    Pier Carlo Padoan -----> Er cappio l'adorna.

    (se semo capiti...)

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  40. Luigi Zingales Gli legna su zii ... Dialetto sardo?

    Zingales Daverio Designava li zero ... la somma dei due

    Alessio Pisanò Alieno si sposa ... e antipatico Pudeista aggiungo per sollazzo sadico (povera donna!)

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  41. Fabio Scacciavillani : Fan sibilla coi vaccai

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  42. OT - Mi sa che ha ragione Kondratiev.

    I Paesi sviluppati sono con tutta evidenza entrati in 'depression' e la sua teoria dei cicli sessantennali prevede che dopo la depressione arriva l'impoverimento (a voler essere pignoli nei Paesi periferici dell'Eurozona siamo gia' arrivati all'impoverimento).

    http://en.wikipedia.org/wiki/Kondratiev_wave

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    1. Se può consolare sta per tirare una brutta aria anche in ben altre periferie

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  43. Vittorio Malagutti : Muta Vagito Littori

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  44. atteso che Gianni Ciardiello lavora sicuramente per "La Settimana Enigmistica", per il resto, complimenti a tutti!
    Spero sia anche questo un sintomo di sana elasticità mentale, che qui non manca!

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  45. Non so per quale motivo proprio stamattina stavo pensando agli anagrammi che si possono fare con il nome del capo dei piddini..et voilà! trovo sul blog del prof una serie di anagrammi!.... della serie "idem sentire della cosa pubblica.."

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  46. ma roba da matti...volevo solo salutarvi... (nessun anagramma troppo sforzo per me, mo vado a dormi' un po') con affetto, qualcuno mi da il link dell' intervista ultima del prof in rai? sarei in astinenza grazie

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  47. No lisci, baciaci la fav => fabio scacciavillani
    Berli grulli => lilli gruber
    Si sa: ste affonna => stefano fassina
    Mi valga otto rutti => vittorio malagutti (tutto d'un fiato)
    Gian t' reca al seggio orbo => gian roberto casaleggio
    Gigi lu senza li... => luigi zingales
    Vo' ritti coni(i), zuco => vittorio zucconi (prof, facci lei, questa è spregiudicata :D )

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  48. il mito tutto viagra
    vuol grati ottimati
    tu il vago mito trita
    muto i tavoli gratti
    al guitto: vomitarti!

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  49. Il nostro candidato come Dante ?

    Claudio Borghi Aquilini ------> U! Ci ho qui ladri in bolgia.

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  50. Aaaaaarg!!! Non mi viene niente!!!

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  51. Poco loquace, il vice-premier?
    Graziano Delrio -----> L'ora di "no, grazie".

    Papabile...
    Maria Elena Boschi -----> Serena m'ha il bacio.

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  52. .....così al volo ....:
    Mario Monti ----> Riammonito ( alla terza....addio !! )
    Fabio Scacciavillani ----> Vino scialla bifaccia ( bevi.. bevi )
    Oscar Giannino ----> Noi gran casino ( in effetti )
    Sebastiano Barisoni ----> Ben sia noi bastonarsi (noi untermenschen )
    Maurizio Crozza ----> Mori Zio Cazzaru

    Saluti Prof.

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  53. Ho provato con Bini Smaghi ma l'anagramma è piatto...
    Da un intervista all'economista Paolo Turati sul libro “False verità sull’Europa”, il nuovo saggio di Lorenzo Bini Smaghi.
    "E a chi paventa che con la fine dell’euro avverrebbe una fuga di capitali, rispondo che negli ultimi anni l’Italia ha comunque patito trasferimenti di capitali per circa 300 miliardi. Mi pare che il peggio sia già capitato. Anzi gli italiani, avendo un forte patrimonio immobiliare, vedrebbero rivalutate le proprie ricchezze: altro che depauperate! Oggi, poi, tutte le transazioni sui titoli non sono più cartacee, ma tracciate a livello informatico, quindi controllabili. Scapperebbe al massimo un po’ di contante, che però ormai è quasi ridotto a zero: una delle tante scelleratezze che ha messo in ginocchio interi comparti economici nazionali. Perciò uscire dall’euro è auspicabile, altro che impossibile"
    
http://italian.ruvr.ru/2014_04_25/Uscire-dall-Euro-Non-impossibile-anzi-auspicabile-6602/

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  54. Prof Luigi Zingales. Il pugno gli sferzai

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  55. Vedo che non mancano momenti di ilarità. Anche io faccio i complimenti a tutti. Però niente al confronto di quello che riesce a fare
    Giorgio Squinzi
    Invece di anagrammi, il buon Giorgio diletta i lettori del Sole con l'esercizio della nobile arte conosciuta con il nome di analisi squinzivariata.
    In base alla quale l'euro è sopravvalutato (e fino a qui va bene....) ma uscire vorrebbe dire una riduzione del Pil nell'ordine del 25-30% in due anni.
    Italiani, un popolo di santi, comici e navigatori ?

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  56. E vogliamo tralasciare Donald?

    Paolo Barnard -----> Parolòn da bar.

    (mo' basta).

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  57. Luigino mi ispira particolarmente

    lo pigli, sferza ungi

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  58. leggendo il QED 34: balord chi rivela (n) quasi anagramma di Olivier Blanchard

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  59. Meglio tardi che mai, il rimedio ai mali di questa Europa del dottor

    BARBARA SPINELLI:

    LEBBRA? L'ASPIRINA!

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