domenica 16 marzo 2014

Rast!

Gast sein einmal.

28 commenti:

  1. Meritato riposo (del guerriero!)

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  2. Per quando si sveglierà fresco e riposato:
    un articolo su due persone che come lei hanno combattuto la buona battaglia.
    Buona domenica!

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  3. Simpatici tweets di una desinenza in -in: "Il leader di Alba Dorata: lasciare l'euro "creerebbe tantissimi problemi". La fonte da cui non te lo aspetti. Ma è buon senso.". Gli viene fatto notare la purezza di quell'acqua di fonte, ma "Vero. Ma persino i nazionalisti che ragionano hanno capito che uscire dall'euro è un suicidio da pazzi. Gli altri no.". La necrofilìa è una grave patologia, che rende Adolf Hitler un sincero democratico, al cospetto della luce del mondo. Buona domenica. AM

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    1. Alba Dorata come Tsipras...
      Verrebbe quasi da pensare che forse per i greci uscire dall'euro da soli potrebbe essere un effettivo problema...in questo caso tuttavia c'è da chiedersi come mai la sinistra greca sia compatta nel difendere gli interessi della Grecia, la sinistra tedesca sia compatta nel difendere gli interessi della Germania mentre la sinistra italiana si spacchi in due per difendere gli interessi rispettivamente della Germania e della Grecia!

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    2. Più che un sincero democratico, Andrea, Hitler fu un grande e convinto europeista....

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  4. Riposati Prof. dai requie al corpo.
    Metti la musica tra te le pugne e i nembi.

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  5. Lo so, non è on topic, avrebbe dovuto stare in un altro post ma c'è chi connette subito e chi dopo (io dopo).

    Dalle mie parti si dice; "arbatasi", intendendo l'agire difficoltoso e di scarso risultato.
    Parrebbe una contrazione di "arrabattarsi" che in italiano ha un significato leggermente diverso, ma potrebbe essere il contrario dato che anche i crucchi hanno dimorato abbastanza qui al nordovest, tanto che tutti i paesi con desinenza in engo e ango hanno avuto denominazione alamanna.

    Forse la giusta denominazione della riforma sarebbe "arbeit akt" (anche se musicalmente fan schifo tutte due).

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  6. beh, dalle 7 di stamane quando l'ho visto (e ascoltato), nessun commento ancora?
    stavolta ci ha annichilito, prof.
    allora comincio io: bellissimo pezzo, bellissimo, e cantanto in modo splendido.
    IL testo in italiano. (e posso capire perché uno guardi il soffitto... di legno :-) )
    grazie per avermelo fatto conoscere.

    SOSTA
    Solo ora mi accorgo di quanto sono stanco,
    al momento di distendermi per riposare;
    il vagare mi teneva sveglio
    sulla strada inospitale.
    Le gambe cercavano quiete;
    faceva troppo freddo per fermarsi;
    le spalle non sentivano peso,
    la bufera mi aiutava a procedere.

    Ho trovato rifugio
    nell'angusta casa di un carbonaio,
    ma le mie membra non si riposano:
    tanto bruciano le ferite.
    Anche tu, mio cuore, così audace e forte
    nella lotta e nella tempesta,
    proprio nella pace
    senti acuirsi i tuoi dolori.

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  7. Molto bello.

    Buona domenica, Prof., mit Rast und Ruhe
    (mentre il boy-scout sta ripassando i saluti per domani...).

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  8. Prof. io ho come l'impressione che stiamo perdendo su tutta la linea: da un lato i nazisti, dall'altro gli arancioni. Tutti rigorosamente PUD€. Resterà almeno di noi la cenere?

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    1. Non stiamo perdendo. Abbiamo perso. Bisogna sperare di uscire presto per ricostruire un paese alle macerie.
      E piu' passa il tempo e piu' mi convinco che NON USCIREMO MAI dall'euro. Con i governanti orbi che abbiamo. Probabilmente verremo cacciati dall'euro. Un paese che puo' avere la cultura per uno strappo e' la Francia.
      Imho.

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    2. Neo unione latina con aggancio al franco e scappellamento a destra come fossantani? No, thanks!

      p.s. guarda caso la Francia è un paese "centrale". Quindi la domanda sorge spontanea: si ha la cultura dello strappo perchè si è più "centrali" o si è più centrali perchè si ha cultura dello strappo? Se fosse vera la prima ipotesi, però, non me la prenderei tanto con questo già tanto martoriato paese.

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  9. http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=nfEcVkO9bHo#t=0

    F. Schubert, "Wandrers Nachtlied" I, Op. 4, No. 3 (D 224). Canta Hans Otter.

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  10. Dalla Crimea, una previsione e un augurio di Aymeric Chauprade:

    [...]
    La boucle est bouclée. Le vieux monde né de Yalta en février 1945, de l’entente de deux mondialismes, atlantiste et communiste, prend fin… à Yalta en mars 2014 soit presque 70 après !

    Après la réunification allemande, la réunification russe ouvre le chemin à l’axe Paris-Berlin-Moscou. Bien sûr, il faudra du temps. Mais la fenêtre vers le ciel bleu de la liberté vient de s’ouvrir.

    J’irai ce soir, dimanche 16 mars 2014, boire un thé à Yalta, au coucher du soleil, avec l’espoir retrouvé que nos enfants verront la grande Europe des nations libres.

    C’est ce nouveau Yalta mondial que les Européens de l’Ouest et du Centre doivent embrasser : il peut nous permettre de faire définitivement la paix avec la Russie et d’édifier avec elle une grande unité européenne, fondée d’abord sur la souveraineté et la liberté de chacune des nations de notre belle civilisation.

    Soit nos dirigeants sont visionnaires et comprennent cela, et alors la livraison par la France, dans quelques semaines, du BPC au nom prémonitoire de Sébastopol (!) prendra justement tout son sens ; soit ils ne comprennent rien, ni à Paris, ni à Berlin, et alors la Russie se tournera vers la Chine pour édifier un ensemble eurasiatique. Ce serait alors une nouvelle bipolarité, donc le péril d’une nouvelle déflagration mondiale.
    http://www.realpolitik.tv/2014/03/1945-2014-de-yalta-a-yalta/?utm_source=feedburner&utm_medium=email&utm_campaign=Feed%3A+realpolitiktv+%28Realpolitik.tv+%3E+la+g%C3%A9opolitique+sur+le+net%29

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  11. C'è anche questa versione....molto bella.

    Riposo
    M’avvedo alfin che stanco son,
    ora che sto a riposo.
    Viaggiare assai gradevol fu
    per strade inospitali.
    Mai non volean posare i pie’:
    era pungente il freddo.
    Le spalle non dolean già,
    soffiava forte il vento.
    Fu un carbonar che m’ospitò
    nella sua stretta casa.
    Ma il corpo mio requie non ha:
    la mia ferita è in foco.
    Tra pugne e nembi tu, mio cuor,
    così selvaggio e ardito,
    or nella calma il tarlo sai,
    che ti tormenta e brucia!

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  12. Un piccolo OT sull'Ucraina: se volete ascoltare IN ITALIANO un reportage onesto sul referendum in Crimea di oggi ascoltate, col computer, un radio giornale della rete 1 della Radio della Svizzera Italiana (RSI).
    Ascoltandolo apprezzerete la differenza rispetto alle veline pubbliche e private dei mezzi di informazione italiani e quindi capirete perché il maestro accompagna - giustamente - ogni cattiva notizia per le prostitute intellettuali italiane (cit.) con l'esclamazione "Dio c'è!"
    Buon ascolto!

    P.s.: se qualche anima buona volesse segnalare se c'è in rete la registrazione dell'intervento di ieri del cavajere nero ad Ascoli e/o della tappa no euro del prof. Borghi a Torino gliene sarò molto grato (e non solo io!)

    P.s.2: maestro, ho letto su twitter come ha passato la notte... azz, altro che "buon riposo", spero di non avergliela "tirata"...

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  13. Buona sera , alla luce delle dichiarazione sul referendum della crimea da parte della UE che continuano a sosterne l'illegalità ( la sola legalità è entrare in EU ... il resto è tutto illegale ) ma siamo proprio sicuri della possibilità dell'Italia fuori dall'€uro o resta la sola opzione 'fuori gli €uri dall'Italia '

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  14. La UE non smette mai di stupirci (prendo il testo dal sito del TG3)

    Guide turistiche in rivolta a Pompei conto la liberalizzazione della professione. La protesta nasce da una norma che recepisce la direttiva della Comunità Europea sulla libera circolazione di persone e servizi: in sostanza, la possibilità per guide e accompagnatori stranieri, in particolare tedeschi, di esercitare la professione anche in Italia, pur senza la preparazione e le regole richieste alle guide italiane. La manifestazione si è conclusa con uno "slogan-mob" davanti l'ingresso di Porta Marina, indetta per protestare contro la liberalizzazione "selvaggia" della professione. Le centinaia di operatori hanno sollevato i cartelloni e le bandiere e hanno scandito più volte, tutti insieme, "guida locale orgoglio nazionale". Poi, guide turistiche e accompagnatori, hanno sfilato in piazza e inscenato un gigantesco girotondo. "Non è vero che l'Italia impedisce la libera circolazione delle professionalità – spiega il coordinatore regionale delle guide turistiche Tsao Cevoli - non siamo degli indigeni che si sono impadroniti dei beni storici e culturali perchè chiunque, dall'estero, può venire in Italia e sostenere l'esame di abilitazione, come hanno fatto molti colleghi stranieri che ora lavorano e vivono qui. Alle multinazionali importa sostituire le competenze con la precarietà".

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    1. Be', ora non esageriamo, il sistema delle guide è veramente assurdo. L'esame è a livello provinciale, quindi non si ha l'abilitazione neanche ad esercitare in un comune limitrofo se è dall'altra parte del confine. Un'altra situazione tipo è stato quando siamo andati in visita al Colosseo a Roma con una delle migliori studiose di epigrafia romana d'Europa. Lei non poteva illustrarci ciò che avevamo studiato con lei, perché non è una guida e poteva essere multata. Credo che sia una di quelle professioni dove sia necessario liberalizzare ed eliminare alcuni divieti assurdi.

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    2. In altri tempi ti avrei detto "hai ragione, Alessio"; oggi non sono più tanto disposto a ragionare in termini teorici e di preteso bene comune, desidero vederci chiaro. Amerei poi che esistesse la reciprocità nelle cose, ora si dà il caso che il mercato libero lo vogliono sempre nei paesi che hanno deciso di fare a pezzi (è forse facile comprare qualcosa in Germania o in Francia?). Ignoro come sia regolato il problema in quei paesi, ma ormai ragiono in termini di difesa di chi lavora qui. Ma le lberaralizzazioni con la povertà altrui mi rimane indigesta. E, pensa tu, sono un liberale d'origine.....

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    3. @Celso SACROSANTE PAROLE!!!! Copio e incollo. Come a dire: prima ragioniamo sui diritti e poi si pensa ai doveri. La parola d'ordine è questa: "Non ci sono doveri dove non ci sono diritti!"

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    4. Senza rancore, non capisco la ragione di una limitazione territoriale e io mi sto laureando nel settore, quindi la norma in teoria dovrebbe essere a mio favore. Neanche il fatto che per poter parlare di un monumento solo perché ci sono fuori una decina di guide pronte, tu debba essere una guida abilitata in quella provincia. Se la voglio, la chiedo, ma se non la voglio perché sono laureato in materia affine e voglio spiegare il monumento a mio fratello, non devo essere obbligato. La difesa del posto di lavoro è sacrosanta, ma non vedo inoltre perché un’abilitazione presa a Trento non valga per Agrigento. Quei monumenti posso studiarli in Sicilia come in Trentino.

      Insomma, non conosco come verrà liberalizzato il settore, quindi non mi posso spingere oltre. Questa forma di protezionismo però è sicuramente deleteria e serve ad obbligarti ad un acquisto di cui si può fare a meno in alcuni casi. Sono sicuro che non siano mancate le volte nelle quali le guide locali non conoscevano una lingua richiesta e le persone sono state obbligate a rimanere senza; oppure di guide impreparate (ho perso il conto), ma abilitate e quindi obbligatorie. Si tratta di razionalizzare, non di fare liberalizzazione selvaggia e permettere ad un ingegnere di farsi pagare per la spiegazione di scavi archeologici.

      Se poi vogliamo dirla tutta, ci sono parecchi monopoli e limitazioni che fanno capo al Ministero dei Beni Cuturali oramai anacronistici. Sapevate ad esempio che Wikipedia non può mettere le immagini dei monumenti italiani vincolati dallo stato se non con un accordo che ne specifica anche la risoluzione e le dimensioni? Prima di fare qualsiasi foto bisogna chiedere l’autorizzazione e spiegare quale uso se ne intende fare. Un altro problema è che il soprintendente ha potere decisionale quasi assoluto sulla propria area di competenza. Queste sono tutte norme che risalgono ancora al Regno d’Italia nell’impianto fondamentale. In compenso ci sono intere categorie di operatori ancora non riconosciute od obblighi aggirati perché accentrati e nessuno riesce ad imporli. Insomma, bisogna sempre cercare di comprendere il contesto, non sempre liberalizzare è un male se ce lo chiede l’Europa.

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  15. E siamo solo a marzo....
    http://www.ilgiornale.it/news/esteri/gb-sondaggio-choc-antieuropeisti-farage-sono-primo-partito-1002074.html

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    1. a maggio, che speriamo radioso, inizierà il crepuscolo degli idioti...

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  16. Moni Ovadia (candidato del Banderas greco): “Non si torna indietro dall’Europa, perché bisogna battere i nazionalismi che hanno portato alla prima ed alla seconda guerra mondiale…."

    Poi ha elencato il programma della lista:

    "Non dire gatto se non l'hai nel sacco"
    "Chi fa da sè fa per tre"
    "Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino"
    "Chi dice donna dice danno"
    "donne e motori, gioie e dolori"
    "Il matrimonio è la tomba dell'amore"
    "Meglio un uovo oggi che una gallina domani"
    "Una rondine non fa primavera"
    "Il buon giorno si vede dal mattino"
    "Donne e buoi dei paesi tuoi"
    "Donna nana tutta tana"

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    1. moni ovadia deve ancora convincermi della sua qualità artistica. figurati il resto.

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  17. Ma un Amarilli? No?

    Non lo so, sarà atavico ma sentir la lingua bianda mi fa oibò.....

    http://www.youtube.com/watch?v=sG0Hqi8BQYM

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