martedì 25 febbraio 2014

Mid-term Goofy

...e finalmente ce l'abbiamo fatta!

Allora: per chi vuole, ci si vede a Roma il 12 aprile alle 10, e si sta insieme fino alle 19.

Ci saranno diversi amici: Panagiotis, Claudio, Brigitte, ecc. Ci saranno gli economisti del Manifesto di Solidarietà Europeo, quelli che conoscete, come Stefan (che era a Pescara), e altri che conoscerete, come Costas Lapavitsas, o Antoni Soy. Ci saranno altri economisti che non sono molto d'accordo con quanto sta succedendo in Italia, e che hanno avuto il coraggio di intervenire da tempo nel dibattito, come Paolo Savona, o Piergiorgio Gawronski. Ci saranno anche persone che su tante cose la pensano in modo diverso da alcuni di noi (se andate a vedere il programma, ne troverete).

Pensate! Per la gioia dei marxisti dell'Illinois ci sarà perfino lui. E sto aspettando altre gradite conferme.

Immagino lo scandalo nei sottoscala della sinistra critica! "Ecco, vedi, Bagnai è diventato liberista...". Fate un po' come vi pare, tanto nessuno vi ascolta, ormai non vi ascoltate più nemmeno fra voi. Di non cooperare a questo progetto siete voi che lo avete scelto: per noi non è stata una gran perdita. Sed de hoc satis.

Panagiotis aprirà i lavori ricordando a tutti i presenti (incluso il de cujus) che cosa significa l'Europa che hanno costruito o nella quale comunque hanno creduto. L'esempio sarà quello della Grecia. Non che non lo sappiano, cosa sta succedendo là, ma ricordarlo servirà comunque a mettere il dibattito sul giusto binario.

Poi parleremo io e "lui", e io credo di sapere già quello che dirò. Dirò che io per lavoro insegno i fallimenti del mercato, ma che un mercato che non funziona è sempre meglio di un mercato sistematicamente distorto a tuo svantaggio. E dirò che chi invece credeva così tanto nel mercato finanziario, al punto di pensare che questo avrebbe colmato da sé tutti gli squilibri che si sarebbero manifestati (l'idea per cui importare un sommergibile tedesco in Grecia sarebbe stato come importare un camembert in Lozère), ha dimostrato quanto meno una certa schizofrenia credendo così poco al mercato dei cambi, al punto di vedere nell'inibizione del suo funzionamento l'unico scopo, la testata d'angolo della costruzione europea. Dopo di che dirò che ora, se vogliamo, possiamo parlare, partendo dal principio che con il "meno Stato più mercato" siamo andati contro un muro, e che il vero liberismo reale oggi esiste solo in Somalia (come ci ricorda spesso Alessandro Guerani). Un po' di rule of law male non fa, anche in ambito economico, e bisogna ripartire da lì, altrimenti è tutto inutile.

To', che sorpresa! Non dirò che basta uscire dall'euro e tutto si risolve con un colpo di bacchetta magica! Delusi, vero? Voi che non mi sentite ripetere altro da mesi e mesi... E invece, improvvisamente e inopinatamente, mi sono accorto che il mondo è più complesso, ne ho finalmente, molto in ritardo, preso atto, grazie, va da sé, a Brancaccio e Bellofiore (chi?). Che ingenuotto sono stato! Si vede proprio che non ho fatto "il percorso". E quanto è bello poter contare sul franco avviso di leali colleghi. E questo è solo l'inizio, perché le mie memorie voglio scriverle molto prima di morire.

Ma torniamo sul pezzo (ah, a proposito: basta dire: "Ho sbagliato" e tutto torna a posto, sapete? Così, tanto per dire. Tanto le cose andranno come dico io, chiavatevelo in testa. Sed de hoc ri-satis).

Poi ci saranno tre panel nei quali forniremo qualche numero, riferito in sostanza a tre possibili scenari: uscita dall'alto, segmentazione in due, piano B (uscita "dal basso"). Io sto lavorando in particolare su quest'ultimo, come vi ho spiegato. Il benchmark saranno le ultime proiezioni dell'IMF, e da lì articoleremo l'analisi dei controfattuali. Che succederebbe se?

Avremo poi una tavola rotonda con politici di tutti i colori: rossi, verdi, bianchi e neri. Va bene così? Volete gli arancioni? No, guardate, di quelli faccio a meno: sono utili tsiprioti, credo, allo stato attuale, quindi non servono a portare avanti il discorso, per i motivi che Alberto ci ha spiegato molto bene qui (a proposito, lo ho invitato a Pescara a presiedere la sessione sulle asimmetrie nell'Eurozona, visto che il tedesco "de sinistra" che avevo invitato non mi risponde perché sono andato al Parlamento europeo su invito dell'EFD... Paese che vai, sinistra che trovi... ma è sempre la stessa! E come sempre, chiusa una porta, si apre un portone...).

Coordinerà la tavola rotonda Mario Giordano, che, come forse non ricorderete, era uno di quelli che l'avevano detto.

E la giornata terminerà in bellezza, con la proiezione dell'anteprima de "Il successo greco", il documentario dei 101 dalmata, il cui backstage abbiamo tutto seguito con trepidazione e affetto. Faremo, una volta di più, il lavoro che altri non vogliono fare per noi, essendo chiamati a farlo e avendo volontariamente scelto di farlo: informare. Dimostreremo che c'è gente che è disposta a spendere se stessa, che è una cosa un po' diversa dal vendere se stessa. Sono piccole nuance, ma d'altra parte, lo sapete, la poesia non è fatta di colori, ma di nuance, diceva uno che se ne intendeva, quello che diceva che l'arte è essere semplicemente se stessi.

E quanta gente incontriamo che non ha nulla da essere perché non è nulla... Comunque, non ricominciamo il solito discorso, altrimenti poi ci dicono che siamo razzisti. Ma noi non siamo razzisti...

E poi? E poi ce ne andremo all'osteria, va da sé. È un evento in qualche modo ufficiale, ma è e resta un evento nostro, un'occasione per vederci, per scambiarci idee e numeri di telefono, per sapere chi siamo.

Solo una parola sui costi.

I lavori si svolgeranno in inglese o italiano.

Noterete che per chi vuole la traduzione chiedo un contributo di 30 euro (25 per gli altri), che è poco meno di quello che ho chiesto a Pescara, dove l'evento durava due giorni, e erano compresi pranzo, cena e pause caffè. Le ragioni ve le immaginate. Per dirvene una, la sala a Roma costa quattro volte più che a Pescara (5000 invece di 1200 iva esclusa), gli interpreti un po' meno del doppio, ecc. Inoltre, questa volta voglio un ufficio stampa (e sto ancora valutando offerte, ma per voi solo il meglio). Sto comunque cercando sponsor per potervi offrire almeno un caffè e due biscotti, e sono sicuro che li troverò. Abbiate fiducia, e comunque vi prometto un compleanno ugualmente sontuoso, ma più economico, a Pescara, in autunno.

Altro punto importante: i tempi sono corti, l'idea mi è venuta a dicembre su uno stimolo dei colleghi del Manifesto di Solidarietà, e poi ci son stati tempi biblici di organizzazione (Roma non è Pescara). Hanno aiutato in tanti e ringrazio tutti. Per noi è importante sapere presto quanti siete. Notate quindi che ho applicato una "early bird policy", per cui se aspettate troppo, rischiate di pagare un po' di più.

I posti non sono tantissimi: 400 con traduzione, 100 senza. Avrei voluto una sala da mille persone, ma i costi sarebbero andati alle stelle. Io sono abbastanza un risk lover, ma per fortuna Paolo è risk averse, e mi ha impedito di andar troppo fuori finanziariamente. Non siamo ancora una multinazionale farmaceutica, e nemmeno un'associazione di categoria. Siamo solo delle persone che cercano di sopravvivere. La nostra forza per ora sia questa. Quella del numero seguirà.

72 commenti:

  1. Come faccio ad avere qualche dettaglio in più (rispetto a quelli su Asimmetrie) da far avere a qualche eventuale sponsor ( e qualche politico)? Scrivo o telefono a Paolo?

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    1. Scrivi o telefoni a me. È un sacco di tempo che non ci sentiamo e apprezzo la delicatezza che ti spinge a non pressarmi, ma sono tre giorni che mi faccio un culo come una scimmia e due chiacchiere mi farebbero piacere. Considera solo che sono in Francia, quindi vedi tu come si mette con il tuo "gestore"...

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  2. Che differenza di fuso c'è? (scherzi a parte ti chiamo domani)

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    1. Sono normanno, ma oggi ho un po' di jet lag perché ieri sera ho lavorato fino alle 3 di notte (capirete) e oggi mi son svegliato alle 8 per ricominciare, quindi sì, maglio domani! Ora scendo a comprarmi un barile di sidro e ci dormo dentro...

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  3. Gia' acquistato prof.
    Per fortuna sono sempre connesso......cosi' mi sono garantito un posto........purtroppo solo per mia moglie che il sabato si lavora.

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  4. Ho paura che dovrò seguirvi col cuore e, spero presto, via streaming... :D

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  5. OT
    Commento di mia moglie: "o my goodness, o my goydness what rubbish people we have!"
    Ascoltava l'intervista a un greco su Russia Today, il quale diceva, parlando dell'EU: "There was no credit for us, they destroyed our country, here people are starving... and they want to give all that money to Ukraine "

    Ma le anime belle lo chiamano "esportare la democrazia" (a quanto pare la democrazia è divenuta una merce prodotta esclusivamente per i mercati esteri, visto che qui non ne trovi più neanche al mercato nero)

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    1. "A quanto pare la democrazia è divenuta una merce prodotta esclusivamente per i mercati esteri, visto che qui non ne trovi più neanche al mercato nero".

      Mi segno anche questa per la raccolta di aforismi, anche se non è del padrone di casa. Potremmo intitolarla "Goofyaphorisms"...

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  6. Scusi Prof Bagnai, ma é voluto il reindirizzamento automatico a Pinterest quando si clicca sul link?

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    1. Utilizzando firefox con l'addon noscript ho avuto lo stesso problema. Su google non ho trovato alcun aiuto. Comunque ho risolto abilitando pinterest.com su noscript e ricaricando la pagina. Spero aiuti.

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  7. Vorrei suggerire lo sfondo "dance"... Poi uno se chiede com'è possibile... "Matteo, un paese moderno con... Matteo"... e quanno li smovi...

    Comicità equiparata solo da "L'aereo più pazzo del mondo" o "Una pallottola spuntata"!

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  8. alche il salmonato si starà riposizionando?
    http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-02-25/la-tesi-heisbourg-austerita-e-errore-si-salvi-europa-abbandonando-euro--183856.shtml?uuid=ABfLK9y

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  9. Abbiamo apprezzato a Pescara il servizio di babysitting per i nostri bambini. Prevedete qualcosa? Anche da pagarsi a parte naturalmente.

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  10. Le tesi anti-euro dilagano....

    http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-02-25/la-tesi-heisbourg-austerita-e-errore-si-salvi-europa-abbandonando-euro--183856.shtml?uuid=ABfLK9y

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  11. Interessanti alcuni commenti dei lettori

    http://www.lemonde.fr/idees/article/2014/02/25/sortir-de-l-euro-strategie-viable-ou-scenario-du-pire_4373128_3232.html

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  12. Tanti anni fa andai a Bruxelles per protestare contro la famigerata direttiva, quest' anno vado a Roma per ascoltare quello che ha da dire. La ruota gira.

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    1. Ma sai, io non è che sia particolarmente favorevole alla direttiva. Sono recisamente contrario ai coglioni, e finora togliermeli di torno non mi ha portato male. Guardate la bellezza dell'euro! È un confine. Altro che "l'Europa unita abbatte le frontiere". L'euro è LA frontiera, e chi è di là è un fascista anche se ha il santino di Marx sul cruscotto. Poi, da questa parte della frontiera (che abbiamo tutto il diritto di ritenere sia quella giusta) se avremo conti da regolare li regoleremo, per carità!

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    2. Sa, quelli con il santino vorrebbero tanto fare il "comitato de liberazione", a patto che si faccia come diciamo IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIO. Ho rinunciato a far notare che Sogno, monarchico e Longo comunista stavano dentro al CLN. Poi non c'è bisogno di dircelo, se siamo per lo stato certe direttive sono intollerabili.

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  13. Appena iscritto all'evento del 12 aprile, che tra l'altro è a due passi da casa mia a Roma, e Lei mi blocca su twitter?! E tutto per aver riportato un inciso del Cruciani... ma i dubbi di cui twittavo sono del suddetto mica i miei! Io sono per l'uscita dalla gabbia euro senza se e senza ma!
    Vabbè, un saluto con stima immutata.
    Marco Zeloni

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    1. Ora ti faccio anche rimborsare il biglietto! Cruciani! Ma ti rendi conto? Vabbe', domani ti sblocco.

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    2. Ffiiù! Mò dormo tranquillo! Mannahhia alla Confindustria! ;-)

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  14. No, vabbè, cliccando su facciamocome.org vengono fuori perle tipo:

    "Quando Bisin formava giovani manager in Albania, Bagnai giocava ancora coi Micronauti."

    Allora, dopo le doverose ghignate, ti viene in mente il significato del termine "resistenza umana", tragicamente e generazionalmente sopravvissuto a chi si vantava di farla vent'anni or sono, e ora tesse la sua amaca Peshmerga con la lana di Eugenio.

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  15. Non ho mai scritto ma vi seguo da più di un anno , vi raccontò questa : mia madre ha 80 anni e ieri mi ha chiesto come mai non stampano più soldi ..... ci è arrivata anche lei
    Il PD ANCORA NO....

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  16. Fatto. Preso anche biglietto aereo Ryanair A/R Bari - Roma per la sontuosa cifra di €39,88 con cui non avrei pagato il gasolio nemmeno fino a Cerignola. E con ciò è anche dimostrato che per fare l"europa dei popoli" sarebbe stato sufficiente avere #piùRyanairmenoeuro. Se mi portassero a 2000 km di distanza con sole 100.000LIT che mi importerebbe perdere 1 minuto a cambiare quattro spiccioli al chioschetto del cambiavalute e usare VISA anche per il cappuccino?

    P.S.: una incredibile sequenza di problemi personali, fortunatamente risolti, mi impedì di partecipare all'evento di ottobre scorso. Inoltro ufficiale domanda a tutti i rompiballe di passare dopo il 12 aprile... o di non passare proprio. Grazie

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    1. Okkio che dietro alle tariffe basse si nasconde spesso una DEFLAZZZZZIONE!

      Con le terga altrui tutti....

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  17. Secondo questo sito.....la BCE sta facendo la grana, e tanta; e il maggior beneficiario e' Crucconia (no?):

    http://rwer.wordpress.com/2014/02/25/15127/

    Chissa' a chi conviene l'Euro.....fammi pensare...

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  18. Fatto Ordine n.260337633.
    Con la scusa della carta di credito bloccata, ho pagato con quella della mia compagna che è un po' anatroccola.

    p.s. appena arriva la nuova faccio l'abbonamento ad a/simmetrie.

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  19. voi avrete il Bagnai, ma noi a Treviso teniamo il pezzo da cento:

    MOVIMENTO FEDERALISTA EUROPEO
    SEZIONE DI CASTELFRANCO VENETO

    Gentile Signore(a),
    abbiamo il piacere di invitarla venerdì 28 febbraio 2014 - ore 20.30 al dibattito “Euro ed Europa: opportunità o minaccia?” presso il Centro Don Ernesto Bordignon (Via Bassano 16, Castelfranco Veneto).

    Come può vedere nel programma allegato, l’iniziativa è promossa da FARE e vedrà la partecipazione, oltre che di importanti esponenti dello stesso movimento, di Giorgio Anselmi (direttore de l’Unità Europea e già segretario nazionale del MFE). Saranno presenti anche diversi avversari dell’euro o della stessa integrazione europea. Ci sono quindi tutte le condizioni perché ne nasca un interessante dibattito tra le nostre posizioni e quelle euroscettiche e micronazionaliste.

    INTRODUZIONE
    Claudio Bottos Direzione nazionale di FARE
    RELATORI
    Michele Boldrin Coordinatore nazionale di FARE
    Giorgio Anselmi Movimento Federalista Europeo
    Alessio Morosin Indipendenza Veneta
    Alberto Longo Direzione nazionale di FARE
    Luciano Dussin Lega Nord, Sindaco di Castelfranco Veneto
    MODERATORE
    Vittorio Mangilli Presidente Ass. Rotondo

    L’incontro è ovviamente aperto alla partecipazione di amici, parenti e conoscenti.
    Confidando di averle segnalato un’iniziativa interessante, ci è gradita l’occasione per porgerle i nostri migliori saluti

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    1. Poi a me dicono che non voglio il contraddittorio!

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    2. I cittadini potranno porre delle domande ai relatori durante l’incontro, oppure, inviando una mail entro le ore 24.00 del 26 febbraio 2014 al seguente indirizzo: evento.castelfranco@gmail.com

      che ne dite? partecipiamo?

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    3. Con Salvini che si sta smezzando contro l'euro a più non posso, suona sttrano vedere uno della lega a quel "dibattito" ....

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    4. Dovrebbe essere in rappresentanza degli euroscettici e micronazionalisti, avversari della stessa integrazione europea..........

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  20. una piccola parte di crucconia e qualcun'altro in giro per l'europa ed il mondo, ad una gran parte di Crucconia chiedono lo stesso che chiedono a me... mooolta più produttività e moolti meno costi...

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  21. Un pò OT, ma anche no....

    E' con immenso gaudio che vorrei rendervi tutti partecipi di una notizia appena appresa via mail.
    Mi trattengo a stento dal pubblicare l'intero testo della mail, per ovvie questioni di privacy, ma in sintesi:

    Sono da circa un anno iscritto ad una organizzazione sindacale dell'Ateneo di Padova, che con il proprio operato si pone in contrasto con tutte le altre RSU PUD€ (CGIL, CISL, UIL per intenderci) per il semplice fatto che fa il suo lavoro di sindacato.
    Ieri mi è arrivato un comunicato mail dalle suddette associazioni PUD€ che si accaniva in maniera rabbiosa, tra le consuete supercazzole sul quanto sono brave a lavorare per noi e quante cose sono riuscite ad ottenere, contro il sindacato a cui sono iscritto.

    Al che, scrivo una mail al segretario del mio sindacato, chiedendogli il motivo di tanta rabbia e, la butto lì, "staranno mica perdendo iscritti"?
    Ma sì...un pezzetto della mail ve la incollo, non ce la faccio:

    "sì, stanno perdendo frotte di iscritti, che vengono tutti da noi, sono
    furiosi.
    Nel 2013 abbiamo raddoppiato gli iscritti, roba mai successa nella storia
    di Unipd."

    Oggi è una bella giornata.



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    1. A Rouen c'è un sole splendido. Tu in risposta potresti mandare alle associazioni PUDE questa rilassante musichetta.

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    2. ...e, visto che il vento sta cambiando potrebbero anche essere interessati a questo programma politico

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  22. una domanda... tutti in inglese e francese o ci saranno interventi anche in tedesco, greco...?

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    1. Ti ho risposto nel corpo del post perché questa domanda l'avete fatta in molti e avete ragione, non lo avevo dato per scontato, ma magari scontato non è. Di fatto, ormai (mi dispiace per Diego) i convegni scientifici si svolgono tutti nella nuova koinè...

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  23. Professore, le segnalo questo pezzo, dove l'autore ipotizza che l'atteggiamento ambiguo di Grillo sull'euro sia in realtà una strategia finalizzata all'uscita, che ne penZa (questo non dovevo scriverlo, ora il cavaliere nero reagirà male con me)?

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    1. Sono solo una diversa forma di gatekeeping funzionale ad evitare che l'opinione pubblica prenda derive extraparlamentari. Come nei test: risposta giusta risposta sbagliata e quella metà metà. Ecco ci servono una minestra dandoci l'illusione di scegliere fra le tre risposte (M5S, PDL, PD) il problema è che sono tutte e tre sbagliate. Io li capisco per carità devono mantenere l'illusione della democrazia e cercano per quanto possibile di fare un lavoro dignitoso.

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    2. La posizione del M5S mi ricorda le macchie di Rorschach, ci vedi un po' quello che ti pare.
      Tuttavia ritengo che la pressione pubblica abbia molta più influenza nel movimento rispetto ai partiti mainstream (un po' tipo la vicenda della diaria); perciò se un po' di gente si incacchia e gli impone di uscire dall'euro loro escono...
      Persone vicine al movimento dicono che non vogliono bruciarsi con questo argomento dicendo che i tempi non sono maturi, ma che l'uscita è contemplata e discussa.
      Rimane il fatto che il M5S sarà una condizione necessaria ma non sufficiente per uscire dall'euro, perchè dubito che la Lega o Fratelli d'Italia raggiungano il fatidico 37% o che il PD deciderà di implodere una volta per tutte rinnegando l'oracolo dell'euro.

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  24. quasi dimenticavo...
    L’euro funzionerebbe solo se fosse... la lira
    ZAVORRA - Il cambio forte col dollaro ci strangola: per Prodi “la quotazione giusta è a 1,1-1,2”. Significa svalutare di più del 20%, cioè quel che succederebbe uscendo dall’eurozona
    di Alberto Bagnai
    La strada sbagliata non può portare nel posto giusto. La storia dell’euro è tutta qui, in questa frase la cui banale veridicità è stata fino a ieri negata dai politici tutti. Poi, però, sono cominciati i distinguo, che fra un po’ saranno una valanga, fino al classico “contrordine, compagni!”: “Ma non eri tu quello che diceva che senza l’euro?...” “Chi! Io?”
    Che una moneta senza Stato non avesse senso, che partire dalla moneta fosse il modo più sicuro per non arrivare allo Stato, non è né una grande scoperta né una grande novità. Lo aveva affermato Nicholas Kaldor nel 1971, un mese dopo l’uscita del Rapporto Werner (il primo progetto di unione monetaria). Kaldor specificava che lo sforzo per restare nella moneta unica avrebbe causato tali pressioni sulle politiche fiscali nazionali da compromettere il futuro politico dell’Europa. Ora è sotto gli occhi di tutti. Quando nel 2011 Berlusconi disse (per poi smentirsi) che “il problema dell’euro è che è l’unica moneta al mondo senza uno stato”, la levata di scudi fu unanime. Tuttavia, dal punto di vista economico, la sua frase era più fondata dello squallido teatrino “sì all’euro, no all’austerità” al quale stiamo assistendo. Perfino Alberto Alesina e Francesco Giavazzi ammettono obtorto collo come fosse noto che con l’euro “si rischiava un aumento della tensione all’interno dell’Europa” (Corriere della Sera del 9 febbraio), anche se loro si rifanno all’ortodosso Martin Feldstein, che l’aveva detto nel 1997, pur di non citare il keynesiano Kaldor, che l’aveva detto 26 anni prima. Sapete, quando sei “sulla frontiera della ricerca” non hai tempo per guardarti indietro.
    Tutta colpa dell’opinione comune
    Che problemi di conti esteri potessero esistere anche all’interno di un’unione monetaria lo aveva affermato nel 1991 Tony Thirlwall, altro economista keynesiano, un anno dopo l’uscita di One market, one money, lo studio che esplorava costi e benefici della moneta unica. Studio imparziale, va da sé: pagava la Comunità europea, che la decisione l’aveva già presa per motivi politici. È difficile far capire qualcosa a uno, se il suo stipendio dipende dal non capirla. E così Jean Pisani-Ferry, coautore di One market, one money, ora che l’Europa è devastata da quella che tutti riconoscono essere una crisi di conti esteri (visto che, salvo errore, chi rivuole i soldi da greci, spagnoli ecc. sono soprattutto i tedeschi), ammette serafico, in un quaderno di ricerca del Bruegel Institute, che negli anni 90 era “opinione comune” che crisi simili non ci sarebbero state: “Noi non potevamo sapere, ci siamo basati sulla conventional wisdom”. Va bene, capisco: ascoltare un keynesiano no, ma almeno basarsi su un sano principio di precauzione, prima di metter su un progetto simile?

    Continua…

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  25. …Continua
    Che l’euro per l’Italia fosse una moneta sopravvalutata era ovvio: prima di entrarci avevamo rivalutato la lira rispetto all’Ecu del 16 per cento in un anno, raggiungendo nel maggio del 1996 la parità di 1939 lire per un Ecu, che avremmo di fatto mantenuto con l’euro. Da lì inizia il nostro calvario, il rallentamento della produttività (crescita media 1,9 per cento dal 1980 al 1995, 0,3 per cento in seguito) e delle esportazioni (crescita media 4,6 per cento dal 1980 al 1995, 0,6 dopo con la ciliegina della contrazione dello 0,1 nel 2013). Ma quello che sta scritto in ogni manuale (una moneta troppo forte mette in crisi le aziende) fino a un mese fa non si poteva dire. Chi è arrivato in soccorso della verità? Romano Prodi, che in una lezione su “Dove va l’Europa”, il 20 gennaio a Padova, ha detto che oggi l’euro è un problema perché “fortemente sopravvalutato: la sua quotazione corretta sarebbe 1,1 o 1,2 sul dollaro, mentre oggi siamo a 1,4”. Voi vi chiederete: “Ma fino a ieri non ci aveva detto che la moneta forte ci avrebbe protetto dalla crisi? E ora ci dice che la sua forza ci sta mettendo in crisi?” Se volete la mia, quella giusta è la seconda. Apprezzate un dettaglio: scendere da 1,4 a 1,1 significherebbe, per l’euro, svalutarsi del 21 per cento. Guarda caso, questa è più o meno la svalutazione che generalmente ci si attende da una ipotetica “nuova lira” in caso di uscita dell’Italia dall’Eurozona. Quindi non è come pensate voi, è peggio: Prodi dicen che l’euro funzionerebbe bene per l’Italia... se fosse la lira. Purtroppo non è così. Le monete, come i politici, sono forti con i deboli e deboli con i forti. L’euro, forte per noi, è debole per la Germania. Con l’euro a 1,1 il surplus tedesco decollerebbe dall’attuale 7 per cento del Pil verso il 10. In Italia si troverebbe sempre qualche boccalone pronto a estasiarsi per la “bravura” dei tedeschi. Ma gli Stati Uniti hanno già fatto capire che non sono disposti ad assorbire un simile eccesso di offerta di beni tedeschi. La ripresa mondiale la aiuta chi importa (come loro), usando la propria domanda per far crescere gli altri paesi, non chi esporta (come la Germania), usando la domanda di altri Paesi per far crescere i propri profitti.
    Quindi la soluzione non può essere avere un euro debole come la lira, perché questo metterebbe l’Europa in urto con gli Stati Uniti. Peggio ancora. Secondo Prodi, per indebolire l’euro, l’Italia dovrebbe unirsi con Francia e Spagna, minacciando la Germania. Capite? Difendere l’euro chiamando alle armi contro la Germania, rischiando in caso di successo una ritorsione degli Stati Uniti. Questo è l’europeismo dei nostri leader. La conclusione l’avrete capita: l’euro funzionerebbe se fosse come il marco per la Germania, e come la lira per l’Italia, cioè se scomparisse. Sincronizziamo gli orologi.

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  26. Denunciare il golpe Ucraino può aiutare nella battaglia contro l'Euro ed il suo regime:

    Intanto continua la battaglia per l'Ucraina, diverse manifestazioni sono in corso in tutta la Crimea, fonti sul posto segnalano la creazione delle cosiddette "brigate popolari", gruppi di cittadini armati delle più diverse ideologie politiche (dai Comunisti, agli elettori del vecchio "Partito delle Regioni", fino a semplici russofoni o semplicemente antigolpisti) che oltre a presidiare il territorio stanno facendo pressione per ottenere da Mosca una "risposta forte"

    A questo punto il rischio secessione appare molto forte, in diversi luoghi istituzionali nell'est del paese (nonostante i vari presidi di polizia) gruppi di cittadini inferociti hanno ammainato le bandiere giallo blu ucraine per sostituirle con il tricolore russo.

    Mosca nel frattempo sta dispiegando almeno un paio di tank nei pressi di Sebastopoli a difesa dei cittadini del luogo

    http://www.ilgiornale.it/news/esteri/crimea-rischio-secessione-folla-applaude-i-tank-russi-996334.html

    Nel frattempo nella zona interessate al golpe (Kiev e dintorni) si segnala la cessazione delle attività del Partito Comunista (13% alle passate elezioni) la devastazione delle sedi dei partiti d'opposizione, l'abbatimento di almeno 6 statue dedicate a Lenin, nonchè l'arresto di diversi funzionari ed esponenti del legittimo governo Ucraino, si segnala anche la scomparsa di alcuni attivisti dei più disparati partiti politici più o meno legati al vecchio ordine

    Nel frattempo vorrei anche segnalare un'ottima ricostruzione degli eventi dal sito Eurasia

    http://www.eurasia-rivista.org/febbraio-2014-la-sovversione-atlantica-non-conosce-sosta/21007/


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  27. Mannaggia, nel giro di un giorno i prezzi di treno e Ryanair per scendere dalla bassa crucconia so' raddoppiati! Aggiungendo non pochi €uri per un pernottamento nella citta' eterna temo di essere gia' fuori budget ... grrrrr!
    C'e' qualche eroe che scende in macchina?

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    1. Certo che i crucchi ne sanno una più del diavolo, sapendo che c'era Goofy hanno alzato i prezzi (è per questo che son più competitivi di noi)

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  28. GRANDE !!
    E'tanto che non commento ma va da se' che quando uno diventa "goofysta" lo rimane a vita !!
    Approfitto se mi permetti cavajere di fare pubblicita' al convegno che si terra' il 21 Marzo a Rubiera (RE) con la partecipazione di Antonio Maria Rinaldi.

    GRAZIE cavajere e sempre avanti cosi !!

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    1. 21 marzo a Rubiera? Dove? Io vengo da Reggio...

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    2. Corte Ospitale alle 21,00
      Vicino al villaggio artigiano sulla strada per Campogalliano.

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  29. io ho prenotato con Italo e andata e ritorno in giornata da bologna erano sui 45€..

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  30. Spero che il Prof e i colleghi sino ancora in tempo per denunciare questa assoluta grande bouffe di renzienomics ( un tempo, al bar, li chiamavamo cazzeggi :D ) che si srotola - come i mitici "Regina"! - senza soluzione di continuità da tre giorni a questa parte... capitolo "CDP : 60 miliardi : 15 gg."

    Ma se da CDP attendiamo pazienti ( ancora per poco ) il "conto finanziamento" del terremoto 2012! Dei 6 miliarducci miseri stanziati, i cittadini residenti nei comuni del cratere han visto finora qualche centinaio scarso di milioni; messi a disposizione con perfetto iter burocratese dallo stato via CDP alle BANCHE ;D ... Alla fine di un cervellotico - e per noi fallimentare - percorso*, il comune mette il timbro di via libera alla pratica, l' impresa inizia i lavori e - finalmente! - la banca eroga i primi fondi, a saldo fattura, per stato avanzamento lavori ;) ... Bene, un direttore di banca che controlla l'erogazione nel nostro comune ci diceva che, almeno fino a fine anno, erano state sbloccate pochissime "tranches" dei famosi fondi e altrettanto pochi erano i progetti finanziati...

    Ora, arriva er mejo fico der bigonzo e di botto spara 'sta bombardata di CDP che in QUINDICI gg salda i debiti PA con SESSANTA miliarducci... ucci, ucci. Ci sarebbe da incazzarsi, di brutto. :(

    Altro che a Treviso, venga in zona, a parlar di CDP, rimborsi, banche e cambiale Errani...

    * La Regione Emilia Romagna decise di usare per la determinazione dei danni e l'iter delle pratiche di rimborso un protocollo SPERIMENTALE :D chiamato MUDE, ( Modello Unico Digitale per l' Edilizia ) messo a punto dalla regione Piemonte sotto la giunta Bresso... i terminali attuativi di questo complicatissimo e farraginoso sistema sono gli uffici tecnici comunali... per lungo tempo ognuno interpretava e "applicava" mediamente i parametri in maniera differente... potete immaginare il caos con cui tecnici, imprese e cittadini, si son trovati ad "operare"...

    http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/la-superballa-della-renzienomics-il-rimborso-dei-debiti-della-pa-con-i-soldi-della-72616.htm

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    1. Se questi imbecilli cominciano a giocare coi soldi e con lo Statuto della CDP, facciamo il botto, te lo dico io.
      Hanno scambiato la CDP per un bancomat che sputa soldi a go-go.

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  31. "Quando non è più possibile nascondere la polvere sotto il tappeto, questa sommergerà gli incauti"...metafora stile-ZEN in attesa che un'altra secchiata di acqua ghiacciata la relazione di Panagiotis possa riverserare sulle teste obnubilate dei PUDE oltranzisti. Ovviamente non conosco in anticipo il contenuto del suo intervento, tuttavia leggendo il numero di febbraio di Lancet (uno dei giornali di medicina più accreditati, con Impact Factor di 39 nel 2013) ho trovato come possibli elementi di sostegno questo articolo e
    <a href='http://download.thelancet.com/pdfs/journals/lancet/PIIS0140673613624071.pdf> questo </a> dove tra l'altro si afferma:

    "The conditions attached to bailout packages from the IMF, European Central Bank, and European Commission (eg, those received by Greece, Ireland, and Portugal) included reduced spending in social sectors, negatively affecting population health and wellbeing"

    Vi sono dunque tutti i requisiti per affermare non solo la incongruenza sul piano economico-finanziario delle Euro-politiche, ma anche la loro immoralità e in base ai principi di diritti umani, la loro illegalità (laddove è dimostrato ormai che il tali norme restrittive producono direttamente significativi incrementi dei tassi di mortalità nelle popolazioni dei paesi periferici).

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  32. Non sono d'accordo: il M5S è un outsider vero e i continui patti "ad excludendum" tra tutti gli altri ne sono una prova evidente. I grillini sono seriamente per l'uscita e il prof lo sa, visto che all'inizio erano quasi solo loro a farlo parlare. Il capo è ambiguo e io penso che abbia fifa, perchè le storie (che mi sembrano tutto sommato attendibili) sui retroscena dell'estate 2011 ci dicono che se in Italia si affacciasse qualcuno con intenzioni serie sull'uscita dall'euro e quel qualcuno avesse ragionevoli possibilità di governare, l'Italia sarebbe sottoposta a una nuova tempesta perfetta che azzererebbe il suo spazio di azione e che con tutta probabilità, lo toglierebbe di mezzo (non gratis per noi, of course).
    Credo che uno dei pochi aspetti non ancora analizzati delle strategie per l'uscita sia proprio il trade-off che esiste tra la democraticità delle strade percorribili (elezioni, referendum, quello che vi pare) e la virulenza degli strumenti antidemocratici con cui queste strade potrebbero essere sbarrate.

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    1. Amico: giamaica. Se tu ci vuoi credere, credici. Qui abbiamo emesso una sentenza alcuni anni or sono e nulla l'ha smentita. Il piddinismo degli ortotteri che non vogliono ammettere di essere stati presi per i fondelli ci fa pietà, ma fra un po' ci farà schifo. Con Marine Le Pen che sta volando verso il 40% in Francia (37% in alcune comunali), ancora con questa storia che "il capo ha fifa"? Ma dai, su! Non ti senti ridicolo? No? Coglione, forse? No? Nemmeno questo? Ti senti fico? Fico a seguire un capo che ha fifa, avendo dietro un pacco di soldi americani che la metà basterebbe a far star bene tutti noi qua dentro?

      Accipicchia!

      Riccardo Cuor di qualcosa che fa rima con te...

      Ma su, via! Un leader deve avere visione, coraggio! Grillo non ha mai rischiato meno della metà di un centesimo di quello che ho rischiato io fosse solo in termini di carriera! E lascia perdere su, che fai peggio...

      Zona deortotterizzata.

      Basta.

      Vi siete fatti soffiare il business dalla Lega, e ora...

      (scusa sai, ma dopo due anni non fa più ridere)

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    2. "Un leader deve avere visione, coraggio!" e non avere una serie di marionette che se non la pensano come lui, vanno espulsi. Ma stiamo scherzando? Sono questi i metodi per cambiare il sistema?
      Imparate da chi (e non faccio nomi, non serve) mettendosi in gioco e pagando di persona cerca di far presente i problemi parlando con chi ha orecchie e cervello, con chi ha voglia di capire, di discutere, di trovare soluzioni ai problemi a prescindere dalla casata di provenienza. Destra o sinistra, sopra o sotto, avanti o indietro, non importa chi sei o da dove vieni, vuoi contribuire? Se sei onesto, avanti.
      Lo spettacolo offerto da Grillo alle consultazioni è stato desolante.
      Ha rifiutato come al solito il dialogo. L'ha buttata in rissa. Ha fatto bene, per lui, ha ottenuto un populistico consenso, forse altri voti (mah). Ma non ha proposto nulla. Forse non ha nulla da proporre se non lo sfascio.
      Mi aspettavo di più. Illuso.

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    3. E basta con questo movimento, francamente non ne posso più, ero simpatizzante fino a qualche tempo fa ma con il tempo anche i più duri di comprendonio capiscono,
      E da tempo che la base preme perché Grillo si pronunci, ma dall’altro lato c’è un muro.
      Ci abbiamo sbattuto la testa tante volte contro questo muro, e ancora non lo abbiamo capito?
      Non facciamo lo stesso errore che abbiamo fatto con il PD, ragionando solo per appartenenza, senza giudicare le parole e i fatti.
      Contro le singole iniziative lodevolissime degli attivisti, abbiamo i gravi danni creati dalla propaganda grillina che ha focalizzato l’attenzione sugli sprechi e sulla casta fomentando il risentimento della popolazione contro “i colpevoli” (mettendo insieme nello stesso calderone politici, amministratori, dirigenti, impiegati pubblici) e nello stesso tempo illudendo la povera gente con il miraggio del reddito di cittadinanza.
      Scusate lo sfogo, non lo faccio mai in questa sede, ma non sapete quanto mi girano ora che vedo che tramite il suo blog Grillo indice referendum tra gli iscritti solo quando dice lui e per argomenti innocui facilmente pilotabili.
      Mentre è sordo a tutti quanti gli chiedono almeno di ascoltare la base relativamente all’euro.
      Certo, penserà Casaleggio: “e se vinono i no euro?”

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    4. "soldi americani"...finalmente la conferma di quello che pensavo da un po'.
      Cari amici M5S, metodo Ucraina.
      E il TTIP è alle porte.
      Ma se ve lo avevano detto prima non potrete far finta di niente dopo.

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    5. in effetti, sentire ieri Sibilia alla gabbia dire dopo le punzecchiature di Borghi: "..mi devo ancora informare.." MADDAI!

      Prof. io sono ancora "ortottero" soprattutto per questo, "democrazia è partecipazione e non delega" , ma l'ipocrisia non la sopporto, entro oggi glielo devo scrivere direttamente.

      Intanto per rilassarci una buona notizia, sapete la criiisiiii, bhè, indovina a chi tocca: alla tessera n.1

      Saluti.

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    6. prof alla tavola rotonda sono invitati Grillo-Casaleggio ? sarebbe un palco importante per lasciare qualche dichiarazione che non lasci dubbi, a 2 settimane dalle europee...

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  33. Ancora indecisa l'Associazione Italiana Somelier.
    "Scioglieremo il nodo quanto prima, la qualità dell'olio che sceglierà non è indifferente. " afferma il presidente Allegro Trinca Barbera in risposta alle innumerevoli domande cui è stata sottoposta l'associazione al riguardo di quale sia il vino migliore da accompagnare all'aria fritta di Renzi.

    Con i buchi che hanno le imprese, quei soldi finiranno sempre al solito posto, altroché occupazione.


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  34. Sfortunatamente Grillo ha perso una enorme occasione, ma ha cercato di fare il furbo; la "furbizia" e' la lapide degli Italiani.

    E' ora di prendere decisioni coraggiose, non come Angiolino Jolie, il cui primo atto e' stato quello di mettersi a 90 gradi davanti ad Angelona, proponendosi come nuovo Quisling Italiano, nel caso Fonzie ....fallisca.

    Angiolino, Angiolino.....ma la dignita' in quale posto oscuro l'hai messa? Ma non ti fai un tantinello schifo?

    E Grillo, quando ando' in Germania, si profuse in salamelecchi dicendo cose tipo: " noi dovremmo fare come avete fatto voi, uomini superiori".

    Non e' stato un atto di coraggio, almeno cosi' a me pare.

    Anche se e' vero che un governo Fonzie, con PCP come centravanti di sfondamento , va solo mandato a casa (per me).

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  35. Effettuato piccolo bonifico a favore di Asimmetrie: identificativo SEPA 760160582944109. Piccolo ma sentito. Grazie

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  36. Ricevo un inatteso micropagamento di arretrato della PA.Sono micro,ma sono diversi,alcuni oltre i mille giorni,quelli oltre i cinque anni di ritardo vanno considerati per esperienza inesigibili.
    Sarà un segno del destino,o la mano invisibile di matteorenzi®,quella che molti immaginano avventarsi nottetempo sui depositi CDP?
    Come sia sia,festeggio con iscrizione al midterm,e subito dopo corro a sciampagnarmi il resto in tasse comunali.Lucky day.

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  37. A suo tempo caldeggiai il M5S anche io con l'idea che la base potesse far andare tutti nella giusta direzione. D'altronde questo blog, così come anche il prof Borghi, lo conobbi grazie all'intervista di Messora. Poi col tempo e con le spiegazioni del prof Bagnai capii che il disegno di Grillo era chiaro e in un movimento monocratico, come e più di Forza Italia, chi non era d'accordo col capo veniva accompagnato alla porta. In questi giorni l'ulteriore conferma. Se non bastasse il programma per le europee (con tanto di referendum), penso la risposta di Sibilia ieri a La gabbia possa mettere tutti d'accordo!

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  38. Non ce la farò Prof. Durante la settimana sarò in Lituania a guardar gnoc... pardon, a vendere tessuti. E in uno dei quei giorni mio figlio compie gli anni ed è molto dispiaciuto che il suo papà sia via. Quindi, a meno che non mi chieda di salire in auto e spararmi 600 km per andare "a sentire Alberto Bagnai", sarò a Roma solo con il pensiero. Al mio ritorno dall'Asia parlerò con il mio amministratore delegato per procedere al bonifico mensile. Take care.

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  39. Salve Professore, La seguo da quasi due anni sul blog e cerco di diffondere il libro per quanto posso; l'ho vista di persona a Bergamo l'anno scorso; ma oltre non posso presentarmi, per mia mancata disponibilità personale, e pertanto ho deciso di devolvere ad a/simmetrie una cifra confrontabile con quella che sarebbe potuta essere la spesa per presenziarne agli eventi, tutte le volte che potrò farlo, e anche di più. Salute. Un suo grato lettore - Ingegn(i)ere

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