lunedì 31 marzo 2014

I cialtroni del dividendo, ovvero i tassi italiani negli anni '90

Il 9 settembre del 2002 ero a Lisbona per partecipare alla conferenza dell'International Economic Association. Era la prima conferenza "importante" della mia carriera, i keynote speakers erano er simpatico Mortazza (ancora ricordo quanto bestemmiai quando la sua scorta per poco non mi mise sotto dalle parti dell'Estrella), e Bob Solow, tanto per dire. Persone che, nel bene e nel male, hanno fatto la storia dell'economia. Era la prima volta che sentivo il respiro dell'Oceano, che mi trovavo a Lisbona, della quale avevo sentito parlare da un amico sventurato:

"Cette ville est au bord de l'eau; on dit qu'elle est bâtie en marbre, et que le peuple y a une telle haine du végétal, qu'il arrache tous les arbres. Voilà un paysage selon ton goût; un paysage fait avec la lumière et le minéral, et le liquide pour les réfléchir!"


(l'autore non ha bisogno di presentazioni, ma chi lo googlerà sappia che nessuno lo saprà mai...).

C'erano economisti da tutto il mondo, e io, con il mio inglese appreso sul campo, ero un po' spaesato. Traversando la reception del centro congressi di Belem, sento una voce "Buongiorno, Bagnai". E naturalmente, il pensiero corse a quell'anima tutta in sé romita, che per l'occasione, e per necessità, ero io:

"O Mantovano, io son Sordello
della tua terra!" e l'un l'altro abbracciava.

Non era Virgilio, era Alberto Quadrio Curzio, allora (credo) presidente della Società Italiana degli Economisti. Mi sorprese che salutasse me che non ero e non sono nessuno (vermis sum), ma forse poteva esser dovuto al fatto che poco tempo prima aveva pubblicato in una sua rivista questo mio articolo, o semplicemente al fatto che, da italiano, trovava cortese accogliere un altro italiano.

Conservo di quell'unico incontro un caro ricordo, il che non vale per altri incontri con altri colleghi.

Detto questo, ricevo questo commento:


Luca Boscolo ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Fig. 1, ovvero la ripresa":

Prof Quadrio Curzio a ballaro di un paio di settimane ha tirato fuori un luogocomunisno che non c'e' nel suo libro. Se vuole aggiornare e cioe' che la mancata crescita e' colpa nostra perche' non sappiamo spendere i fondi strutturali europei di 14 miliardi. Ma questa e' prevedibile una volta entrati nella logica dei lecca piedi del regime. Quello che mi ha buttato fuori di testa e sono ormai 2 settimane che non riesco piu' a riprendermi e' quando ha detto che i tassi d'interesse nei 2 anni prima dell'euro erano a 14%. Circa ora dovrei andarmi a rivedere la puntata. Ma la sostanza era che con l'euro abbiamo risparmiato una fortuna in tassi di interesse. Lei che e' il re dei grafici ne avrebbe uno sotto mano da smerdarlo un pochino? Grazie.

Postato da Luca Boscolo in Goofynomics alle 31 marzo 2014 07:25



Io sostengo che il prof. Quadrio Curzio non può aver detto questa cosa, perché i dati sono questi:


Ma soprattutto, l'abbia detta o meno, vi pregherei di rispettare due principi metodologici

Primo, decido io chi e quando e come smerdare. Il prof. Quadrio Curzio sicuramente non ha detto quello che gli attribuite, se lo ha fatto può essere che ciò sia dovuto a una lieve mancanza di memoria, scusabile con fattori demografici, e resta una cara persona della quale ho un caro ricordo e che non vorrei smerdare.

Secondo, quando (e spero questo non sia il caso) mi parlate di cialtroni, non siate voi cialtroni per primi, e datemi fonte precisa con link preciso dove io possa verificare esattamente che le affermazioni da voi riportate sono come le riportate. Altrimenti va a finire come con il famoso 60% di Nat.

Ci siamo capiti, no?

Per tutto il resto, c'è un articolo di Bagnai e uno storify di Borghi.






(...sed de hoc satis. Fra 20 minuti arriva Christian, che mi insegna quello che io insegnai a lui illo tempore e che ho dimenticato per stare appresso a voi. Il giovane è motivato. Ovunque vada trova gente che ci conosce, il che gli dà la sensazione piacevole di partecipare a un progetto importante. Nome in codice: verità....)

35 commenti:

  1. link:
    http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-1f23e4e6-2445-45c6-94b6-d2cbb8a54048.html

    il prof Quadrio Curzio parla del 14% a cavallo tra il 1994 e il 1995

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  2. Ecco. Lo dicevo che era impossibile. In effetti fra il 1994 e il 1995 il tasso sugli impeghi era rimbalzato al 14%, e per un brevissimo periodo lo fece anche il tasso sui titoli pubblici. L'affermazione di Quadrio Curzio quindi è fattualmente corretta, e a me basta questo. Quale sia il contesto nel quale è stat fatta, scusatemi, ma non ho tempo di approfondirlo e preferisco non saperlo. Grazie per la fonte.

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    1. Mi scuso, il Professor Curzio ha detto: (minuto 52:15 circa) "l'uscita dall'euro porterebbe ad una valuta assolutamente incosistente sui mercati finanziari internazionali, ricordo che a cavallo tra il 94 e il 95 sui nostri titoli di stato decennali si pagava il 14%, oggi paghiamo il 3,4%. Immaginatevi voi a colpi di tassi del 14% dove va a finire il debito pubblico. Si dovrebbe inevitabilmente passare a forme di consolidamento o tagli radicali attraverso delle forme sostanziali di finanza straordinaria".

      (minuto 1:48:00 circa) "Ipotesi di smantellamento sarebbero distastrose perché paesi come l'Italia oggi nel mondo non contano piú nulla a fronte di colossi come la Cina, l'India e la Corea del sud, quindi togliamoci dalla testa di farci il nostro giardinetto, non conteremmo piú nulla".

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  3. Recepito il messaggio di abbassare la cresta (una specie di Sutor, ne ultra crepidam!), vado a recepire i riferimenti che ha linkato specialmente quello del '96.

    Buona giornata a tutti.

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    1. Non è tanto un "abbassare la cresta" quanto alzare il livello e abbassare i toni delle critiche. Ormai ci possiamo permettere di essere ascoltati senza urlare!

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  4. Er Mortazza INSISTE:

    http://www.ilgiornale.it/news/interni/euro-prodi-ci-crede-ancora-se-usciamo-finiamo-largentina-1006302.html

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  5. Prof ... scusi se l'assillo magari ha gia' trattato l'argomento e sono io che non l'ho letto o piu' facilmente non lo ricordo piu':
    La posizione di Ziboldi su TARGET2 come arma a nostro favore ha basi concrete?
    http://www.portafoglioreale.it/page.aspx?p=343

    Se fosse vero, ne discende che :
    - gli ultimi 3 governi che ci hanno imposto l'austerity hanno tradito volontariamente il giuramento di governare nell'interesse nazionale.
    - Senza austerity sarebbe stata la Germania a dover uscire dall'Euro

    Forse a questo serve toglierci la possibilita' di scegliere i candidati alle elezioni politiche. Togliere la possibilita' che emerga qualche singolo che ancora difenda l'interesse collettivo che loro marchiano di populismo e nazionalismo.
    E' Suo grande merito aver fatto breccia nel Pude e averci dato LA SPERANZA quanto meno di intravedere qualche alternativa! Grazie MILLE!

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    1. Per favore, ma per favore, cazzo! Spero che non ti si rompa mai una gamba, ma nel caso, però, dopo questo tuo intervento meriti che la frattura te la riduca il portantino.

      Qualcuno spiega all'amico perché Zio Bordie dice un sacco di cazzate?

      Grazie.

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    2. Praticamente nell'articolo citato si dice che i paesi in surplus continueranno a prestarci soldi e quindi noi potremo tranquillamente fregarcene, peccato che la storia sia diversa e che sia accaduto questo e che Monti abbia fatto solo (sporco ) lavoro su mandato della BCE per pressioni della Bundesbank.

      SCT1 non fare caso ai toni usati. Ormai il prof è in modalità "sergente di ferro" per prepararci alla guerra.

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    3. Francamente non ho capito cosa vuole dire il buon Tzi Bordie, e ho riletto tre volte. A me pare che faccia un gran poutpourri di un po' tutto, e pure tra debito pubblico, debito estero e debito privato. Nel Target2 le banche private possono depositare presso la propria banca nazionale (A), che a sua volta attiva un prestito verso la BCE, che è libera di prestare ad una banca nazionale estera (B), che può utilizzare il dinè per finanziare il proprio sistema bancario nazionale. Chiaramente sul Target2 viene segnato il credito di A verso la BCE e il debito di B verso la stessa (che poi altro non è che il credito di A verso B). Tutto questo non c'entra nulla col debito pubblico. I saldi Target2 decollarono perchè le banche private non si prestavano più nulla tra loro (o meglio quelle del nord non prestavano più nulla a quelle del sud): si erano spinte troppo in là e avevano paura di perdere tutto. Preferivano depositare riserve presso le loro banche centrali. Prima del 2011, i crediti/debiti sul target2 erano limitati perchè le banche private si prestavano direttamente tra loro senza passare per la BCE. Nel 2011, i mercati a fronte del credit crunch scommisero contro la solvibilità del debito italiano perchè in tali condizioni l'economia italiana rischiava il collasso facendo collassare le entrate del governo: senza lo strumento della politica monetaria, le uniche politiche possibile sono quelle di bilancio e fiscali, che sono molto legate al ciclo economico. BTW, qualche mese dopo ci hanno tolto anche lo strumento della politica di bilancio. Quindi, ma che stà a parlà? Boh, io non l'ho capito ancora.

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    4. E da dove si comincia?!? Una su tutte, il pisquano sembra convinto che BCE e BundesBank siano intercambiabili. Che siano vicinissime l'una agli interessi dell'altra OK, ma al punto di diventare la stessa entità, non ci siamo proprio.
      "E se lo fanno ci rimettono, perchè una volta usciti dall'eurosistema non esiste più nessun obbligo di ripagare le riserve che si creano (per partenogenesi?!? ndr) al suo interno in euro e se anche (per motivi politici) le si ripagassero, avverrebbe con un euro svalutato rispetto al nuovo marco"
      Questa prende le mosse dal medesimo luogocomunismo in salsa PUDE che sostiene che uscendo dall'€ l'Italia sarebbe fregata perché il debito contratto in Euro verrebbe ridenominato in NeoLire, lievitando.
      Che la usi per sostenere l'€ o avversarlo, sempre una cagata rimane.
      Il fine, signori miei, non giustifica MAI i mezzi. Questa è una battaglia di libertà e democrazia, il solo modo di combatterla è di non raccontare cazzate

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    5. ah dimenticavo: chiaramente se usciamo da Target2 senza uscire dall'euro (e senza qualche altro passetto intermedio), chi diavolo presta i soldi alle nostra banche? Tzì Bordie?

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    6. Io ho auspicato che al lettore non accada mai alcun doloroso infortunio, e che nella malaugurata eventualità il Signore lo illumini e lo ponga in mani sagaci. Ciò posto, lo Zio Bordie, uno dei tanti che rosicano come caimani, passerà alla storia come inventore dalla "enoijefamonomics" (se vedete il nesso). Se questi sono i trader, le market failures sono qualcosa di più di una mera eventualità...

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    7. Prof, in virtu' di cotanto auspicio ( memore dei suoi altri post ) ricorrero' ai piu' adeguati amuleti e riti scaramantici napoletani!
      Con affetto e immutata benevolenza :-)

      P.S. alla fine, complice la mia bassa perspicacia, il dubbio non si è sciolto .... e mo' gia' so che non ci saranno formule o amuleti che tengano! :D

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    8. Io, che sono beato, ho capito questo:

      I saldi Target 2 misurano la posizione delle banche centrali nazionali presso la BCE, per quanto riguarda gli scambi in € tra nazioni diverse (relativi a merci e capitali).

      Se ad esempio D esporta merci verso I (= credito presso BCE su T2) e presta soldi alle banche di I (= debito presso BCE su T2) in pari misura, il saldo T2 di D è 0, ma questo non ci dice niente sulla situazione dei CA di I e D.

      Gli squilibri dei saldi T2, esplosi dal 2008 in poi, sono dovuti al cambiamento dei flussi di capitali tra I e D, visto che le relative importazioni/esportazioni non hanno seguito la stessa dinamica.

      Quando le banche di D interrompono i prestiti alle banche di I, queste si finanziano presso la BCE via BC: da qui il saldo negativo su T2 per I.

      Le banche D, che non prestano più a quelle I, prestano invece alla BCE via BC, da cui il saldo positivo per D (oltre ai flussi di capitali da I a D).

      Il finanziamento via BCE consente di non bloccare i flussi commerciali tra I e D, scaricando il rischio del credito non sulle banche creditrici, ma sulla BCE, dove sarebbe ripartito pro quota secondo la partecipazione (che per D è del 18%).

      Le politiche di rigore sono funzionali a garantire il finanziamento (sempre pro quota BCE) dei "meccanismi di stabilità", che garantiscono i salvataggi delle banche in crisi, tutelando il creditore.

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    9. E come non completare l'analisi del nostro dottor Stranamore con questa citazione:

      "La deterrenza è l'arte di creare nell'animo dell'eventuale nemico il terrore di attaccare. Ed è proprio a causa dei congegni che determinano la decisione automatica e irreversibile, escludendo ogni indebita interferenza umana, che l'ordigno "Fine di mondo" è terrorizzante. Eh, eh, eh... è di facile comprensione. E assolutamente credibile e convincente"

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  6. Odiare il p€ccato e amare i peccatori....

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  7. Scusi prof! Ma oggi leggo su FQ un post di un blogger (broccolino mode on) che titola "l'euro ha molte responsabilità ma non è la causa dell'incendio"; in quale categoria mettiamo uno che si qualifica come "politologo esperto di macroeconomia"?

    P.S.: pagano bene al FQ i post che uno scrive? No, perchè io potrei firmarmi "ingegnere esperto di macroeconomia", però temo che mi pubblicherebbero solo se difendessi l'euro.

    PP.SS.: questo dimostra che sono gli altri, ora, a dover urlare...

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    1. Altro che corruzione, questa è la mentalità da estirpare in questo Paese, gli esperti de 'sta fava un tanto al Kg!!!

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  8. Caro prof, vedo che mi hanno gia' anticipato: questo e' il link: http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-1f23e4e6-2445-45c6-94b6-d2cbb8a54048.html dal minuto 1:30 Dice esattamente quello, per questo le chiedevo un approfondimento, ma se e' occupato facciamo un'altra volta. OK, ha l'esclusiva sullo "smerdamento", mi autorizza a scrivere un articolo su questo caso? Grazie mille.

    Poi leggo questo di Prodi: "Questo è un Paese senza memoria. Usciamo dall’euro, facciamo come l’Argentina: follie. Dal giorno dopo avremo Btp svalutati del 40%, tassi di interesse al 30%, Stato al collasso, banche fallite, dazi contro le nostri merci". Non ho parole. Link: http://www.ilgiornale.it/news/interni/euro-prodi-ci-crede-ancora-se-usciamo-finiamo-largentina-1006302.html

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  9. Infatti il suo collega Quadrio Curzio avra' detto una verita' ma fa pensare che i tassi di interesse al 14% siano la norma con una moneta inconsistente come la lira. Mi sembra un po' scorretto dire questa cosa soprattutto per chi non e' un esperto di economia come la maggir parte del pubblico di Ballaro', no?

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  10. Quadrio Curzio, purtroppo, è un più-europeista convinto, almeno lo era fino all'altro ieri... economista principe di Confindustria, ha forti legami d'amicizia con Squinzi und Prodi, ecco spiegata la sua presenza attiva sul mercato dei media, RCS e sole24, RAI radio e TV.

    E' uno degli alfieri - spero in stato di semi-coscienza - del bau-bau "debito pubblico brutto" che tanto spaventa la "ggente"...

    Che Confindustria & Banche amiche con il passaggio a nord-ovest potessero perdere il vecchio giochino del mutualizzare i debiti e privatizzare gli interessi, a là FIAT/Olivetti vecchia maniera e come trapasso "difficile" caso Sorgenia ora insegna era del tutto prevedibile. Aderire al moloch "debbbitopubbblico casta-cricca-corruzzzzione" è la risposta più comoda che i saggi di Viale dell'Astronomia han trovato per non sparire.

    Prodi ( già gran capo IRI ) Presidente della Commissione è stato un bel colpo... Nell'immediato (affari) e per il futuro (garanzie e salvagenti).

    Han svenduto il paese e i piccoli colleghi( API, CONFAPI, CNA, etc. ) in cambio della libertà di recuperare la competitività persa non più svalutando ma delocalizzando all'interno delle nuove periferie EU... Romania, Polonia... prossimamente Ucraina.

    Il Bischero d'Arcore - fine politico :D - ha abboccato ( il nemico in "esilio" per 5 anni! vuoi mettere? XD ) mangiandosi esca e tutta la lenza... la stessa che gli avrebbe regalato, poco più di 10 anni dopo, i fasti dello sputtanamento olgettino e l'odio imperituro delle vestali barbare oltre il Reno...

    Prodi & Squinzi son sodali da una vita... Prodi pres. commissione EU fece la fortuna del distretto ceramico di Sassuolo che con la sua crescita fece la fortuna dell'allora oscuro capo settore chimici di confindustria... il Dott. Squinzi. la sua Mapei con il tiro del distretto sassolese fece bingo e filotto e così arriviamo ai giorni nostri... quelli del "più euro pe' tutti" :D

    https://www.youtube.com/watch?v=ZHZkahprRYw
    https://www.youtube.com/watch?v=3j2bQAGrPY0
    https://www.youtube.com/watch?v=DaOOjuVJVd8
    https://www.youtube.com/watch?v=bN8eoWgIW6U

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  11. visto sito "Progetto €urexit" molto carino molto pulito - curiosamente ha sede in Viale Strasburgo ...
    attenzione che su FQ oggi le spara grosse anche Giampiero Gramaglia: non solo la solita solfa in difesa dell'euro "tassi di interesse bassissimi per comprare
    la casa o contrarre un prestito, all’inflazione contenuta, allo scudo contro le impennate dei costi dell’energia in dollari" ma addirittura l'Europa difende la pace ... in piena crisi Ucraina !!! Ma si può??

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    1. Scusa, devo ancora risponderti sul famoso commento nel quale tornando da Uoscinton mi parlavi dell'ultima opera di Vaghner che avevi ascoltato all'opera. O era Seul? Non ricordo bene. Mi sarei voluto fare due risate, ma l'ironia è un genere difficile (basta vedere come riesce male ai miei colleghi), che richiede troppo tempo. Una riflessione sul linguaggio sarebbe stata interessante. Ma eri tu?

      Comunque, sì, di cazzate ne diranno tante, ma siccome è sempre successo e la prima pioggia le laverà, coi loro autori, forse possiamo anche evitare di combattere. Ormai la valanga l'ho scatenata, se volete divertitevi voi. Ovunque vada la gente è con noi.

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    2. Caro Prof Bagnai, fortunatamente non ero io. (Vaghner, poffarbacco !)

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    3. Prof. in effetti ci sarebbe da divertirsi a confutare le cazzate e i cazzari, ma è di sicuro tempo perso. Volevo solo ricordare che anche il FQ – cui sono abbonato ab initio – è piuttosto sbilanciato dal momento che quasi tutte le sue varie firme di prestigio hanno svolto il loro compitino pro-Euro, persino Bruno Tinti che nel suo campo – giustizia penale e dintorni – mi sembra rispettabilissimo, mentre nel tema che qui ci interessa espresse solo banalità, nel solco del PUDE pensiero.
      Ma a questi chi glielo fa fare? Voglio dire, perché sputtanarsi in settori lontani dalla loro competenza, già abbondantemente infestati da cialtroni o collaborazionisti?
      Il FQ ha comunque dei meriti e per quanto mi riguarda gli devo la scoperta di Goofy, a cui arrivai attraverso la lettura de “L’inevitabile caduta della Francia di Hollande” di un certo Bagnai (articolo risultato anche profetico sulla fine del governo Monti bis …) del 22 gennaio u.s.: data per me fatidica in quanto da allora soffro di Goofy-addiction (e sticazzi ce lo metto volentieri io, grazie).

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  12. Germania: a febbraio vendite +1,3% per commercio al dettaglio
    2% su base annua

    http://www.asca.it/news-Germania__a_febbraio_vendite_+1_3_PERCENTO__per_commercio_al_dettaglio-1376142-ECO.html

    adesso rispuntera' il pericolo dell' iperinflazione?!?
    ... ma nooo, perche' se noi facciamo il - 2% aggiustiamo la media ... purtroppo :(

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  13. avvertiamo i passanti ignari che sta scendendo! così poi possiamo dire: io non sono un economista ma ve l' avevo detto in tempi non sospetti. ve l 'avevo detto di leggere il libro e seguire il blog. sto tsipras l' han tirato fuori dopo grillo e il papa, riescono sempre a dare una speranza di cicatrizzazione dopo ogni penetrazione. mi viene un nervoso, ma poi penso al tuo prof (di nervoso intendo) e rincomincio a respirare (anche perchè tu esisti, asimmetrie esiste, e questo blog esiste, sicuramente dimentico qualcuno chi se accorge rientra in automatico). Buon lavoro (non mi piace, mi sa tanto da saluto tra schiavi che si credono liberi, però in questo caso faccio eccezione, mi scuso)

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  14. suvvia, l'€uro è finito.
    Il rischio però, ancora una volta, è che tutto sia programmato in modo tale da far pagare alle popolazioni il prezzo dell’ennesimo fallimento che arricchisce pochi a scapito di molti.
    La fine dell’€uro non sarà il risultato dello sdegno dei popoli, troppo poco incisiva è la loro reale determinazione a cambiare, ma saranno proprio coloro che l’hanno creato e che vi hanno speculato che lo faranno saltare per realizzare un altro grosso colpo speculativo.
    Mi sà che è tutto pronto per incendiare la miccia ben srotolata ai confini orientali del nostro continente....
    e tutto ancora una volta è stato scritto e realizzato sotto gli occhi dei cittadini “sovrani” (sic) che si chiedono ancora cosa possono fare per esserlo davvero.
    In fondo non ci hanno mai creduto, ma si sono accontentati di non avere una vera responsabilità in cambio del “benessere"... eccoli serviti.

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  15. "Questo è un Paese senza memoria. Usciamo dall’euro, facciamo come l’Argentina: follie. Dal giorno dopo avremo Btp svalutati del 40%, tassi di interesse al 30%, Stato al collasso, banche fallite, dazi contro le nostri merci".

    facciamo chissàchilosa... chi é?

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  16. Per quanto mi riguarda non leggo quasi più le fesserie declamate dai cialtroni sparsi ovunque. Non voglio farmi il sangue amaro.
    La situazione è chiara, pure troppo sulle cause del nostro impoverimento.
    Mi piacerebbe capire ( ma so che è inutile ) da chi difende il sistema euro, cosa o chi potrebbe (in concreto) invertire l'impoverimento, posto che i governi i dell' euro-zona fanno il contrario di quello che, invece, andrebbe fatto. Misteri della cialtroneria...

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  17. Ecco qua un altro luogocomunismo da mettere in archivio. Quelli che...a colpi di tassi del 14% dove va a finire il debito pubblico. http://noeuro.org/QUELLI_CHE_A_COLPI_DI_TASSI_DEL_14_DOVE_VA_A_FINIRE_IL_DEBITO_PUBBLICO.ASPX

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  18. Tra i cialtroni che circolano per il blogs c'e' pure chi va a raccontare che noi avevamo i cambi fissi ai tempi di Bretton Woods, ed era per questo che CRESCEVAMO; testuale: "da quando non c'e' piu' B.W., con il cambo fluttuante non cresciamo piu' " signora mia......

    Vabbe'...torniamo a lavura', tanto faccio altro pe' campa'.

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