venerdì 22 giugno 2012

Sorpresa (?): Italia Oggi

Ecco qua. Perché io questa cosa l'ho detta un anno fa sul Manifesto, dove non mi sono stati a sentire, e allora l'ho ridetta ieri, portando Frenkel a Pescara, a Italia Oggi, dove mi sono stati a sentire.

Andate, andate avanti a sogni e visioni, cari piddini... Dormite bene... Ma poi non dite che non ve l'avevo detto...

96 commenti:

  1. "Ma poi non dite che non ve l'avevo detto... " Prof, credo che più chiaro di così si muore (...e moriranno). Riguardo Marine Le Pen... ma non l'ha ancora aperto goofynomics.fr?
    Buon lavoro per il convegno.

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  3. Caro Prof. L'articolo di Italia Oggi e'abbastanza indicativo che il detto: "non c'e peggior sordo di quello che non vuol sentire".....noi invece stiamo con le paraboliche sintonizzate su Pescara, peraltro prospiciente il meraviglioso Mar Adrriatico, come i Bagni Luigi 93......Ad maiora.....

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  4. la citazione che ho fatto prima è uscita male quindi ve la riposto è un intervista a caltaggiorone (penso sia il piu' grosso immobilirista in italia ) dove esprime diciamo una visione decisamente critica sulla permanenza dell'italia nell'euro (la mia impressione è che gli imprenditori legati al mercato interno siano gia' schierati contro l'euro mentre quelli piu' legati all'export prevalenti in confindustria lo difenderanno sino alla fine , secondo me squinzi e marceglia prima sanno benissimo a cosa serve l'euro , e il significato del vincolo esterno oltre al fatto che è fatto apposta per favorire la delocalizzazione e il processo della globaliszzazione..)

    '...Alla Germania non interessa un'Italia riformata né un'Italia fuori dall'euro. Ci preferisce sospesi sull'orlo del burrone. Il giochino l'abbiamo capito: siccome privatizzando la stazione di Gallarate incasseremo poco, ci chiederanno Eni, Enel e le altre grandi aziende pubbliche. Un concorrente azzoppato può perdere la forza per difendere i suoi gioielli...'


    'Austerità, dice l'Europa. Funziona?'

    Chiusi nella camicia di forza di questo euro, i sacrifici non bastano. Nessuno ripaga mai tutto il debito. Né gli Stati né le banche. Lo si rinnova a scadenza. La fiducia dei creditori è il punto critico. In passato, la variazione della fiducia si manifestava nei cambi, oggi nello spread. Quando il debito è troppo, se ne rivedono i termini: o si stampa moneta o si fa inflazione o lo si ristruttura. L'Italia potrà restare nella moneta unica e onorare i suoi impegni di debitore, com'è auspicabile, solo se si allentano i vincoli della Merkel'


    http://www.corriere.it/economia/12_giugno_22/caltagirone-governo-deve-durare_fbe2d812-bc4b-11e1-9b58-5a664080906b.shtml

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  5. Ma io sono un maramaldo. A proposito: non ti venga in mente di disertare il 29!

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  6. Buonasera,prof.Bagnai,provo ad azzardare un parallelo metaforico tra i rapporti commerciali dei paesi zona euro e relativi cambi....con i rapporti commerciali dell'ordine dei Notai ed Avvocati.In quell'ordine fondamentalmente esiste da sempre(qua da noi)il blocco delle tariffe,insomma,un notaio novello che vorrebbe vendere il servizio a minor prezzo(e magari con meno competenza ed esperienza)semplicemente non può per queste regole.Ovvio che l'analogia richiama ai cambi fissi tra i paesi impossibilitati a svalutare.I potentati dell'ordine sanno bene che liberare questi vincoli imporrebbe a loro una maggiore concorrenza dove le loro qualità di esperti,non sempre bastano per accaparrarsi tutto il mercato del settore,larga parte defluirebbe verso i novellini dando modo a loro col tempo di migliorare le competenze e sopratutto,fondamentalmente,farli lavorare più facilmente...Che ne dice?Certo una metafora un po forzata,ma sono riuscito a spiegare in parole povere a colleghi a digiuno(quasi come me intendiamoci)alcune dinamiche

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  7. Sembra il riassunto di Goofynomics: http://www.youtube.com/watch?v=cSsF7vpYgd0

    Ora la questione è grave: ma dobbiamo seriamente sentirci dire le cose giuste dalla persona sbagliata?

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    1. Il rischio è solo uno. Siccome le dice la persona sbagliata allora non sono cose giuste. Ma questo ragionamento piddino lo lascio ai piddini. Non credo che Berlusconi sia un ancora di salvezza, affatto, ma il suo istinto politico è roba di razza. Adesso, dopo questa conferenza stampa, Bersani & company che affermano di stare dalla parte della gente "normale" e quindi nell'euro, come faranno ad uscire dall'angolo in cui si sono infilati?

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    2. Purtroppo mi tocca fare la parte del pedante.

      Andiamo con ordine. Ascoltiamo con attenzione cosa dichiara Berlusconi al minuto 2:09 nel video indicato:

      BERLUSCONI VUOLE LA LIRA, E INVITA STIGLITZ E KRUGMAN

      «... il regista è il nostro Antonio Martino e discuteremo proprio di questo, della situazione dell'Euro e della eventualità che ci sia una decisione da parte di qualche Stato di uscire dall'Euro ove l'Euro non possa arrivare ad essere sostenuto da un governo centrale per la politica economica e fiscale e da una banca ultima garante...»

      Soprassediamo sulla regia liberista di Martino che invita due "new keynesian", Paul Krugman e Joseph Stiglitz, ad un convegno sull'Euro.

      Concentriamoci sul dato centrale: la strategia proposta da Berlusconi è, in soldoni, "ricattiamo la Germania con ipotesi di uscita dall'Euro così potremo ottenere più Europa".

      Bagnai ci ha spiegato che cosa prevede questa comune politica fiscale per poter essere efficace: trasferimento di risorse dai paesi del Nord a quelli del Sud. Già ora i cittadini di quei paesi si stanno lamentando di quanto gli costano i vari salvataggi. Fatevi un giro per blog e forum. Come pensate reagiranno ad un più Europa ed un trasferimento costante di risorse?

      Non vedo in giro molta solidarietà di classe insomma. Ricordiamoci che con la strategia del divide et impera si sono costruiti e mantenuti degli imperi.

      Infine mi ripeto: il progetto di questa Unione Europea si rivela sempre più come progetto oligarchico. A me sembra che questo esperimento di libertà vigilata che abbiamo vissuto negli ultimi decenni stia per esaurirsi. Siete di diversa opinione? Se sì, perché?

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    3. Dal blog di Antonio Martino, chiusa di un articolo di oggi in risposta all'editoriale di Angelo Panebianco sul Corriere:

      Euro, Lira e varie corbellerie

      «... Credono davvero Panebianco, Monti e tutti gli altri sostenitori della inesorabilità di tenere in piedi l’euro che sia sensato delegare la sovranità politica nazionale non agli Stati Uniti d’Europa ma a un opaco e antidemocratico accordo inter-statale sia il meglio per l’Italia, l’Europa e il mondo?»

      QED

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    4. Ancora non avete capito che Berlusconi è uno straordinario animale politico che riesce ad intuire - molto prima degli altri - ciò che piace alla gente ... Cavalcando l'onda del No all'Euro potrebbe anche ribaltare le cose. Aspettate e vedrete ...

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    5. Romano caro, non capisco bene cosa vuoi dire. Forse frequenti questo blog da poco, quindi non sai che quello che ci vuoi far capire l'ho scritto circa un anno fa. L'unica differenza è che a te mi sembra che questa prospettiva faccia piacere. A me, come Domenico non capisce, no.

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    6. Dunque niente di nuovo, sempre la solita minestra, in chiave ricattatoria.
      Che nausea!!! Non ne posso più di questo + Europa!!!

      L'esperimento sta per esaurirsi? Forse sì o forse verrà rimpiazzato con uno ancora peggiore. Non lo so... che Berlusconi non agisca per il bene dei cittadini è certo.
      Che dal PD non ci sia da aspettarsi nulla è ancor più certo. Grillo pure potrebbe essere una specie di valvola di sfogo perfettamente integrata nel sistema nella logica del dividi et impera... e comunque non mi pare che abbia inquadrato il problema in modo così corretto come il prof. Bagnai (ma lo seguo poco).

      Sinceramente non so fare previsioni... tanto tranquilla non sono con tutta questa gentaglia in giro.

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    7. Silvia: con «A me sembra che questo esperimento di libertà vigilata che abbiamo vissuto negli ultimi decenni stia per esaurirsi» intendevo dire che dal secondo dopoguerra ad oggi abbiamo goduto di una relativa libertà; certo, sempre sotto la guida diretta dei liberatori, in quanto paese strategico dal punto di vista geopolitico.

      La mia preoccupazione è che si vada verso un regresso col progetto UE: un'ipertrofia di libertà individuali cosmetiche a coprire graduali (forse neanche troppo) limitazioni della partecipazione al processo democratico e delle libertà individuali sostanziali. Ma questa è una tendenza presente non solo in Europa ma nell'Occidente in generale, come notano alcuni commentatori.

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    8. Gentile Bagnai,
      naturalmente conosco perfettamente la sua posizione su Berlusconi così come mi rendo pienamente consapevole della sua avversione verso la prospettiva che cita. La quale ultima, invece, a me personalmente non dispiace affatto (ed ora forza con le critiche !). Primo perchè conosco molto bene i sinistri della sinistra ( e forse li conoscerete, in parte, anche voi dopo il recente exploit di Lusi), e non sono affatto migliori dei sinistri destri; secondo perchè a me pare che in questo momento storico sia assolutamente vitale tirarci fuori dall'Euro (e questo può farlo solo un "fuoriclasse" come Berlusconi, o uno come lui: ma non ce ne sono): detto in altri termini se per non morire di fame dobbiamo mangiare topi e insetti facciamolo pure; terzo perchè credo che sia proprio la sinistra (una certa sinistra) a volere l'Euro (e le sue "pratiche" conseguenze che lei ben conosce). Cercare di consapevolizzare la sinistra sull'uscita dell'Euro proprio per questo non può funzionare.

      Ps: forse le mie idee sono leggermente divergenti da quelle espresse nel blog. Accetto qualsiasi critica e civile confronto (contumelie e similia mi indurrebbero invece a togliere rapidamente il disturbo).

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    9. Egregio CorrettorediBozzi,
      ha ragione; avevo letto in fretta, pensando che si riferisse all'esperimento euro.

      Comunque il concetto non cambia: dalla "libertà vigilata" di cui abbiamo goduto all'euro; dall'euro al + Europa mi pare che i progetti diventino sempre più anti-democratici, e che la nostra libertà e il nostro benessere (non solo economico) siano e saranno progressivamente ridotti.

      Forze politiche che si contrappongano a questo trend non ne vedo e credo che la gente non abbia la capacità e forse neppure la consapevolezza (soprattutto grazie a una potente campagna disinformativa-manipolatoria e al miraggio delle libertà estetiche di cui parla) per opporsi.

      Se questa è la volontà politica dell'oligarchia che ci governa, forse non sarà sufficiente neppure uscire dall'euro, perché troveranno altri espedienti. Per questo non sono affatto tranquilla.

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  8. segnalo il solito articoletto terroristico, questa volta su Libero:
    http://www.liberoquotidiano.it/news/economia/1043598/Il-piano-del-Cav-per-tornare-alla-lira--ci-costerebbe-10mila-euro-l-anno.html

    articoletti come questo a parte è comunque interessante osservare l'evolversi dell'opinione pubblica italiana riguardo all'Euro: fino a non più di un mese fa dogma intoccabile imprescindibile e ineludibile per destra, sinistra e centro, mentre oggi tutti ne vorrebbero uscire partendo dal 2° e 3° partito in Italia (M5S e Pdl). Solo il PD rimane fiero a difenderlo, anche a costo di perdere elezioni che avevano già vinto, ho idea che dopo 65 anni di opposizione quasi ininterrotta la sola idea di governare li spaventi a morte.

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    1. Interessante anche notare che la fonte comune di tutti questi esercizi di terrorismo è il famoso "studio" dell'UBS, un istituto la cui legittimazione scientifica è quanto meno da dimostrare. Non dimentichiamoci che le banche sono in un chiaro conflitto di interessi. Vorrà dire che ci toccherà darne una lettura guidata. Come al solito, il controfattuale farlocco non sottrae ai costi dell'uscita quelli della permanenza.

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  9. http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/06/22/crisi-monti-da-ue-pacchetto-da-130-miliardi-per-la-crescita/272038/

    Merkel: "La crisi c'è perchè l'Europa aveva un patto di stabilità che non ha rispettato". La Germania per prima mi verrebbe da aggiungere. Ci prendono anche per i fondelli!

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  10. Non solo la Germania ha violato per prima il patto di stabilità per finanziare la sua svalutazione competitiva interna, di fatto gridando "liberi tutti" intorno al 2003 (ne ha parlato a lungo Buiter), ma inoltre, come osserva Giacchè in Titanic Europa, l'insistenza del suo governo su un rafforzamento delle regole che lui stesso aveva violato ha causato l'esplosione degli spread. Pensate ad esempio che paesi come l'Italia, che era stata lasciata entrare nonostante fosse fuori dal parametro del debito (perché era un mercato interessante per i tedeschi), improvvisamente si è vista rimproverare il suo debito pubblico dalle istituzioni europee e dai loro Quisling (nonostante prima della crisi stesse diminuendo), attirando così il nervosismo dei mercati, causato sostanzialmente dalla certezza che le politiche fiscali procicliche sarebbero state insostenibili e avrebbero aggravato la recessione (come hanno fatto). Per i dettagli leggetevi l'ottimo Titanic Europa di Vladimiro Giacchè.

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    1. Se non altro questo aspetto è stato fatto notare dal nostro premier atono durante l'ultima fars...ehm incontro:

      [...] nel 2003 – ha ricordato – Francia e Germania, con la “complicità” della presidenza di turno italiana, furono autorizzate a “deragliare” dalle regole europee: “Abbiamo speso 10 anni per ricostruire una credibilità europea: ecco l’importanza delle regole”. Episodio che “tanto costò all’Europa”. Nel 2003 il presidente francese era Jacques Chirac (primo ministro Jean-Pierre Raffarin), il cancelliere tedesco era Gerhard Schroeder, mentre il presidente di turno italiano definito “complice” era Silvio Berlusconi."

      La cosa divertente è vedere la Merkel "tistiàri" (siciliano per "annuire" http://www.forvo.com/word/tistiari/) durante queste affermazioni.

      Detto ciò a me questa situazione continua a sembrarmi un mix tra una novella pirandelliana e una commedia di Becket. Adesso abbiamo pure il "deus ex machina" che dopo 6 mesi di oblio ritorna per dire l'unica cosa che Bersani e company dovevano dire: l'euro è insostenibile.

      Morale della favola? Il genio (perché é un genio) adesso prende un po' di idee dal Movimento di Grillo, gli cambia i connotati, le appiccica al PDL, cambia il nome al PDL, crea una mega lista civica, basa tutto sull'antieuropeismo, ed ecco creatasi una nuova verginità con tanto di "eh si lo sappiamo che è un pu***, ma ora come ora sembra il male minore". Deja vu....

      A questo punto mi viene da pensare che la sinistra NON vuole governare, perché non è possibile essere così inetti nel modo di gestire i fatti.

      Buon weekend, gentiluomini!

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    2. E tu prova a spiegarlo a Domenico! Vedi come si incazza! Basta leggere qua sotto, in testa proprio non gli entra. Peggio per lui: alla fine la verità si impone, quale che sia la via che deve prendere per farlo. Sta al ricevente preparare il percorso che ritiene meno dolorose.

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  11. Il PD Partito all'Americana?

    Se fosse questo il problema saremmo a cavallo,visto che le istituzioni formali e informali contano nell'Agorà Politica come sostiene il premio Nobel Douglas North.

    MI sembra che anche Bellofiore a Napoli abbia affermato " gli esseri Umani agiscono per imitazione" ( poteva magari dirne la fonte che è Thorstein Veblen "La teoria della classe agiata" considerato dai sociologi dell'economia come l'ultimo dei classici visto che è stato scritto nel 1899) e che è considerato fondatore della teoria economica Istituzionalista,in fondo anche J.K.Galbraith che qui è spesso citato era simpaticamente keynesiano ma è considerato un Istituzionalista.Roosevelt era un democratico. Certo poi abbiamo avuto anche Bill Clinton in America e Gozi in Italia. MA UNA COSA E' LA CRITICA ALL'INCOMPETENZA DELLA CLASSE DIRIGENTE, ALTRA COSA E' LA CRITICA AL PD E AL SUO ELETTORATO. ANCHE PERCHE' QUESTO COMPORTA INEVITABILMENTE DEFINIRE COSA E' O NON E' DI SINISTRA E LA LE PEN SARA' FUNZIONALE ALLE OPINIONI E CONVINZIONI INDIVIDUALI MA E' ALLA DESTRA DELL'AREA POLITICA.

    Il resto son voli pindarici e funzionali.io a mettermi con chi è stato storicamente parte attiva dell'olocausto ho qualche problema, cosi come avevo problemi a stare con i comunisti Leninisti / o Stalinisti.

    spero che tu lo pubblichi per onestà,perche c'è un limite anche alle stronzate accademiche o di blog.

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    1. Tranquillo, il limite alle tue stronzate è stato temporaneamente rimosso, e figurati se mi perdo una così ghiotta occasione per dimostrare l'ottusità ideologica piddina! Continua così, hai capito tutto!

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    2. Bene, a te l'occasione e a me la constatazione che ognuno di noi è spesso vittima di se stesso.

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    3. Domenico,
      grazie per averci dimostrato che l'elettorato piddino ha la classe dirigente che si merita. Ora che hai esaurito il tuo scopo, puoi anche andare a esercitare il tuo democratico diritto di libertà di espressione altrove (dopo esserti scusato con il prof. per la tua maleducazione).

      Secondo me il problema non è con chi vuoi stare tu, ma è "e chi ti vuole?".

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    4. Caro Domenico, mi mette tristezza questo tuo sfogo. Credo tu non abbia capito molte cose, eppure, con tutti i tuoi evidenti limiti, mi sento vicino a te come a tanti altri lettori e mi dispiace che tu te la prenda tanto. Sperando che tu riesca a farmi capire quello che non ho capito io, intanto io cerco di farti capire cosa non hai capito tu.

      PIDDINO
      =======
      Il piddino NON è l'elettore o l'attivista del PD. In questo blog è stato chiarito fin dall'inizio che piddino è chi ragiona per appartenenza, senza usare la propria testa, seguendo un ottuso e autolesionistico "ragionamento" ideologico. Se poi vota il partito nazionalsocialista o democrazia proletaria, per me chi si comporta così è comunque un piddino.

      La maggiore concentrazione statistica di piddini, nella mia esperienza recente, si trova oggi in Italia fra gli elettori del PD, e questo non è un caso, ma è la conseguenza del fatto che il PD ha prepotentemente rivendicato come propria una decisione politica fortemente contraria agli interessi del proprio elettorato naturale (che per un partito "progressista" si suppone sia costituito dai salariati). A questo punto gli elettori si son trovati completamente spiazzati, e l'unico modo che hanno avuto di dare un senso a una scelta della quale progressivamente capivano che li danneggiava era il ragionare per appartenenza: "Prodi è di sinistra, io sono di sinistra, l'euro è buono".

      DESTRA
      ======
      So benissimo che la Le Pen è di destra, grazie comunque per avermelo ricordato (vivendo metà della mia vita accademica in Francia avrebbe potuto sfuggirmi, sai, gli universitari sono così lontani dal popolo). Tu proprio non vuoi capire qual era il senso del mio intervento di agosto citato nel post: è per merito di persone come "la classe dirigente del PD", che per te è sacra come lo sono le vacche per gli indiani, se anche in Italia emergono partiti di destra populista. Il rifiuto dei dirigenti piddini di mettere in causa il totem dell'euro li condanna al suicidio politico e condanna me a non avere chi votare.

      CERTEZZE
      ========
      Tu, siccome sei un piddino (del genere più ottuso, detto con affetto) chi votare lo saprai sempre: guarderai la fottuta scheda elettorale, vedrai scritto PD (o come si chiamerà all'epoca questo partito di trasformisti) e metterai la crocetta.

      Chiami questo "non avere certezze", ma credo che il resto del mondo non lo chiamerebbe così.

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    5. Un autorevole commento relativamente a chi si meriterebbe cosa. Poi, si sa che si può sempre cambiare idea, ma in questo caso spero di no.

      E ora, con permesso, torno alle faccende di casa.

      Cordiali saluti e buonanotte.

      Herr Lampe

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  12. Credo che per la sinistra rinnegare l'Euro, sua storica "medaglia al valore", sia praticamente impossibile.
    Gli psicologi parlano di DISSONANZA COGNITIVA per indicare il meccanismo che impedisce alle persone di cambiare parere anche di fronte ai fatti avversi, pur di non smentire se stessi.
    Forse anche i partiti soffrono dello stesso fenomeno.

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  13. "Forse anche i partiti soffrono dello stesso fenomeno."

    La società soffre dello stesso fenomeno (le persone intese come individui lo fanno solo per non ammettere i propri fallimenti).

    Erich Fromm sosteneva che una società può essere malata (la riflessione nasce dal fatto che un popolo intero a potuto concepire l'Olocausto direttamente o indirettamente facendo finta di non sapere o vedere), Ma di cosa si può ammalare la società visto che non è un organismo organico?

    Fromm arriva a sostenere che una società si può ammalare di idee malsane che in determinati periodi storici diventano idee dominanti (appunto dominano sulla società).

    E' una malattia sociale che si può debellare?

    Non credo che sia umanamente possibile,l'unico antidoto è il riconoscimento alla pluralità delle opinioni e l'esercizio a poterle esprimere liberamente.

    Un piccolo esempio viene anche dal blog se fossimo in dittatura è l'euro fosse il suo caposaldo Bagnai non andrebbe in TV non sarebbe intervistato e non avrebbe accesso alla rete.

    "VOI SIETE UOMINI LIBERI ALL'INTERNO DI UNA SOCIETA' DEMOCRATICA. QUESTO E' IL MASSIMO GRADO DI LIBERTA' CHE NOI ABBIAMO POTUTO DARE ALLE GENERAZIONI FUTURE" 1979 il mio incontro con Giotto Ciardi medaglia d'oro della Resistenza Italiana.

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    1. Non saremo in una dittatura, per ora, ma questa non è di sicuro democrazia.
      Questo blog esiste da più di un anno e gli utenti lo hanno trovato tramite passaparola. In una società democratica le cose che qui vengono discusse le avremmo dovute sapere da una trasmissione di servizio pubblico non ora, ma almeno nel 2001/2002, cioè quando poche persone nella totale ignoranza del popolo italiano hanno fatto delle scelte che ci hanno portato a questa situazione economica.
      Ora che a furia di email a redazioni televisive e giornalistiche, o tramite fb e tw, i vari lettori sono riusciti a portare all'attenzione pubblica queste tematiche, la RAI ha generosamente concesso circa 10 minuti al prof. Bagnai per spiegare agli italiani i motivi che lo portano a dire che la fine dell'euro è segnata... e questo sarebbe democrazia? Questa carenza di informazione democratica è funzionale al governo, ma è pericolosa perché rende le persone estremamente sensibili al populismo ed è così che nascono le dittature ed iniziano le guerre.
      "In guerra, la verità è la prima vittima."

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  14. Mah, io credo che l'euro sia stato "soltanto" il coronamento di un processo che affonda le sue radici nel Trattato di Maastricht se non addirittura nell'atto unico europeo del 1986, provvedimenti approvati e sostenuti da quasi tutte le fazioni politiche, per cui non mi stupisco del ripiegamento tattico di alcuni partiti o movimenti di opinione pubblica che abbandonano il malato terminale senza però osare interessarsi delle cause profonde che hanno prodotto il tumore. Secondo me Berlusconi ( ma lo stesso vale per Marine le Pen che ripudia il malato sul punto di morte ma nello stesso tempo va a braccetto con movimenti come il Tea Party) cavalcherà delle posizioni molto simili a quelle di Donald, per la serie QE per tutti e abolizione delle tasse.

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  15. Domenico... Secondo me scipione, inteso come l'anticiclone, ti ha un po' turbato...

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  16. Mutatis mutandis

    Exim diversi ordiantur, hic magnitudinem Romanam, opes Caesaris et victis gravis poenas, in deditionem venienti paratam clementiam; neque coniugem et filium eius hostiliter haberi: ille fas patriae, libertatem avitam, penetralis Germaniae deos, matrem precum sociam; ne propinquorum et adfinium, denique gentis suae desertor et proditor quam imperator esse mallet. paulatim inde ad iurgia prolapsi quo minus pugnam consererent ne flumine quidem interiecto cohibebantur, ni Stertinius adcurrens plenum irae armaque et equum poscentem Flavum attinuisset. cernebatur contra minitabundus Arminius proeliumque denuntians; nam pleraque Latino sermone interiaciebat, ut qui Romanis in castris ductor popularium meruisset.

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  17. Scipione potrebbe avere i suoi inconvenienti.

    Cosi come l'antropologia del piddino a prescindere o il concetto di nemico in politica possono sembrare esercizi innocui ma alla fine uno si convince di essere nel giusto e arriva a scrivere ebreo sulla porta di casa del suo vicino.

    Ecco se c'è una cosa di veramente fascista è questo modo di contrapporsi per schemi. Il Piddino è ideologico perchè vuole L'euro,anche se non è stato in grado di vederne le complicazioni economiche ma ha condiviso le motivazioni politiche.

    Poi c'è invece chi ne fa vedere le controindicazioni economiche,e se si ferma a questa analisi è scienziato in quanto non mette giudizi di valore nella sua ricerca (Weber).

    Se invece lo scienziato dice anche cosa devono fare le istituzioni democratiche,il discorso cambia perchè entrano in gioco giudizi personali e valutazioni di scelta altrettanto personali ( lo scienziato diventa politico, il che non è certo una colpa essendo umano).

    La scelta fra uscire dall'euro o correggerne le divergenze è una scelta politica e sono entrambe politicamente legittime se rimangono all'interno di una dialettica che esclude giudizi assolutistici, del tipo chi è per uscire dall'euro è "patriota", e chi è per una sua revisione è "fascista" e ideologizzato (i Piddini,ma anche illustri colleghi che sono coscienti e hanno le stesse nozioni scientifiche).

    A me sembra che questo vada a braccetto con una certa superiorità morale cara a tanti Marxisti/Leninisti o Stalinisti che sono arrivati ad affermare che esistevano compagni che sbagliavano.

    Come vedi l'essere "fascista" non è proprio una questione di colore politico ma un semplice fatto di cultura democratica che dovrebbe prevalere nell'agorà politica.

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    1. Allora Domenico non hai capito proprio nulla di questo blog. La scelta politica fra gestire l'euro od uscire non esiste. Si tratta di capire che o tutti si accordano per farsi meno male possibile o ci faremo tanto male e questo sono i dati di fatto a dirlo. Questo blog spiega perchè questa scelta non c'è mai stata. Piddino non è soltanto l'elettore del partito democratico ma un concetto molto più ampio... una persona che parla per luoghi comuni e, nonostante dati e numeri, difende il suo ragionamento con la scusa della cultura democratica senza poi fornire a sua volta dati e numeri è la sintesi perfetta di piddino. La politica serve ad appianare divergenze non a dire che 2+2 fa 6. Ovvero lo dice con il risultato di fare catastrofi sociali. Fare catastrofi sociali con la scusa delle motivazioni politiche.. non so mi viene in mente un paragone.... hai presente la definizione "bomba intelligente"? E' stata coniata per rendere meno drammatico il concetto di bomba. La differenza con una non intelligente qual è? Nessuna. Entrambe uccidono senza pietà donne vecchi e bambini esattamente come questa idea politica dell'europa unita nella moneta sta facendo suicidare centinaia di persone che non riescono più ad andare avanti sommerse dai debiti nonostante premi nobel di tutto il mondo avessero avvisato di questo problema già 15 anni fa molto prima che la moneta unica venisse introdotta. Dimmi con quale scusa politica i piddini coscienti di tutto questo dovrebbero salvare la faccia.

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    2. Come ti invidio tu sei un uomo senza dubbi, ma ti capisco in alcuni momenti anche io lo sono stato credevo che dopo valutazioni economiche e indagini di mercato che si appoggiavano sulle più ferree leggi dell'economia aziendale nulla potesse andare storto. L'unico risultato che ho ottenuto e che la barca ha una falla non prevista ma rimane comunque a galla. EPPURE C'ERA QUALCUNO MI DICEVA CHE ERO TROPPO ENTUSIASTA DEL MIO PROGETTO.

      In sintesi: se Alberto oltre a dare dati esatti, darebbe anche consigli politici altrettanto esatti non ci sarebbe nessun problema.MA NON E' COSI'! I convegni che lui fa con altri suoi illustri colleghi che detengono le solite conoscenze (quindi non noi comuni mortali) ci dicono che la cura al male europeo non vede gli esperti condividere la solita diagnosi. TI PARE POCO?

      A me sembra di no, perchè una cosa è il giudizio del cittadino qualunque degno di rispetto ma non certo specialista della materia, altra cosa è se il mondo accademico è diviso e in % troppo diseguali sui rimedi.

      TU PER CURARE LA MALATTIA DI UN TUO CARO SE 10 MEDICI TI DICONO DI DARGLI LA MEDICINA ROSSA E 4 INVECE QUELLA BLU, COSA GLI SOMMINISTRI?

      Ripeto Alberto ha il diritto alle sue idee, diritto che io non gli nego (1) ma sbaglia se liquida la questione con l'antropologia del piddino.

      1) http://www.paolofontanelli.it/blog/dettaglio.html?iId=485

      PS: a causa del limite dei 500 caratteri i commenti sul blog dell'on Fontanelli (PD) vanno letti dal più vecchi in poi.

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    3. Domé un consiglio spassionato, non richiesto ma forse utile: non andare in giro per strade, piazze, luoghi di ritrovo, affini e collaterali citando Weber, soprattutto se quelli a cui ti rivolgi sono un po' agitati. Potrebbero esserlo di questi tempi e forse ancora di più in un prossimo futuro.

      Alberto è già stato accusato, con una certa virulenza, di non parlare chiaro(!) e di non prendere nettamente(!!) parte nella sua veste di economista. Di rimanere nella sua accademica torre d'avorio, senza prendersi alcun rischio.

      Immagina un po' se questi li incontri tu e vai a raccontare loro che l'economista deve avere sguardo freddo, oggettivo, distaccato, anzi distante... potrebbero pensare che stai legittimando chi li tratta come cavie da laboratorio, senza alcun interesse per le loro esistenze.

      In quel frangente potresti sperimentare, temo, qualche gesto autenticamente fascista, senza virgolette ma tanto liberatorio per chi lo pone in essere. Sai come cantava quel tale: "Così pensava forte / un trentenne disperato / se non del tutto giusto / quasi niente sbagliato"...

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    4. I consigli se sono autentici sono sempre ben graditi.

      Ma io non ho detto che Alberto non prende posizioni politiche,alla domanda diretta se c'è una possibilità di riformare la moneta unica lui ha risposto " NO NON ESISTE NESSUNA POSSIBILITA' SIA DAL PUNTO DI VISTA DELLA TEORIA ECONOMICA CHE DAL PUNTO DI VISTA POLITICO".
      Chi lo accusa di essere solo un accademico sbaglia e di grosso.
      Il punto che io sollevo è diverso, L'accademico con i dati mette in luce cosa non va dal punto di vista della teoria economica e dice anche il perchè (Le AVO), e fin qui nulla da eccepire.
      Ma la scelta politica non è ancora del tutto convincente, altrimenti tutti i suoi colleghi sarebbero unanimi nel dire cosa si deve fare, MA NON È COSI', Zezza non dice usciamo dall'euro ma riformiamolo,Cesaratto idem,Piga Idem, Bellofiore pure, per Brancaccio è l'ultima spiaggia,il gruppo che scrive su economia politica idem con patatine, e bada bene non sto parlando di anarco-liberisti ma di economisti che possono essere inquadrati in un contesto Keynesiano e Marxiano. CAPISCI COSA VUOL DIRE.....

      ECCO PERCHE' MI SEMBRA INGENEROSO BOLLARE CON L'AGGETTIVO DI PIDDINO L'UOMO COMUNE CHE E' INDECISO SULLA DECISIONE EURO SI EURO NO. IL MONDO ACCADEMICO E' IL LUOGO DELLA CONOSCENZA E DELLA INTELLIGENZA DI UN PAESE NON DICO CHE DEBBANO ESSERE TUTTI D'ACCORDO MA ALMENO UNA MAGGIORE CONVERGENZA SUL DA FARSI SAREBBE OPPORTUNA ALTRIMENTI L'AGGETTIVO PIDDINO VA DATO AL 95% DEGLI ITALIANI.

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    5. Sempre per Domenico, che insiste con la forza della disperazione (disperazione che mi accora, mi intenerisce, e con la quale sono solidale).

      SE ALBERTO DAREBBE CONSIGLI POLITICI (SIC)
      ==========================================
      Caro Domenico, Alberto "darebbe", cioè, in effetti, dà, un consiglio politico. Un consiglio che ti sfugge per la sua semplicità, e che quelli nei quali tu credi, e per i quali tu voti, e per i quali io vorrei votare, non accettano per ovvi motivi.

      Il mio consiglio politico è molto semplice: dire la verità.

      Ti segnalo che gli economisti veri, cioè non i guitti da prima serata, sono d'accordo sulla reale natura della crisi. Ma il PD come partito solo recentemente è arrivato a riconoscerla, e i piddini come categoria dello spirito ancora ripetono "debitopubblico debitopubblico".

      Chiaro?

      Se non si condivide la realtà dei fatti così come Krugman, De Grauwe, ecc. ce la rappresentano, è difficile iniziare un percorso politico di costruzione di consenso attorno a una alternativa. E di questa difficoltà sono responsabili solo e soltanto le menzogne e la mancanza di autocritica di certi politici. Non tutti, naturalmente.

      La diagnosi è condivisa (se non lo capisci è un problema tuo). Quella che non è condivisa è la terapia, per un motivo molto semplice: come ho detto più volte, l'efficacia della terapia dipende da scelte politiche. E i politici preferiscono (perché ai fini del raggiungimento dei loro obiettivi è più razionale) continuare a mentire sulle cause della crisi (per esempio sostenendo politiche di austerità suicide secondo qualsiasi economista sensato). Ma pressoché tutti sono d'accorso sul fatto che qualsiasi meccanismo di riequilibrio degli squilibri creati dall'euro che non passi attraverso il recupero della flessibilità del cambio sia inefficace e/o politicamente insostenibile.

      Ne abbiamo parlato miliardi di volte. Solo un piddino (in senso antropologico) potrebbe non capirlo. E infatti tu non lo capisci. Ma è un problema tuo. Solo che finché continui a pascerti di sogni, visioni e lettura mal digerite, e a farti araldo di una classe politica che ci ha condotto alla catastrofe, ti prendi anche la tua quota parte di responsabilità dell'inevitabile esito al quale la crisi non gestita rischia di condurci. E il problema diventa anche nostro.

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    6. Aggiungo che i colleghi che citi stanno rapidamente venendo a patti con la realtà, dato che hanno abbastanza intelligenza per poterlo fare anche se qualcuno lo ha fatto prima di loro. Solo i soliti noti continuano a propugnare la sostenibilità dell'euro. L'uomo comune non è un piddino e sente benissimo in cuor suo qual è la soluzione del problema. Ne incontro a decine, ormai a centinaia, e tutti la pensano così. Voi piddini, ragionando per appartenenza, continuate a non capirlo, e verrete CANCELLATI DALLA STORIA. Mi dispiace per te, eri simpatico, anche se un po' insistente.

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    7. Domenico non ho scritto che tu accusi Alberto di non prendere posizione. Ho scritto che altri lo fanno. Mi è chiarissimo che tu invece lo accusi di avere una posizione fin troppo politica.

      Io invece lo apprezzo proprio perché ha preso una posizione con cognizione di causa. I fatti gli danno ragione (non mi sorprendo, è l'esito più ovvio di certe dinamiche): mi capita sempre più spesso di leggere in rete (§) commenti da parte di persone del Centro-Nord Europa che vomitano con disprezzo la solita posizione legaiola: è colpa di quei terroni del Sud Europa se si è creato il problema (e gli irlandesi? Saranno terroni del Nord, come i liguri? «Si è sempre meridionali di qualcuno»). Spesso i tedeschi sostengono persino che dovrebbe essere la Germania ad uscire dall'Euro.

      Vi dedico una canzone, alla faccia dei legaioli di tutte le latitudini (qui in versione più rustica).

      §) Si, ok, il campione non sarà statisticamente significativo, ma a me basta per una sentiment analysis grossolana. Non credo che un sondaggio serio darebbe risultati molto diversi.

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    8. Domenico scusa. Ero ottimista e un po' ingenuo... Pensavo fosse solo colpa di "scipione".

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    9. Che non rima solo con "anticiclone"...

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    10. Caro Torny, abbiamo trovato il keynote speaker per il prossimo convegno. Mi costa meno farlo venire da Bagnacavallo che da Buenos Aires. Certo che ora che sono d'accordo con te, posso anche chiudere il blog...

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    11. "come Krugman,De Grauwe," "Aggiungo che i colleghi che citi stanno rapidamente venendo a patti con la realtà, dato che hanno abbastanza intelligenza per poterlo fare anche se qualcuno lo ha fatto prima di loro"


      *****

      Dove leggo che le persone di cui sopra hanno scritto categoricamente "Bisogna uscire dall'euro",Perche' questo e'il punto l'unica soluzione e senza alternativa che tu dai, A DOMANDA PRECISA HAI RISPOSTO IN MANIERA ALTRETTANTO PRECISA.

      I tuoi colleghi non dicono questo,ma mettono in evidenza come hai fatto tu quali sono state le conseguenze dell'unione monetaria senza il supporto dell'unione politica e fiscale con tutte le possibili varianti di tempo e metodo l'esempio classico e BCE come la FED,Debito pubblico Europeo, Programma di spesa pubblica Europeo,Propriro quel più Europa che non è fatto proprio di dighe Olandesi Che dovrebbe far diventare L'euro una moneta "non straniera" e la politica si dovrebbe riappropriare del suo strumento anticiclico fatto di spesa sopratutto in tempi di crisi.

      SOLO SE NON SI INTERVIENE E ALLA SVELTA ELIMINANDO QUESTE DISTORSIONI PER LE PERSONE CHE TU CITI E' MEGLIO FARLA FINITA CON L'EURO.

      Salvo il fatto che tu sia anche il loro confessore, quello che hanno detto nei convegni citati qui e quello che scrivono anche nei vari blog personali dice questo al momento E QUESTA E' LA DIVERGENZA MAGGIORE CHE HANNO CON TE. e BADA BENE SEI TU CHE "FAI FINTA DI NON CAPIRE" E ADATTI LE RIFLESSIONI PER IL SOLO GUSTO DELLA LOTTA AL PIDDINO IDEOLOGIZZATO (Sbagliando uscio fra l'altro).

      Nessuno mette in discussione che la dirigenza del PD faccia fatica ad ammettere gli errori di avere imposto l'Europa con la sola moneta unica. Non pretendo che tu pubblichi tutti i miei commenti ma se dai una piccola occhiata vedrai LINK dove Domenico ci mette la faccia in casa sua e critica anche certi atteggiamenti.QUESTO E' IL PUNTO POLITICO LA TUA FERREA CONVINZIONE CHE NON CI SIANO ALTERNATIVE,DALLA MONETA UNICA SI DEVE SOLO E SOLTANTO USCIRE.

      PS: Io fin dal primo giorno ho recepito il messaggio di non dare lezioncine all'economista.Ma l'economista se dice che ho digerito male deve dire il perchè altrimenti si mette in cattedra (questo lascialo fare a Prodi),non vorrei che tu ti confondessi perchè io so usare la posta elettronica non c'è bisogno che tu mi ribadisca a cosa serve e perchè esiste.

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    12. @ Alessandro

      Sono d'accordo su quanto scrivi e mi sembra che tu sia l'unico che abbia centrato l'argomento,probabilmente la tua solidarietà è dovuta dal fatto che hai capito che prestandomi alla parodia antropologica del piddino ( io che penso di essere il piddino meno ideologizzato d'Italia) è per me funzionale a far emergere un punto fondamentale " esiste una sola strada per risolvere il problema dell'Europa?"

      Per il resto nel 2010 scrivevo questo: Crisi: Ma come ragionano i Manager?

      http://keynesiano.wordpress.com/2010/06/18/crisi-ma-come-ragionano-i-manager/

      Per quanto riguarda la bellezza della globalizzazione cosi come è ti assicuro che è da molto prima della crisi che vado dicendo nei vari incontri pubblici che vengono organizzati a livello politico-territoriale che cosi non va e che qualcuno sta giocando con il destino delle persone senza nemmeno rendersi conto che i costi di transizione li pagano proprio quelle categorie che loro dicono di voler tutelare.

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    13. D'accordissimo sul dumping normativo a colpi di direttive (l'ho scritto pure qui in passato). D'accordissimo per la creazione di un ambiente (eurotrainato) che vede di buon occhio il dumping finanziario.
      Ma ancora oggi Prodi (e il cucuzzaro al seguito) biasima l'assetto basato sulle piccole imprese, dimenticando che quelle che in Italia non hanno retto sono le grandi. E non solo, sono quelle che hanno creato la maggior commistione di potere tra sistema bancario e opacità politiche (piddine, prevalentemente piddine, dato che "loro" hanno assunto automaticamente che "l'Europa volesse" che si inserissero nei vari Risiko di cui per anni ci ha deliziato Dagospia).
      E invece http://www.gustavopiga.it/2012/dire-grazie-grazie-grazie-e-scusa-alle-piccole-imprese-venete/

      Ora se questa è una buona diagnosi, partendo da una analisi di dettaglio sul lato dell'offerta anzichè dal lato della domanda come predilige Alberto, le terapie in realtà sono sinergiche, cioè perseguibili contemporaneamente (il punto di congiunzione sarebbe la separazione tra banche commerciali e merchant, e probabilmente, nella tempestosa fase valutario-finanziaria attuale, con nazionalizzazione delle prime unite all'avere una banca d'Italia indipendente non dalla democrazia ma dall'ABI-confindustria).
      Solo che siccome pensare che il tacchino germania di metta in forno da solo e che i piddino facciano autocritica (quanto mi piace!) è come immaginare che la Chiesa devolva i profitti accumulati con lo IOR ai paesi africani (da cui tra l'altro dipende buona parte del suo futuro ecumenico), una realpolitik ci conduce a pensare che ben poche esitazioni possano razionalmente sussistere sul "che fare"... Semplicemente perchè le "scelte" praticabili (non le catastrofi-esplosioni che superano gli eventi, per quanto molto prevedibili) che rimarranno in campo, entro molto poco, sono o euro-break concordato, o euro-buono e euro-nord (sperando che una volta tanto si vada dalla parte giusta).

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    14. Alessandro, perdonami, ma non posso essere indulgente, soprattutto adesso, con chi distorce in evidente malafede il mio pensiero. Non ho detto da nessuna parte che rimuovere l'euro cambierà il mondo, e tu dovresti saperlo. Ho detto una cosa diversa, quella che presto diranno tutti: i paesi dell'eurozona hanno bisogno di flessibilità, e tutti le misure proposte per reintrodurla sono o inefficaci (come la svalutazione interna, vedi De Grauwe) o politicamente improponibili (come l'integrazione/unione fiscale, nonostante i generosi tentativi di qualche cerchiobottista).

      Punto.

      Che poi questo sia solo l'inizio di un percorso, che richiederà comunque un ripensamento di paradigma, con l'abbandono dell'idea che si possa creare benessere solo fottendo gli altri (come nel modello mercantilista tedesco), l'abbandono dell'idea che i capitali devono muoversi sempre e comunque, l'abbandono dell'idea che privato è sempre e comunque migliore, ecc. ecc., va da sé.

      Ma tu non lo capisci perché non lo vuoi capire, o non lo capisci perché non ci arrivi?

      Per inciso, ti ricordo, così, che in Belgio la scala mobile già c'è, o meglio, c'è sempre stata. Ti dice niente?

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    15. @Guerrani.
      Sai perchè mi piace Goofy? Perchè qui l'intelligenza domina ma con rilassatezza.
      Se dovessi dimostrare ogni passaggio e sottolineare l'ovvio e i corollari di ogni cosa, sarei rimasto a ruspare sul FQ (dove però tutti spiegano la vita a tutti e polemizzano su cose assurde)...
      Abbi un pò di fiducia: delle misure post euro break (che potrebbe conseguire, nella più probabile delle ipotesi, a un disorder event) ho riempito di post con link e ragionamenti il blog di FQ.
      Qua mi limitavo a dire che, condivisa l'analisi delle cause, le ipotesi (e correlati rimedi da adottare) sono tre, (sicchè non c'è molto da dissentire con Alberto...e neppure con me che non credo a nessuna prossima età dell'oro post euro e purtroppo non sono giovane ma neanche ingenuotto): 1. eurobreak alla "si salvi chi può" (magari troppo tardi per limitare i danni, data l'ostinazione interessata di chi ci guadagna),
      2. euro-break concordato,
      3.euro splittato per aree "meno disomogenee".
      E mica ho fatto una pensata: lo dicono un pò tutti da novembre. Aggiungo solo che la tardiva desistenza sull'euro, se comprensibile per i crucchi, è inammissibile per un qualsiasi politico italiano pagato coi soldi degli italiani e stanne certo che ne renderanno conto...

      Se poi pensi che salveranno la baracca europea perchè conviene (anche agli USA) contro il gigantismo politico-finanziario mondiale, a imminente predominio "orientale", che mangia non più i bambini ma i "piccoli" Stati, in parallelo alla dinamica di concentrazione del capitale, può essere. Ma il prezzo da pagare è una inedita egemonia tedesca, non ci sono alternative: eppure la cultura tedesca ha espresso il meglio nell'epoca in cui i canoni e la disciplina di arte (musica, pittura)e pensiero erano a matrice italiana. Cioè è meglio creatività tedesca e disciplina italiana che lasciare che la vena distruttiva della germania, priva della guida intellettuale italiana (che ci sarà sempre, rinascendo nei momenti di difficoltà), si nutra dell'idea di essere autosufficiente

      Come invece può essere che gli USA cambino loro per primi il paradigma economico della cultura che pare dominarli e esportino questa novità anche nelle isteriche e anemiche plaghe europee (sarebbe la 3a volta e sempre con di mezzo i tedeschi).
      Non senza traumi, e non senza che il pensiero Goofy trovi un riconoscimento (magari di massa e quindi deformante) nei rivolgimenti traumatici che ci aspettano...ma vedremo.

      PS mai detto che sulle PMI NON sia in corso da anni un'azione di "normalizzazione" a livello politico-economico (su mandato...). Ho solo detto che mentre gli economisti più attenti, oggi specialmente, stigmatizzano questo "revisionismo" (fondato su luoghi comuni ormai 15nnali), Prodi continua a sostenerlo oggi, in queste ore...

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  18. commento di un certo Maurizio su un articolo del fatto quotidiano

    Sono anni che ormai si parla del ritorno del nazionalismo....chiedersi come mai? pure io sarei un internazionalista in buona fede forse,ma delle volte applicherei delle ricette di quello stampo....e non perchè sono fascista o che altro,anzi..ma semplicemente per protezione,e perchè il processo di globalizzazione economica e culturalmente consumista che abbiamo intrapreso è portato avanti SOLO ed esclusivamente da ELITES E PER LE ELITES.Quello che stiamo costruendo non è un società mondiale libera,solidale e realmente democratica,ma bensì una mega fabbrica globale dove gli uomini sono solo risorse umane,in una logica di produzione,consumo e stimoli verso il superficiale....,.da mettere in competizione tra loro per il guadagno di una minuscola percentuale della popolazione che detiene le leve del potere.Se non si capisce questo non si comprenderanno bene la natura dei problemi e neanche le dinamiche sociali che ne usciranno.

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  19. MEMORANDUM A MAGINE DI PESCARA-1
    Osservando attentamente le reazioni degli economisti delle varie nazioni europee, mi sono accorto che la propaganda ha agito anche su di loro come velo persino all'indagine scientifica; che il piddinismo sia una "internazionale" del luogo comune? (Sulla Polonia...la "pietas" deve guidare chi osserva l'agnello che crede di essere un lupetto e si avvicina festante al capobranco, dimenticando qualche secolo di storia).

    Mi spiego che l'olandese fosse in pieno delirio di fogno e vifione (parlava comunque "bleso").
    La vicinanza economica alla germania e la cultura "minimizzatrice" (fintanto che non gli toccano il "loro" di welfare) fanno capire cosa gli convenisse sostenere.
    In fondo, hanno ab imis sbandierato la "cooperazione" per, invece, sedersi a un tavolo da poker, gambling su un'AVO truccata (dove uscivano le carte vincenti per loro).
    Logico che adesso continuino a sbandierare come "cooperazione" l'incasso della "posta".

    Ma il portoghese e gli spagnoli ridens (non so se hai notato le risatine continue) sulle risultanze dello studio sull'Italia che avrebbe un "problema" di "offerta"...(Noi? Ma è sempre meglio averla "problematica" che averla "troppo piccola"...), fanno pensare...
    Questi credono veramente che noi siamo pigri, comunque "inefficienti", e magari perchè qualche annetto di crescita drogata da capitali tedeschi, (fase espansiva del ciclo di crisi Minsky), li ha convinti veramente che "in fondo", l'Italia sia solo un simpatico paese inaffidabile ("siete bravi nel design"...what? prego?)...
    L'Italia. Quella che ha emesso miliardi di debito pubblico per il salvataggio del loro sistema bancario!

    Vedi, persino Frenkel "minimizzava" e non ha considerato con immediatezza intuitiva l'effetto sulla crescita, per un paese esportatore che vive sul plusvalore, di 20, (anzi 30), anni di politiche di contenimento dei salari reali prima e della spesa pubblica poi.
    Gli investimenti pubblici segati come rami secchi dal 1992, il conseguente ritardo infrastrutturale accumulato allegramente in nome dell'Europa, la coeva dispersione della spesa pubblica verso il sistema delle società pubbliche e\o partecipate (dirette o indirette, via...fondazioni bancarie) dalla politica (cioè dagli enti locali, con totale discrezione di nomina dei loro soci e prestanome), sempre in nome dell'europa, hanno certamente ridisegnato la nostra competitività.

    Ma allora la parte della spesa pubblica da tagliare,per logica matematica, prima che economica, non è quella che...stanno tagliando i Monti e prima gli altri furboni nostrani.
    Dovrebbe essere quella che "ha voluto l'europa", con tutto il baraccone dei ss.pp. in procinto di passare dal controllo (diretto o indiretto) delle banche nostrane a quello delle banche a controllo di "cermania".

    Insomma, mi pare che questi "europei", colonizzati peggio di noi, tendano a sentirsi migliori con l'incolparci di resistere ad una colonizzazione ancora evitabile (se ci svegliamo), e ciò è, quantomeno segno di scarsa consapevolezza del loro presente (se non di invidia). Ed infatti, non hanno speso una parola per valutare gli effetti del fiscal compact, che vincola il loro futuro molto più di quanto non sia vincolata la nostra "offerta", tutto sommato redimibile con poche mosse azzeccate (a non avere tutto sto piddinismo in circolazione).

    L'impressione, lungi da accenti di nazionalismo (che palle!) è che l'Italia sia alquanto solitaria nella sua posizione (avendo la Francia come unico interlocutore "omogeneo") perchè troppo "dura a morire" per i calcoli imperial-commerciali crucchi e troppo ancora più forte degli "sconfitti" mediterranei per suscitare la loro solidarietà (il che avvalora l'ipotesi che l'euro sia stato fatto più che altro su misura per noi).

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    1. Leggere il tuo scritto è stata una discesa libera tra preoccupazione, tristezza, sconforto, angoscia ed amarezza.

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    2. @Quarantotto.
      Innanzi tutto complimenti per il tuo intervento.

      Ho avuto la tua stessa impressione. Non avrei saputo riassumere meglio, grazie.

      p.s.: Però l'intervento di Panizza ci ha un pò ricompensato, almeno così mi è parso. Che ne pensi?
      p.p.s.: il greco mi ha fatto molta tenerezza; sembrava quasi spaesato.

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    3. Grazie a tutti per la partecipazione. Spero che vi siate divertiti, e sicuramente avete capito un po' meglio che aria tira nella professione. Il riassunto di 48 è eloquente, quando pubblicheremo i video del dibattito ognuno potrà giudicare quanto sia aderente alla realtà.

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    4. Caro Pippo, lo avrei aggiunto con apposito MEMORANDUM 2 (:-))...Panizza è stata una boccata d'ossigeno di capacità espositiva, humor, intelligenza critica e vera libertà di atteggiamento mentale.
      Vorrei pure mandare un saluto (da questa sede) al grande Cesaratto, che di persona è, oltretutto, molto simpatico.
      L'operazione ideata da Alberto ò stata degna di Sergio Leone e invece del Cavaliere Nero ha svolto il ruolo di Clint Eastwood, in "Per un pugno di dollari"...
      Insomma un'ottima esperienza cognitiva, sotto molti profili. La via è lunga, mica è una passeggiata in discesa. Goofy è "avant-garde" di un vero movimento di pensiero catartico (quello che costa), per l'Italia e non solo. Molti seguiranno e capiranno, presto o tardi (per loro)...

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    5. Per Quarantotto (Goofy è "avant-garde").
      Credo (temo) tu abbia ragione, per il motivo cattivo. Se dici qualcosa sei mesi prima degli altri sei un mago, se la dici sei anni prima sei un matto. (Se hai una montagna di soldi sei comunque un figo, ma qui non ce ne sono).
      Adesso che i tempi si stringono Goofy entra nell'area pregiata, perche' essa fa parte dell'insieme "guaio in arrivo".

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    6. Concordo su Cesaratto, molto polemico giustamente con la visione dell'economista olandese (?), quello del più europa per intenderci.

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  20. prof sono alle prese col sito del fondo monetario internazionale per cercare dei dati.
    Riguardo l'inflazione quella che solitamente viene usata maggiormente è l'inflazione media o end of period?

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  21. Professore, capisco - nella loro ottica - la necessità di fare terrorismo psicologico, ma così è davvero senza ritengo...

    http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2011-11-09/uscire-euro-incubo-dayafter-094239.shtml?uuid=AaXTE1JE

    Gilberto

    @ Quarantotto
    "L'impressione, lungi da accenti di nazionalismo (che palle!) è che l'Italia sia alquanto solitaria nella sua posizione (avendo la Francia come unico interlocutore "omogeneo") perchè troppo "dura a morire" per i calcoli imperial-commerciali crucchi e troppo ancora più forte degli "sconfitti" mediterranei per suscitare la loro solidarietà (il che avvalora l'ipotesi che l'euro sia stato fatto più che altro su misura per noi)".

    Condivido la tua analisi, ma la cosa non fa che preoccuparmi ancora di più: perché se è stato fatto davvero soprattutto per noi, non so quale margine decisionale autonomo ci verrà lasciato...

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    1. Finchè vige l'equivoco che il diritto europeo sia qualcosa di definitivmente diverso dal diritto internazionale "comune" lo spazio politico è quello che è.
      Ma se con coerenza si registra che oggi dicono proprio che bisogna creare un federalismo europeo (soglia oltre la quale si crea un vera sovranità "nuova" assorbente quella dello Stato aderente a un semplice trattato multilaterale), la conseguenza è che il diritto europeo è semplice diritto internazionale speciale. Cioè un vincolo da trattato soggetto alla relativa disciplina della Conv.di Vienna (al netto di ideologie, "fogni e vifioni").
      La conseguenza è che utilizzando la clausola generale "rebus sic stantibus" - cioè il sistema normativo di recesso dai trattati che uno Stato sovrano può sempre utilizzare a fronte di un trattato divenuto iniquoe contrario alla propria Costituzione (e se lo fosse dall'inizio potrebbe addirittura invocare il "dolo", causa di annullamento...ma è un discorso complesso)-, il recesso dall'euro è politicamente e giuridicamente accettabile (specie perchè non si vede come violerebbe il resto dei trattati, per quanto Maastricht crei una non casuale confusione tra UE e UEM)...
      Insomma, alla fine il problema è il piddinismo nostrano, perchè, appurato che uscire dall'euro non significa default (cazzata piddina),si tratta solo di trattare con decisione nell'interesse nazionale, sempre compatibile con quello UE di cooperazione rafforzata fino a che non si sono inventati il principio propagandistico delle "irreversibilità" dell'euro (vincolo non giuridico, per lo meno, se internazionalisti e costituzionalisti nostrani non fossero timorosi di dire come stanno le cose)

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  22. secondo me bisogna distinguere gli slogan ("big player") con le reali intenzioni.
    Secondo me è un tipico esempio di volontà di distruzione della democrazia.. per i problemi militari e politici basterebbero delle unioni create ad uopo.
    e stop!

    RispondiElimina
  23. Just for fun: http://www.youtube.com/watch?v=650zVtLMkiM (by Monthy Python)

    Questa è la versione doppiata: http://www.youtube.com/watch?v=pavNpozrgM8

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  24. Non è andata così, purtroppo... fine del sogno di mezza Europa

    Tornando a Frau Merkel e alla Commissione Europea, ecco la risposta perfetta ad ogni situazione :
    http://www.youtube.com/watch?v=8tbxv99RarA&feature=fvwp&NR=1

    (se avete fretta andate a 1:06)

    RispondiElimina
  25. il simpatico Fabio è tornato http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/06/24/altro-che-euro-arrivano-le-bungalire/273275/

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  26. In generale, mi viene da dire che anche se il professore non indicasse dove dobbiamo andare (LA SOLUZIONE!!!) ci sta dicendo dove siamo, e non è poco, anzi direi moltissimo.

    Grazie Prof.
    Matteo.

    RispondiElimina
  27. Che attività! Ormai è diventato difficile seguirla. Ma considerato che il suo modello non è l’intellettuale comunista, allora è il superuomo nietzschiano? Ho visto Agorà e se la puntata è stata seguita da qualche italiano con un minimo di senso critico autonomo, il messaggio è arrivato. Peccato che gli astanti non erano all’altezza.
    Qualche altra apparizione televisiva e tra un po’ acquisirà anche lei il potere di un altro Alberto: http://www.youtube.com/watch?v=gEj_nzjckJE
    Speriamo di incontrarla più a sud di Napoli.

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  28. per carità del piddino (la cui figura antropologica è stata spiegata).. ma sono questi artt. che rivoltano la frittata!
    quando uno legge queste cose poi cosa pensa?

    RispondiElimina
  29. a proposito di Grillo..
    il problema di fondo è che scrive da anni che l'euro ci ha distrutto!
    e penso (vado a memoria) che abbia parlato pure della nostra rivalutazione come causa della crisi. Le delocalizzazione è frutto dello stesso processo (pensiamo all'Alcoa che affermava che era sotto del 10%.. con il 20-25% di svalutazione non l'avremmo persa).

    IL PROBLEMA a mio modestissimo modo di vedere è che una cosa è criticare chi ruba o fa favori sconsiderati (cosa che tutti potremmo fare, al netto del coraggio e della volontà) un'altra cosa parlare di economia!
    Lo scenario dell'uscita (auspicabile) dall'euro deve essere dettagliato e andrebbero spiegati gli steps che entro un anno farebbero ripartire l'economia e l'occupazione.
    Ci vuole qualcuno (dei grillini) che ci metta competenze e faccia.
    e che sia disposto a bruciarsi. ma chi lo fa? mastro ciliegia?
    quindi.. criticare Grillo mi pare eccessivo.
    il suo ultimo intervento
    http://www.beppegrillo.it/2012/06/questi_fantasmi.html

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  30. Un articolo (e altro) su Left

    Domani (sabato 23 giugno) Left (ex Avvenimenti), che esce con l'Unità, pubblica alcuni contributi sulla crisi inclusa una intervista ad Antonella Stirati. Questo è l'articolo di apertura.

    Per salvare l'Euro serve l'Europa politica?

    di Sergio Cesaratto

    http://politicaeconomiablog.blogspot.it/2012/06/un-articolo-e-altro-su-left.html#more

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  31. @ Correttore

    Grandissimo Rino Gaetano, genio incompreso. Ironia come arma di dileggio e dissacrazione del potere, un grandissimo. Se oggi fosse ancora tra noi credo sarebbe un punto di riferimento per noi seguaci di goofy.

    Dedicata a questa povera nostra patria
    http://www.youtube.com/watch?v=FRrXgGIDaTI&NR=1&feature=endscreen

    Come si reagisce all'ignoranza
    http://www.youtube.com/watch?v=i-9tI-LlUlg

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  32. Ci sono blog che non possono esporre dati come fa lei ma vanno avanti con link di questo tipo, sono molto disgustato.
    http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/06/24/altro-che-euro-arrivano-le-bungalire/273275/

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  33. mi chiamo Scipione, e non conosco Domenico!

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  34. Qualcuno dice che a noi del sud non faranno abbandonare l'euro poichè sarebbero guai seri per la germania (lo scrive anche der spiegel). Altri dicono invece che i tedeschi ci faranno andare via per guadagnare con l'esportazioni della lira svalutata, avendo fatto spesa di imprese da noi. Nel secondo caso chi sarebbero gli importatori mi chiedo?

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  35. Ho scoperto che esiste anche la goofymatics! :-)

    http://www.ripmat.it/mate/a/ad/ad6a0.html

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  36. Per Domenico perché anch’io vengo da questa storia recente del PD…(quella antica mi vedeva col megafono davanti alle fabbriche nell’autunno del 1968 e poi nella primavera del 1969: e non tutti sono andati a Mediaset… anzi!).

    1) siamo tutti europeisti, e questo è stato ripetuto mille volte, perché Europa vuole dire anche, è vero, basta guerre.

    2) purtroppo sta crollando proprio l’Europa reale che è stata costruita su una governance basata su Trattati che, come sottolinea la Merkel, non si appoggiano su un concetto di solidarietà ma sulla competizione tra capitali.

    3) NON sono io/noi che VOGLIAMO uscire dall’euro: è questo euro che ci butta fuori e nel farlo sfascia l’Europa e mette nuovamente tutti i paesi in un frullato di tutti contro tutti: portando con sé le angosciose domande che ci stanno tormentando: e se si ricomincia con le guerre? Magari ci siamo già dentro e non ce ne siamo accorti, non è detto che si combattano con i carri armati. La Grecia è terra di conquista senza aver sparato un colpo!

    4) Purtroppo NON siamo preparati a questa evenienza, e abbiamo lasciato lo spazio alla destra di lavorarci sopra!!

    5) Per questa Europa e l’Euro abbiamo (ci hanno fatto accettare) accettato:

    - una deflazione salariale tremenda
    - per ubbidire al dictat debitosovranodebitosovrano, tramite Monti, di ubbidire alla famosa lettera della BCE che ci ha portato:

    - una riforma delle pensioni da panico (è una di quelle cose che si capiranno solo quando non ci sarà più niente da fare) e chi ne avrà il maggiore svantaggio saranno proprio i giovani: vedere quanti non sono entrati nel mercato del lavoro per la non uscita di quanti ormai erano arrivati alla soglia: si stima tra i 150.000 e i 200.000. Per non parlare di quanto avranno maturato milioni (da qui al 2030 probabilmente più di 10 milioni) di ex-giovani con lavoro precari (ormai la grande maggioranza anche degli ultra 35enni, vedi Istat) di pensione: se va bene la minima! E così il problema delle pensioni è risolto: ce lo invidiano tutti i paesi, dice Monti, certo le hanno praticamente eliminate per la stragrande maggioranza della popolazione oggi in età da lavoro.

    - Privatizzazioni che sono già state un fallimento (certificato dalla Corte dei Conti e per gli altri paesi dell’Occidente da autorevoli studi: vedere Luciano Gallino che cita la fonte)

    - vendita beni dello Stato: vedere lettera della Deutsche Bank a UE, BCE e FMI dell’ottobre 2011, su programma di dismissioni a livello europeo (Italia, Spagna, Grecia, Portogallo, Irlanda e sì anche Francia!) di dimensioni ultra bibliche: http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/06/19/la-deutsche-bank-e-il-piano-di-dismissioni-per-i-governi-ue/267410/

    - Fiscal compact potenziato per fare più Europa: il Redemption Fund (un nome che sa di Apocalisse finale)

    - Taglio del 10% del peso degli stipendi nella Pubblica Amministrazione (guardare il DEF 2012-2015 pag. 16) e dettaglio del cosiddetto Piano B http://giacomosalerno.wordpress.com/2012/06/18/il-piano-b-che-il-governo-ci-nasconde-riduzione-del-5-degli-stipendi-e-blocco-delle-tredicesime-per-tre-anni/
    Taglio del 5% degli stipendi e blocco della tredicesima per tre anni.

    Mi fermo qui, l’elenco sarebbe ancora più lungo…e il blog ne ha sviscerato tutti i dettagli.

    Anch’io ho creduto nell’Euro nonostante le mie antiche riserve sullo SME… poi il sogno…etc.
    Questa estate ho letto sul Manifesto l’articolo di Alberto Bagnai e alla sua citazione del commento di Aristide ho avuto la classica illuminazione: i tasselli dei dubbi che confusamente mi frullavano in testa sono andati a posto: prima ancora che un fatto economico eravamo davanti ad una totale rapina di democrazia.
    Grazie prof andiamo avanti. Come si diceva tempo fa: non abbiamo nulla da perdere, lo abbiamo già fatto!

    Tito

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  37. IO non capisco che sogno sia quello europeo!
    forse perché per me non fanno differenza cinesi, aborigeni o jamaicani?

    al di là del forcaiolismo di maniera, IO TUTTO QUESTO SOGNO non lo vedo!
    la cosa spregevole sta nel fatto che chi ha "sognato" (non si capisce cosa!) non è venuto al sud o non si è fatto un giro del nord!
    c'è differenza tra bresciani e padovani anche abitando a pochi km per non parlare tra catanesi e palermitani (2 orette tranquille di macchina).
    Palermo con Catania SONO ANNI LUCI distanti dal punto di vista sociale ma figurarsi per un catanese o messinese o palermitano sentirsi berlinese, ma andiamo!
    Qua non si tratta di "fare prima l'italia" e poi pensare all'UE (non Europa che è un continente) ma rispettare il principio dell'autodeterminazione dei popoli!

    A proposito di "sogni" incomprensibili.. ma l'art. 1 e 11 della costituzione dove li mettiamo?
    a questo punto devo pensare che pure Hitler avesse sogni.. pure lui voleva l'Europa Unita con Berlino capitale.
    un sogno "eurista" mi sapeva e mi sa di attentato alla costituzione.
    ora sappiamo che è stato uno stupro sociale.

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  38. 3) ....e se si ricomincia con le guerre? In realtà ci siamo già dentro. Un'ottima guida per capire gli strumenti della guerra moderna è il libro "Guerra senza limiti - l'arte della guerra asimmetrica fra terrorismo e globalizzazione". Gli autori sono due esperti di strategia militare dell'esercito cinese, Qiao Liang e Wang Xiangsui. Il curatore è il generale Fabio Mini, ex Capo di Stato Maggiore di Comando Nato delle Forze Alleate del Sud Europa. Molto interessanti le pagine dedicate alla guerra commerciale, alla guerra finanziaria, alla guerra psicologica, alla guerra dei mezzi di comunicazione etc etc (pp 77-86 e 155-176). Il testo è notissimo e molto conosciuto da poltici di tutto il mondo. Dubito che la Serracchiani, Di Pietro, Gasparri, Buttiglione o Calderoli ne sappiamo qualcosa.

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  39. ALT!

    A scanso di equivoci e fraintendimenti IO NON HO MAI DETTO CHE L'EURO COSI COME E' MI VA BENE, NON C'E' UN RIGO NE QUI NEL SUL MIO BLOG CHE AFFERMA QUESTO. E I MIEI COMMENTI A SCACCIAVILLANI SUL FATTO DICONO CHE LE SUE PREVISIONI SONO DELLE BARZELLETTE (il nik sul fatto è quello di facebook Keynesiano key). Di Fatto io faccio circolare le idee di Alberto anche sui siti del PD perchè vorrei un dialogo maggiore in merito.

    Le mie divergenze sono solo su due punti:

    1 - L'ANTROPOLOGIA DEL PIDDINO, che mi sembra ingenerosa per chi ha creduto in buona fede ad una integrazione Europea dei popoli che come afferma anche Tito sperava per le generazioni future il "basta guerre". C'È STATA INGENUITA' IN QUESTO? PUO' DARSI! Ma il popolo elettore ha colpa se si affida alla classe dirigente del proprio paese?

    2 - L'Euro: Alberto a una domanda " è possibile correggere l'euro in maniera da renderlo compatibile con la teoria delle AVO?" La risposta e' stata " Non non esiste nessuna possibilità sia economica che politica in merito PUNTO". E' QUESTA SOLUZIONE "POLITICA" CHE MI LASCIA PERPLESSO IN QUANTO NON TROVO RISCONTRO DI QUESTO NEANCHE IN ECONOMISTI CHE HO CONOSCIUTO SEGUENDO QUESTO BLOG (Il problema è mio non loro) di Alberto anche se non ne condivide sempre il pensiero ne ha comunque stima (e non mi sembra che sia una stima solo di cortesia nei confronti dei colleghi). MI DITE IN QUESTA SITUAZIONE SU QUALI BASI UN CRISTO QUALUNQUE DOVREBBE PRENDERE UNA DECISIONE?

    BADATE BENE NON STO PARLANDO DI ME STESSO! IO BENE O MALE IL RISCHIO DI PRENDERE UNA DECISIONE ECONOMICA LO CONOSCO BENE FA PARTE DEL MIO LAVORO.

    Ma il cosiddetto ceto medio quello che ha già perso molto siete sicuri che in una situazione cosi aperta sia disposto a prendere una decisione netta come propone Alberto?

    Rendiamoci tutti conto che se è vero che sulle cause della crisi le analisi degli economisti di formazione Keynesiana o Marxiana convergono (E non solo loro 1), per la cura al momento non mi sembra che ci sia ancora una convergenza di opinioni. Ecco il mio compito di "rompipalle" qui e fuori di qui si pone questo scopo e spera in una discussione più ampia e possibilmente più condivisa sul da farsi in merito all'euro. TUTTO QUI.

    ****

    1) Segnalo quest'articolo di R.Posner uno dei gurù del Monetarismo liberista prima della crisi, è datato 2009 ma è comunque interessante.

    "Come sono diventato un keynesiano Ripensamenti nel mezzo di una crisi.

    "http://www.tnr.com/article/how-i-became-keynesian?page=0%2C0

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  40. Posso?

    Caro Domenico,

    come forse ti ricordi ti "giustificai" in occasione di un tuo intervento a difesa di Farange, quindi penso di potermi permettere una piccola critica.

    Un conto è chiedere di distinguere tra dirigenza PD e iscritti/sostenitori/votanti etc - e ci può anche stare fino a un certo punto, qua mi pare che nessuno creda che gli italiani abbiano i politici che si meritano -; altro è credere che il partito nel quale militi sia riformabile.

    Mi spiace ma non è più possibile dirlo, non dopo - almeno - che tutte (e dico tutte) le scelte fondamentali della dirigenza del tuo partito hanno avuto un unico risultato: togliere democrazia, salario e diritti (non faccio l'elenco per carità di patria). E te lo dice uno che per una mera ragione anagrafica se le è prese in faccia tutte (a partire da Treu).

    Il problema, e questo vale per tutti credo, è che il professore ha ragione: dire che il PD non è più (o non è mai stato) un riferimento è solo l'inizio di un ragionamento. Andrebbe anche proposta un'alternativa e ovviamente capire come si possa sottrarre l'egemonia a sinistra a questi ... non è scontato.

    Ma questo non esime te dal prendere atto della natura materiale (vd link) della tua dirigenza.

    Cordiali saluti.

    Herr Lampe

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  41. Profe, rientro (da un'altra galassia), accendo la tv e da Lerner trovo tre ospiti "di riguardo": Salvati, Caracciolo, Giannino.
    In sintesi:
    Salvati: - L'uscita dall'euro sarebbe una catastrofe. Quelli che la ipotizzano non sanno quello che dicono: svalutazione del 30%, tracollo dei risparmi, fallimento delle imprese. Ma l'altro corno del problema è l'asfissia.
    Caracciolo: - Io lo chiamerei coma. Continuare così porterebbe al coma.
    Giannino (agitandosi sulla poltrona): - Una catastrofe. La gente si venderebbe la macchina, la pelliccia, come è già successo in Argentina.
    Salvati: - Non so se sarà coma, si può chiamare in mille modi, però così si guadagnerebbe un po' di tempo e nel tempo possono succedere molte cose, come l'unificaziomne del sistema bancario.
    (Quindi tutti e tre concordano che guadagnare tempo è l'unica cosa da fare, oltre che sperare nel miracolo Draghi, cioè, Caracciolo dixit, che trasformi la Bce in Federal Reserve).
    Postilla: Ma costoro fingono di ignorare che all'asfissia sociale ed economica prodotta da una crisi devastante la Storia (se non è ancora finita) ha dato - almeno finora - una duplice risposta, a seconda delle situazioni: le guerre, o le rivoluzioni.

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    1. Io invece sono rientrato da Pescara di corsa per farmi fare da Roberto Frenkel tre ore di lezione privata sull'Argentina (offerte da lui) nel mio bar preferito (sono etilista). Poi sono andato a mangiare un bel piatto di spaghetti alici pinoli e pecorino sotto una pergola al Tufello. Mi fa piacere sapere che anche Caracciolo, che tante cose le aveva viste prima di tanti altri, si sia arruolato come secondo violino di fila con l'obbligo dello scacciapensieri nell'orchestrina del Titanic. Anzi, no, non mi fa piacere per niente. Ma tu perché accendi la televisione? Non sai che ci sono tante ottime alternative? A proposito, devo lasciarti: a domani!

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    2. Immagino che per Giannino vendere la pelliccia possa essere un trauma insormontabile. Sai, gli economisti neoclassici Ipotizzano orizzonti temporali infiniti. Io, che sono keynesiano, ti posso dire che oggi a Roma della pelliccia non sento la mancanza. Anzi! Meno male che ho la terrazza, altrimenti mi toccherebbe guardare Gad...

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    3. Qualcuna (almeno) di quelle ottime alternative la conosco anch'io, ma poi finisco inevitabilmente per farmi del male (e in più - o in meno? - non ho la terrazza, ma uno stretto poggiolo)

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    4. Giannino è stato anche moderato, vendersi la macchina? Io sto già progettando di fare fuori il mio vicino per fregargliela, in perfetto stile argentino.

      Giuseppe Sini

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  42. Io in tutto questo delirio una cosa la devo ancora capire ma l'euro era a 1,60 sul dollaro? ora è a 1,20? ha perso il 30% quasi? Ecco... insomma... da ignorante in materia, ma questi personaggi si rendono conto? come mai a fronte di tale svalutazione monetaria nessuno è andato a vendersi la macchina, la pelliccia e la suocera?
    E quando l'euro era a 1,60 la benzina la pagavamo 1 euro al litro?
    Ah... ci sono! forse a causa di questa svalutazione stiamo facendo le manovre e la gente si suicida? Si vede che secondo queste teorie la pelliccia ha molto più valore della pelle.

    Il delirio, professo' io davvero non so come ringraziarla per il minimo di lucidità che, bontà sua, ci offre in questo delirio TOTALE.

    Giuseppe

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  43. Leggo (su Repubblica online): "Berlino: 'Lui (Monti) può risolvere la situazione, ma no Eurobond'".

    Domando (a tutti, non solo ad Alberto): cosa vuole il mastino tedesco, dall'Italia, per mollare la presa?

    Va bene anche una semplice lista... tanto per sapere dove si parlerà tedesco nei prossimi anni.

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    1. Caro Eco, hai letto questo articolo di Sergio Di Cori Modigliani La Guerra Invisibile sta diventando reale. Il G20 evidenzia come lo scontro tra Merkel e Obama sta accelerando l'intero processo bellico?

      La parte più interessante è questa:

      «I bombardieri americani hanno un nome ben preciso che poco a poco gli analisti finanziari europei si dovranno abituare a conoscere: si chiama “Code Abe”.
      Il nome, una minaccia. ...
      E’ un acronimo.
      Sta per “Anything But Europe”.
      E’ un ordine perentorio (annunciato, preannunciato, vagheggiato, preparato) dato al grosso capitale finanziario statunitense delle multinazionali di disinvestire “immediatamente” dall’Europa spostando ingenti quantità di capitale negli Usa per rilanciare l’economia americana, con grandiosi incentivi. Hanno istituito uno strumento finanziario complesso che si chiama CBI (Corporate Investment Bond) e funziona –spiegato qui in maniera sintetica- nel seguente modo: si chiama la Coca Cola o la Ford o la Boeing e si dice loro: “ragazzi, istituite un fondo che rappresenta la vostra azienda, lo traducete in uno strumento finanziario e lo offrite a capitalisti investitori con un interesse molto più vantaggioso di quello offerto dai bpt italiani, spagnoli, e anche tedeschi: Se vi va male, non vi preoccupate: noi battiamo moneta e ve li rimborsiamo compresi gli interessi di esercizio. Se va bene, voi guadagnate un bel po’ ma il 51% del profitto netto lo investite negli Usa per creare lavoro e occupazione”. Hanno accettato.
      Altro che “speculazione finanziaria”. Roba da ridere.
      Questi sono i bombardieri americani, inviati dal comandante in capo dell’esercito più potente del pianeta, il quale non ha nessuna intenzione di arrendersi all’accordo di ferro Merkel-Romney, senza aver venduto prima la propria pelle a caro prezzo.
      »

      Insomma, a sentire Sergio, lo Zio Sam (o meglio, la parte di élite di quel paese che fa riferimento ad Obama) non ha alcuna intenzione di rimanere a guardare.

      Domanda per i Goofynomisti che se ne intendono: vi risulta questo Code ABE?

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    2. Alessandro: mannaggia alle lievi imprecisioni! Speravo avessi qualche indiscrezione su 'sto Code ABE e invece lo storico che alberga in te s'è fatto distrarre.
      Venendo ai giorni nostri: secondo te lo scenario che riporta è credibile?

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  44. @prof.

    Il convegno è stato molto interessante, sebbene io possa esprimere giudizi solo sulla mezza giornata di Sabato. I suoi interventi sono stati brevi, ma molto efficaci a mio avviso. Per esempio ad un certo punto mi sono concentrato sull'espressione facciale dell'economista olandese, quello del "più Europa, più Europa, più Europa, più Europa, più Europa....", mentre lei semplicemente domandava retoricamente: "ma perchè dovremmo fidarci nel chiedere maggiore cooperazione agli stessi politici che per più di un decennio non hanno voluta praticarla nonostante questa bella parolina fosse già presente nei trattati?". Guardarlo negli occhi e captare il suo disagio è stato assolutamente impagabile.

    p.s.: Non dovremmo essere così severi con Domenico; dopotutto bisogna apprezzare la sua volontà di continuare comunque la discussione sebbene sia, per sfortuna solo qui in questo blog, in nettissima minoranza; ma proprio per questo credo dobbiamo accettare il suo punto di vista come un arricchimento, perchè ci permette di analizzare e confutare meglio gli sterotipi e gli errori dei cosidetti piddini

    p.p.s.: Stamattina ad Agorà hanno fatto vedere uno spezzone della conferenza stampa di Monti, non mi ricordo in quale occasione ma di questi giorni, in cui ricordava come i primi a violare il patto di stabilità sul deficit (non ha ricordato anche quella sull'inflazione) fossero stati Francia e Germania. Monti ci legge prof. sono sicuro che ci legge e forse qualche spunto l'avrà pur preso, chissà!!!

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  45. Potremmo concedere loro la vittoria alla partita di giovedì; li faremmo contenti e daremmo prova della nostra sottomissione.

    Se poi vincessero gli europei, grazie all'euforia tipica generata da questi eventi, probabilmente aumenterebbero i loro consumi interni, con massicci acquisti di beni di importazione (consiglierei ai produttori di vino di aumentare il prezzo del prosecco) e giovando quindi all'intera economia europea.

    :-)

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  46. @Domenico
    Secondo me non avete idea di cosa stia succedendo ma le faccio una sintesi:
    più tardi si esce peggio si esce.
    RIPETO:
    PIU' TARDI SI ESCE PEGGIO SI ESCE!

    chiaro?
    non è chiaro.
    spiego la cosa: visto che serve un simil OCA, prima di arrivarci che conseguenze ci saranno per l'Italia?
    LE DO LA RISPOSTA DELLA STORIA: si veda il sud d'Italia!

    si esce, si aspettano 10 anni per risistemare conti, servizi, occupazione e poi ci si riprova ma questa volta con i fondamentali.


    PS: solo un PAZZO non può rendersi conto di ciò che sta succedendo e come festeggeremo il capodanno 2014

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  47. @Alberto
    Le faccio un esempio.. c'è vero che lei riesca a tenere in allenamento il passo di Mo Farah?

    Per quanto riguarda il piddino.. penso che il prof abbia fatto una caricatura partendo dal presupposto che è proprio la "sinistra" ad aver venduto il suo elettorato.
    non che la destra non l'abbia fatto ma se uno immagina una destra consueta che è per liberalizzazione, precarizzazione del mercato del lavoro, inflazione zero..
    che poi Berlusconi non abbia fatto privatizzazioni.. beh, conosciamo il provincialismo del don giovanni.

    ma qui uno scherza e usare pure le caricature per farsi due risate

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