venerdì 6 aprile 2012

Bolle e bulli

Professore, perché non capisce i sottili messaggi subliminali che le mando? <...> Certo la razionalità umana lascia a desiderare, per quello bisogna sbatterci il grugno forte, ma lei pensa che se la Spagna continua a scricchiolare così il bund tedesco rimane bello e forte e con rendimenti negativi? Con tutti i Bonos che hanno in pancia le banche tedesche? Con tutti i soldi che han messo sull'immobiliare spagnolo? Ahemm Kommerzbank ahemm... Io andrei bello corto sul bund fossi uno speculatore.

Aho! Se lo fa e ci si guadagna voglio la percentuale ;)



Caro Alessandro,
 

ieri sera stavo leggendo i Miserabili, parte terza, libro terzo, capitolo prime (“Un ancien salon”):



« Lorsque M. Gillenormand habitait la rue Servandoni, il hantait plusieurs salons très bons et très nobles. Quoique bourgeois, M. Gillenormand était reçu. Comme il avait deux fois de l’esprit, d’abord celui qu’il avait, ensuite l’esprit qu’on lui prêtait, on le recherchait même, et on le fêtait. Il n’allait nulle part qu’à la condition d’y dominer... »



Ferma tutto! Ma io questo lo conosco! Non andava da nessuna parte se non a condizione di dominare (la conversazione, naturalmente, trattandosi di salotti, non fate correre la vostra fantasia perversa, M. Gillenormand aveva un’età)... Ma dove l’ho incontrato... Ah sì, ora ricordo:



“Ogni volta che mi voglio divertire vado a commentare da un mio amico "austriaco" e tutti i suoi "ammiratori" iniziano col delirare dello "Stato Nemico" e compagnia bella. A quel punto gli dico semplicemente "perfetto ragazzi, emigrate in Somalia, là niente Stato e vi divertite come vi pare no? Peccato che il primo Signore della Guerra vi faccia saltare le cervella e vi rubi tutto a meno che non siate Clint Eastwood in Gunny. Questo è il liberismo allo stato puro. Godetevelo."

Game, Set, Match 6-0 6-0 6-0... manco c'è quasi più divertimento oramai.”



Ecco, come ti ho detto, carissimo Alessandro, tu sei bello, ma non so se mi piaci. Mettiamola così: io credo che tu abbia una curiosità e un’intelligenza dei fatti profonda, o che almeno a me sembra tale perché spesso la trovo affine alla mia, cioè perché mi sembra che quello che per me è un problema lo sia anche per te. Aggiungo che questo vale per il 99% dei lettori che passano e si fermano. Naturalmente, questo tipo di affinità deve piacermi, per mero narcisismo: se mi piace come la penso, deve piacermi un po’ anche chi la pensa come me!

E forse mi piace anche il tuo lato competitivo.

In fondo la tua descrizione delle visite agli amici austriaci, e della simpatica partita di tennis che ti vede regolarmente vincitore, è una candida ammissione di trollismo: tu non ci vai a parlare perché ti interessa quello che pensano, ma perché ti piace vincere facile. Siamo sicuri che questo blog sia il posto giusto per questo tipo di progetto?

Ora, al di là del fatto che forse i dibattiti dovrebbero essere condotti in buona fede per confrontare tesi e antitesi e giungere a una sintesi (adesso arriva Schneider con la matita blu), insomma, in parole povere, con un intento un minimo costruttivo, se non nei risultati almeno nelle intenzioni, e se non nelle intenzioni almeno nelle dichiarazioni di intenti, al di là di questo semplice fatto, qui cominci a piacermi di meno, perché una natura veramente competitiva dovrebbe cercarsi degli avversari di un certo spessore!

E quindi, sperando che tu sia, come io sono, una natura veramente competitiva (e non sto a dirti qual è il mio avversario preferito), ti do una buona notizia: qui troverai sempre pane per i tuoi denti. Ma stai attento ad addentarlo: potresti romperti un dente: in questo caso è lì da cinque mesi! Sì, perché vedi, il fatto che i bund saranno la prossima bolla mi pregio (come dicono quelli che parlano forbito) di essere stato il primo a dirlo in Italia, su questo blog, il 23 novembre 2011. E tra l’altro non è nemmeno un’idea mia. Come credo tu non abbia colto, a me l’economia interessa poco, ma per il lavoro che faccio ogni tanto vado a cena con qualche studente che fa un lavoro serio, e mi erudisce. Quella poi fu una cena particolarmente interessante, perché alla mia osservazione che io sapevo benissimo che le crisi debitorie sono un problema del creditore, e che quindi all’istituto di credito nel quale il mio ex studente lavorava sarebbe convenuto, appunto, evitare, lui mi rispose con parole che avevano esattamente il senso di quelle che dice Keynes nel XII libro. E il senso era: lo sappiamo benissimo che dovremmo uscirne, ma noi siamo pagati per fallire in modo convenzionale, non per riuscire in modo non convenzionale.

E questo per la razionalità. Magari un giorno parliamo di fallimenti del mercato, che è una cosa che mi ha chiesto Giorgio secoli or sono.

Ma torniamo a noi.

Dove è finita la netiquette, che poi era quella cosa di buon senso che suggeriva, quando si voleva dare una lezioncina subliminale al padrone di casa, di andare prima a dare un’occhiata in giro? Non ci sono più i troll di una volta! Tu sei con noi, con mia grande soddisfazione, dal 14 marzo, e quindi forse non hai fatto in tempo a recuperare (la colpa è mia, sono un grafomane).

Per aiutarti, voglio dirti quale sport pratichiamo qui.

Non è il tennis, no.

Sono i 100 metri piani.

Hai tagliato il traguardo con 135 giorni di ritardo. Ma io sono certo che puoi e vuoi migliorare. In alternativa, ci sono tanti campi artificiali dove confrontarsi con liberisti decerebrati!

Il mio messaggio non è subliminale, sono sicuro che è arrivato...


Scusa, i lettori con più anzianità sanno che sono tollerante come un aspide e permaloso come un piddino. Sono qui per imparare, ma imparo di più di chi non mi fa la lezioncina!

104 commenti:

  1. L’Euro senza unione politica non può reggere


    http://www.project-syndicate.org/commentary/a-centerless-euro-cannot-hold/italian/

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    1. A parte il fatto che "decade" in inglese si traduce "decennio" in italiano (ma questo è un problema del traduttore), Rogoff non fa che ripetere quello che tutti sanno, e in effetti dice una forse lievemente diversa da quella che dici tu: l'euro non può reggere molto probabilmente nemmeno con una unione politica (che non si sa cosa sia, come non si sa cosa siano le "riforme").

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  2. Buongiorno Prof.,una domanda. Mi sembra di aver capito che quando si parla di aree valutarie ottimali si parla anche di mobilità del lavoro. Premesso che io non sapevo neanche che esistesse questa teoria ne ho sentito parlare per la prima volta da lei. Però la cosa mi ha incuriosito perchè quando tutti affermavano che noi eravamo un popolo di emigranti ecc..ecc.. io che sono figlio di emigrati e emigranti affermavo: Si è vero,ma i nostri padri quando emigravano in Germania e in svizzera subivano angherie sociali ma potevano permettersi di mantenersi loro nel posto dove erano e mantenevano la famiglia a casa.Ma oggi cosa diciamo a un operaio della FIAT vai in Polonia e guadagna 400 euro al mese....a un ragazzo ingegnere informatico gli diciamo vai in Bulgaria e prendi 500 euro al mese come ingegnere...

    In conclusione quando si parla di aree valutarie ottimali se la mobilità del lavoro è un punto fondamentale non si dovrebbe tenere di conto di una certa omogenietà retributiva della stessa?

    PS: per quanto riguarda Rogoff la dritta viene da qui

    http://keynesblog.com/2012/04/05/leuro-senza-unione-politica-non-puo-reggere/

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    1. Giustissimo. E un economista standard ti direbbe che l'omogeneità si realizza appunto attraverso la mobilità (perché in teoria gli operai vanno dove guadagnano di più, e così facendo aumentano l'offerta di lavoro nella zona dove i salari sono più alti, contribuendo a una discesa dei salari per la solita legge della domanda e dell'offerta).

      Un economista post-keynesiano, viceversa, potrebbe avere un punto di vista più articolato...

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  3. Paulo majora canamus.

    Radio coatta classica su Telemann: quale preferite?

    Questo o questo?

    Apro il dibattito, anzi, er dibbattito.

    C'è da dire che Sophie si lascia guardare più di Enrico (with all due respect: commento coatto, ma altrimenti che radio coatta classica sarebbe?)... Mi piace l'attacco volitivo di Skip. Comunque, questo rimane uno dei miei progetti futuri...

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    1. Io preferisco il primo... il flauto dolce non mi sembra che si accompagni bene agli altri strumenti, meglio il flauto traverso.

      E' tutto quello che posso dire :)

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    2. @Giorgio

      Devo dolorosamente convenire con te, anche se purtroppo per farlo con il traverso mi toccherebbe studiare minimo tre anni.

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    3. Non capirò un piffero di musica, ma preferisco senza alcun dubbio Sophie.

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    4. Il fatto è che un confronto estetico sul piano musicale è difficile, perché i due video sono così diversi...

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    5. anche io preferisco, tra i due video, il violino femminile. Comunque apprezzo di più, da ignorante, il periodo romantico.

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    6. Non ho molto orecchio, per cui so' andato a occhio.

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    7. Comunque visto che ti piace Telemann ti suggerisco anche questo.

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    8. Poi c'è sempre questo vecchio classico, che dimostra anche che io con i tedeschi lavoro volentieri (anche se sono completamente coperto dal leggio di Hajo)...

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  4. Gillenormand era fantastico, e nonostante la sua età...

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    1. ...ogni tanto deponevano davanti alla sua porta un cestino con una creaturina dentro, e lui affermava di non saperne niente, ma la metteva comunque a balia. Altri tempi, altri salotti...

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    2. (comunque: fosse servito solo a conoscere uno che legge Hugo, questo blog non sarebbe stato sprecato)

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  5. Mi piace la risposta di Cesaratto a quel socialdemocratico (ma di che?), rivela un messaggio di fondo che più o meno recita "c'avete rotto er cazzo.". è comunque come al solito pieno di falle interne e luoghi comuni che prima o poi devono finire. Sembrano tutti sottoprodotti di Sinn, the original Sinn che anche qui

    http://vocidallagermania.blogspot.it/2012/04/non-siamo-noi-dover-inflazionare-ma.html

    riesce a vincere su tutti dicendo che la Grecia deve diventare più economica del 37%. Una di quelle cifre non tonde che funzionano per accreditarsi serietà. anche se va detto che Sinn compare tra i top 5% nella classifica di IDEAS. Diciamo pure che è tedesco, ma si può giudicare "piccolo" un economista con tante credenziali solo perché non si è d'accordo? In fondo, l'economia non è una scienza esatta ;-) ;-) ;-)

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    1. Dimmelo a me! Nemmeno la musica. Quindi parliamo di musica!

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    2. Comunque il tuo metodo di filtraggio delle informazioni è molto efficiente. Ti dirò che dopo aver letto l'intervento del socialdemocratico, e un altro paper che conosci, Sergio ha deciso di venire a Pescara! Direi proprio che in effetti ce l'hanno rotto. Proviamo a ricambiare. Se ci sbaglieremo, sarà di pochi centimetri (il coatto chiuso in me doveva esprimersi, aspetto la rampogna di Marco Basilisco).

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    3. Bè sì, è il momento di attaccare, l'avversario sembra in difficoltà (ma magari). Se inviti Sinn porto un intero allevamento di polli e gli lancio direttamente quelli.

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  6. o comunque, voi che siete persone attente e non allineate, non vi sembra che la bufera sulla Lega arrivi al momento giusto nel posto giusto a favore delle persone giuste? Così, per capire se sono l'unico a vederci puzza di sistema simil Tangentopoli.

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    1. Si sente lontano un miglio che puzza!

      Fossi in Di Pietro (e Vendola) comincerei a contare le ore...

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    2. @ istwine
      no, non sei l'unico: http://www.conflittiestrategie.it/2012/04/05/la-musica-non-cambia-gli-ascoltatori-nemmeno-scritto-da-giellegi-il-5-aprile-%E2%80%9812/
      ma la compagnia è un po' tosta e "malpensante"
      roberto

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    3. Forse non nel senso di giustizia ad orolegeria come direbbe il mostro di Arcore, il fatto è che giornali e telegiornali (in particolare quelli di orientamento sinistro) perderanno mesi e mesi in dettagliatissime cronache giudiziarie su Bossi e Rosi Mauro; i piddini, con la relativa stampella sinistra SEL, avranno un altro gingillo che permetterà loro di non fare i conti seriamente con le schifezze che gli sta propinando il governo.
      Berlusconi prima e la Lega ora sono come dei parafulmini: il militante o simpatizzante piddino, non potendosela prendere col governo degli "onesti" che lo sta massacrando con la riforma delle pensioni e del lavoro, scarica la propria rabbia plaudendo in maniera scomposta ad ogni avviso di garanzia; per di più è convinto, con i "sacrifici" impostigli, di stare partecipando al salvataggio della patria, o della matria come direbbe Vendola. Prima di ragionare con questi signori ha da passà 'a nuttata.

      Giuseppe Sini

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    4. Certo. La cosa é sospetta, e i soggetti non sono nemmeno riusciti a farla sporca nascondendo la documentazione compromettente. Qui qualcuno ha tradito ben pagato... e i toni forcaioli della base leghista che danno addosso al "giuda Maroni" sono sospetti... Maroni ha normalmente un grande seguito e non c'era ragione di attaccarlo ora, visto tutto il rispetto che dimostra a Bossi anche in questa contingenza...

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    5. Istwine, secondo me questo è il metodo Boffo applicato a Bossi.

      Io non capisco neppure qual è il reato eventuale. Il rimborso elettorale ai partiti è in realtà un finanziamento ai partiti, l'elenco delle spese elettorali con i giustificativi un mero pro-forma. Quindi i soldi dati ai partiti NON sono soldi pubblici una volta che questi li hanno incassati ma soldi privati. Quello che i tesorieri fanno con i soldi ricevuti sono fatti loro o al limite una questione privata tra i membri di un partito.

      Quindi non so perché le procure indaghino, può anche essere che i magistrati siano in buona fede, ma sono sicuro che l'obiettivo politico immediato dell'operazione è far fuori Bossi e la Lega.

      L'obiettivo finale è completare il golpe bianco demolendo quello che resta della rappresentanza politica del popolo italiano.

      Lo so perché seguo regolarmente "La Voce del Padrone": il tg di Mentana. :)

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    6. E Lusi, Tedesco, Penati, Goracci, Cosentino, Papa, Romano, Emiliano, Milanese, fanno parte del complotto?

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    7. Un miglio solo?
      Anche il Bersy ha da stare accuorto a come si muove. Ci si mette un attimo a rispolverare l'argomento "non poteva non sapere" cosa facesse il suo caposegreteria. A ciascuno, la sua pena e i suoi Penati

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    8. Come sei sempre piacevolmente classico! ;)

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    9. Non ci crederete, ma io sono immerso fino alle ginocchia in una risaia del Vietnam, forse oggi sto vedendo la luce in fondo a un tunnel di stime, quindi sinceramente non sto seguendo quello che succede in Italia. Ma da quello che dite, temo che non valga troppo la pena di farlo. Mi riimmergo nell'econometria...

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    10. Ho dato un'occhiata. L'Italia rimane il paese dei segreti di Pulcinella... a orologeria! Però, come di consueto, rifuggirei da interpretazioni "complottiste" del tipo "lo hanno eliminato perché era scomodo". Molti interventi chiariscono che l'Umby tanto scomodo non era, il suo dovere lo ha sempre fatto! Piuttosto, per lui come per il Manifesto questa storia ha una amara morale: fare il proprio dovere "europeista" non è una garanzia!

      Mi sembra equilibrata l'interpretazione di Giuseppe Sini. Sicuramente ora un po' di polverone fa comodo. Questo è un fatto. Quanto a dire che il poverone si è alzato ora PERCHE' fa comodo... ma... sì... forse...

      Però allora bisognerebbe entrare nel merito tecnico di come è partita l'indagine, e a me sinceramente non va di perderci tempo. Personalmente non credo sia necessario ipotizzare che la magistratura sia "teleguidata", se è questo che qualcuno vuole sottintendere. Direi comunque che il metamessaggio è più ampio (infatti coinvolge anche Lusi, Penati, ecc.): quello che si vuole che i piddini capiscano è che se l'Italia sta come sta la colpa è solo di un pugno di politici corrotti, e non anche e soprattutto di istituzioni economiche totalmente irrazionali che stanno mettendo in ginocchio un intero continente.

      Come in altre occasioni, può darsi che singoli pezzi dello Stato siano efficaci "ripetitori" di questo messaggio, ma non credo in una intenzionalità, né in un disegno particolarmente coerente.

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    11. Giusto per chiarire: parlando di metodo Boffo applicato a Bossi intendevo l'uso strumentale, cioé calunnioso e diffamatorio, dei risultati di un'indagine giudiziaria diretto a ottenere un risultato politico.

      Questa è l'operazione politica che secondo me stanno facendo non i magistrati ma i mezzi di comunicazione.

      Anche qui uno potrebbe dire che non c'è una volontà specifica ma che la campagna è solo l'effetto di un meccanismo imitativo-competitivo.

      Io però trovo una prova della volontà nella ripetizione costante di affermazioni false come quella secondo la quale si tratterebbe di "soldi pubblici".

      Buona Pasqua!
      Giorgio

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    12. da buon complottista non posso che prendere atto della decisione della cassazione sul braccio destro dell'innominabile ; ci aggiungo che la lega ha dichiarato di volersi presentare da sola alle amministrative del 2012 e viene randellata come sappiamo , e nel mio puzzle da complottista vien fuori che sì la giustizia è telecomandata

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    13. E i baroni universitari (compreso me) sono tutti massoni. A proposito, devo andare a ritirare il grembiulino in lavanderia. Ci vediamo...

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  7. Alessandro, scusa, devo andare a pranzo, non leggo tutto, altrimenti i centi metri non riesco a farli. Ti chiedo solo una cosa: ci sei o ci fai?

    Io non dico "i tedeschi sono leghisti". Io dico: la leadership tedesca sta consolidando il proprio consenso con tattiche leghiste, cioè con la "paura" (economica e non solo) del diverso, e scaricando sul Sud responsabilità di scelte che sono proprie.

    Questa non è ideologia, sono fatti, e fatti che non vedo solo io. Se tu vuoi non vederli, vai pure in Austria. Se vuoi vederli, basta che sfogli vocidallagermania. Questa strategia è estremamente preoccupante. La tua certezza che la leadership tedesca razionalmente non taglierà il ramo sul quale è seduta è francamente sconcertante (come vedi, resto educato).

    Poi, per tua informazione, io non sono in compagnia di Calderoli, ma di Dornbusch, Krugman, Feldstein, e tanti altri.

    Vedo che insisti con le lezioncine... e che non vuoi studiare. Chissà perché, le due cose vanno spesso insieme. Un mix che a me non piace molto...

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  8. Alessandro, sei un interlocutore molto intelligente e stimolante, e quindi mi devi concedere ogni tanto lo sfizio di provocarti. Capisco il tuo punto di vista, e lo trovo anche equilibrato. L'unico dubbio che mi rimane è che non sia del tutto coerente con le tua visione giustamente disincantata della democrazia, espressa nel dibattito intercettato da Google spam. Ecco, secondo me oggi sei molto fiducioso nel meccanismo democratico. Io non è che sia proprio sfiduciato, ma tendo a vedere in esso l'influenza di tanti fattori, non ultimo il fatto che in democrazia i voti si "comprano" in tanti modi, ad esempio con la disinformazione...

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  9. Buongiorno prof, ora io sarò un'anima candida, ma leggere cose così:

    "E il senso era: lo sappiamo benissimo che dovremmo uscirne, ma noi siamo pagati per fallire in modo convenzionale, non per riuscire in modo non convenzionale."

    non so, mi da un senso di vertigine. Insomma, alla fine si sa che si dovrebbe uscirne ma si tira dritto, ma in nome di cosa? Mi delucida?
    Marco mi.

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    1. Diciamo che l'esperienza di questa, ma anche di altre crisi (suggerisco sempre di leggere The Great Crash di Galbraith, Keynes parlava di quell'esperienza lì) mostra che chi opera in certi mercati ha sempre avuto la speranza di riuscire a cavarsela essendo più furbo degli altri (il famoso gioco delle sedie musicali). Oggi, poi, ha anche la certezza che lo Stato interverrà a salvare l'istituzione finanziaria presso la quale lavora, che generalmente è too big to fail (mentre i pensionati sono too small...). Quindi si tira dritto in nome del fatto che i soldi o te li restituiscono i tuoi debitori, o te li restituisce lo Stato.

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  10. O.T.

    Finanziamento Pubblico ai partiti.

    Se non ricordo male in Italia c'è stato un referendum che aboliva il finanziamento pubblico e la sovranità popolare andrebbe rispettata.

    POI MAGARI SI DISCUTE SULLA LUNGIMIRANZA DELLA DECISIONE POPOLARE CHE COMUNQUE NEL BENE E NEL MALE RIMANE LEGITTIMA.

    Io ad esempio, sono fra quelli che ritengono che ci debba essere un rimborso spese.Per evitare frodi, stanzierei un tot a partito fisso e invariabile da elargire se il partito entra in parlamento e questo servirebbe come deterrente per evitare speculazioni in merito (altrimenti tutti camperebbero di partiti personali visto i rimborsi certi). Mi sembrerebbe un giusto compromesso fra esigenze di rappresentatività democratica e un giusto e certo contenimento dei costi.

    MA OGGI IL FINANZIAMENTO DEI PARTITI E' SOLO UNO STRUMENTO DI ARRICCHIMENTO POLITICO. i CASI LUSI LEGAE ALTRI HANNO DIMOSTRATO CHE LA POLITICA E' FATA DA UOMINI CHE SONO UMANI E UNANIMI NELLO SVUOTARE IL SALVADENAIO ITALIA.

    Ora se spendo di più per finanziamenti impropri e ovvio visto le esigenze di bilancio pubblico che devo sacrificare altre voci dello stesso bilancio.

    QUI I COMPARI VANNO A BRACCETTO.

    E' una vergogna avere assistito all'intervista di Ugo Sposetti ex tesoriere DS e senatore che affermava " sono orgoglioso di avere modificato nel 2006 la legge sul finanziamento pubblico dei partiti estendendo il finanziamento anche per i 5 anni effettivi anche se cadeva il governo e si andava a nuove elezioni" Tradotto con le elezioni anticipate i partiti presenti in entrambe le elezioni e che superano la soglia del 2% prendono finanziamenti doppi anche se non entrano in Parlamento. Poi a questo aggiungete anche la distorsione sul finanziamento pubblico dei giornali di partito e altri.... E UNO SI DOMANDA: COME E' POSSIBILE AFFERMARE CHE UNA VOLTA CHE SONO STATI ELARGITI SON FATTO LORO?

    Son fatti nostri e soldi nostri che paghiamo con le tasse. Soldi che che hanno motivo di essere spesi per rispettare principi di rappresentanza pluralista,ma essendo soldi pubblici non possono in alcun modo essere fagocitati in favore della politica politicante a discapito della politica-economica che è di fatto uno dei pochi atti di vera politica.

    IL "TROPPO STROPPIA" COME AFFERMA UN SANO PROVERBIO POPOLARE.


    ****

    I partiti? Spendono 1 euro e ne incassano 4,5

    http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-04-06/partiti-spendono-euro-incassano-100809.shtml?uuid=AbGBlrJF

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    1. Beh... visto che l'ho scritto io che sono fatti loro e dato che mi pare che siamo d'accordo anche se non sembra ti rispondo :)

      Tu scrivi: "Io ad esempio, sono fra quelli che ritengono che ci debba essere un rimborso spese. Per evitare frodi, stanzierei un tot a partito fisso e invariabile da elargire se il partito entra in parlamento [...]. "

      Bene, un tot fisso e invariabile è un finanziamento a fondo perduto, un contributo, chiamalo come vuoi ma non è un rimborso spese.

      Ora questo finanziamento è un tot fisso e invariabile per elettore (iscritto nelle liste elettorali) ripartito sulla base dei voti. Tu, se non ho capito male, proponi un tot fisso e invariabile per partito: chi ha preso il 40% dei voti e chi ha preso il 4% ricevono lo stesso finanziamento. A me non sembra molto conveniente ma sia pure.

      La domanda è: una volta che il partito ha ricevuto questo contributo lo può gestire come vuole?

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    2. Si propongo un tot fisso meglio se sugli effettivi che hanno votato, oggi invece è sui potenziali elettori, prendono i soldi anche di chi non va a votare e il contributo se non sbaglio c'è per le politiche nazionali, regionali e Europee.

      Lo può gestire come vuole?

      certo, ma dato che è un contributo sulle spese elettorali,razionalità vorrebbe che è appena sufficiente per pagare le spese effettive della campagna elettorale.

      PS: poi se gli avanza qualcosina son briciole, di perfetto non c'è nulla.L'equilibrio democratico è dare una possibilità a tutti evitando gli abusi che ammazzano il principio.

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    3. Un tot per 1000 sul 730? L'idea del pidiellino Crosetto non mi sembra male... Ognuno dà al partito che preferisce, non dà se è un "antipolitico", i partiti a questo punto ricevono soldi che devono dimostrare di meritare.
      L'unico neo che vedo sarà un proliferare di campagne TV tipo "con l'8 per mille avete fatto tanto ecc". Ma esiste sempre il telecomando.

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  11. Per evitare il moral hazard in società private di "interesse pubblico" nel senso che sono too big to fail si potrebbe nazionalizzare temporaneamente,con tutti gli effetti che ci sono in un cambio societario compreso quello di rivalsa per danni nei confronti degli ex amministratori.SE QUALCUNO COMINCIA A FARE UN PO' DI SANA GALERA E' PROBABILE CHE EPISODI DI AZZARDO MORALE SIANO CONTENUTI, NATURALMENTE CI DEVE ANCHE ESSERE UNA LEGISLAZIONE CHE VIETA ESPLICITAMENTE CERTE PRATICHE E COMMISTIONI COME QUELLA VOLUTA DA ROOSVELT E ABOLITA DA CLINTON.

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    1. Sono d'accordo. Ora dobbiamo solo convincere gli altri! ;)

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  12. Risposte
    1. ma chi è il tipo a destra con gli occhiali che si muove come se fosse ad un concerto dei Doors?

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    2. Ma mica vorrai mettere i Doors con Naudot? Dici quello con gli occhiali e senza capelli?

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  13. @roberto
    Oh no sig. Maestro! Oh no! no, no,no,no,no…. Nel link da te segnalato si legge

    “La lega, l’unico partito che non ha accettato la presa in giro dei “tecnici”.

    Balle della nonna! La ha accettata eccome! Ha votato compatta (tranne UN deputato che si è astenuto, grazie Luciano per la segnalazione) il pareggio di bilancio in costituzione! Così come del resto ha fatto il partito di Tonino “il Mazzuolatore” Di Pietro!

    A “Rigor Montis”, come lo definisce quel “pistola” di Grillo (Nota per Alberto: se “Pistola” non è politically correct puoi sostituirlo con “Tribuno della plebe Milionario”, come Santoro del resto) non serve altro ! Tutto il resto, come cantava Califano, è noise….

    Inoltre, vivendo al Nord negli ultimi dieci anni, solo un elettore deficiente non avrebbe sentito il “profumo” di collusione con la ndrangheta! Pensa che ci erano già arrivati anche dei Bergamaschi e dei Bresciani (uèh Pota, scherzo neh … “A mangià l'ors ol cül al sè rincors”) se debbo giudicare dal tenore di alcune scritte presenti sui muri tra Ponte Oglio e Palazzolo del tipo Lega + Mafia = Cemento!

    QED anzi “Già”…

    Alex

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    1. Grazzzie per l'intervento e bentornato. Io sono lontano, non leggo giornali, penso solo al Vietnam, ma quella cosa del pareggio di bilancio mi sembrava di ricordarla... Pistola credo sia ammissibile, non so, vado a consultarmi con la mia coscienza.

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    2. Alex ha dimenticato che l'unanimità in parlamento è stata raggiunta anche quando è stato ratificato il trattato di Lisbona (in pieno agosto e con nessuna notizia sui giornali) che in pratica rappresenta la costituzione europea. Inoltre nessun italiano è stato interpellato neanche con un referendum. Questa è "democrazia rappresentativa".

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    3. Credo che se lo ricordi bene! E a onor del vero, quando lo racconto qui in Francia incontro una certa incredulità.

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    4. a alex,
      sai, quando si parla di partiti, a mio avviso il più pulito c'ha la rogna. Ma nell'insieme il ragionamento mi pare interessante e convincente (scremato, magari, dalle "svenevolezze" linguistiche lagrassiane, ma sai, da professore di economia in pensione ne ha viste tante), e forse per questo è stato ripreso anche da altri siti
      http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=10129
      e anche i commenti non sono male
      roberto

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    5. sì bè il mio discorso non era propriamente volto al complotto, era un po' più largo. Il fatto che abbiano votato il pareggio di bilancio non deve sviare, sta minchiata imprenditoriale del pareggio di bilancio è un mantra che esiste da quando hanno inventato la partita doppia. il punto è proprio che tutti sti attacchi generalizzati alla classe politica, più che altro intesa come arraffa e mangia, è volta a delegittimare il pubblico e la politica, più che risolvere un problema (che è sì, un problema, ma di fronte ad altri permettetemi il mio sonoro e infinito "stigrancazzi della mangiatoia all'italiana" [senza contare che senza di essa molti film di totò e sordi non ci sarebbero stati. in Germania infatti non fanno ridere, notoriamente, e non sottovalutate questo aspetto!])

      voglio dire, il punto è sempre che è tutto strumentale a una certa ideologia malsana dominante, non è tanto che la Lega poi aveva idee del cazzo, è il modo tramite il quale si delegittima o si critica, tramite dei soldi che il tesoriere avrebbe rubato. ma seriamente è centrale questa cosa in un periodo del genere?

      Insomma, non sto dicendo nulla di nuovo che non sapete e che non avete già pensato, ma l'assurdo è che la gente non si scandalizza perché la Lega ha votato il pareggio di bilancio, ma perché il suo tesoriere ha fatto qualcosa di male. e incanalare l'incazzo generalizzato verso una mangiatoia risibile fa comodo (direttamente o indirettamente) al governo. e i vari giornalisti della nonsinistra godono a poter attaccare il niente, magari mettendoci qualche dato sul fatto che in Germania i tesorieri son più produttivi, che so.

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    6. Visto che la Lega è d'attualità (magari anche in OT), questa è un'altra ri-costruzione, dall'interno però, che risale perfino all'antica Roma (già ladrona? mah), così anche la risposta che dovevo al Profe, che tempo fa si chiedeva "chi diavolo fosse 'sto Preve", è (almeno in piccola parte) onorata
      http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=10130
      @ istwine: se la gente si scandalizzasse un po' di più per il voto leghista sul pareggio di bilancio (o a scelta per il voto sul Trattato di Lisbona), probabilmente la vittoria sarebbe a un tiro di schioppo, mentre se continua a scandalizzarsi sul tesoriere leghista e i "suoi" intrallazzi, la vittoria è ancora di Herr Mario
      roberto

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    7. Io sono un grande ignorante e non faccio molto per nasconderlo!

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    8. il mantra del pareggio di bilancio non è poi una cosa negativa. Il problema è la volontà di applicare le regole del bilancio civilistico alla contabilità nazionale. Quello che ci vogliono far credere (a partire dal "comunista" Napolitano) è che il deficit pubblico è una cosa brutta. Non ci dicono però che se il settore privato è in surplus, del pareggio di bilancio dovremmo infischiarcene (vedi il Giappone). E non ci dicono che il debito pubblico è una cosa negativa, oggi, perché anche il settore privato è in deficit (spero di non prendermi qualche cazziatone dal prof.). Ma si parla del deficit pubblico e non di contabilità nazionale, solo una faccia della medaglia.
      Riguardo alla Lega, concordo con Istwine. La gente si incazza sui problemi che sono quelli evidenziati dai giornali. E’ ovvio che, usando il paradigma orwelliano, se una notizia non viene comunicata nel modo giusto, o non viene comunicata completamente, risulta che la notizia non esiste e quindi non è reale.

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    9. aò, accendo la tv e mi becco Travaglio dire "facciamo come in Germania, dobbiamo importare il modello tedesco sul funzionamento dei partiti". questo è il mio piccolo Quod Erat Demonstrandum.

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    10. Marco, tutto comprendere è tutto perdonare. Ti dedonaldizzerò, vedrai. In fondo è colpa mia, ti ho trascurato... Vado a dormire con questa amarezza! ;)

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    11. Istwine,

      io ho acceso il televisore e ho scoperto che la riforma del lavoro sarà finanziata con un'altra mazzata sul mio risparmio privato ma sto tranquillo: la Repubblica ha già trovato i colpevoli http://www.repubblica.it/economia/2012/04/06/news/rimborsi_elettorali-32864526/?ref=HRER2-1

      Anche questo è un piccolo QED, quello grande arriverà l'anno prossimo quando Qualcuno deciderà che per non spaventare i mercati è meglio non votare.

      :)

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    12. dedonaldizzare? Ma come...vado in giro con attaccata alla giacca la spilletta "Bagnai for President". Ho pure iniziato lezioni di flauto. :)

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    13. Ma 'sti saldi manegggiati come le patate sul bancone del mercato... non lo so... ma è roba mia? Comunque in effetti non dici male, manca solo un pezzo: se il settore privato non risparmio e il settore pubblico è in deficit i soldi chi ce li mette?

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    14. domanda alla quale mi risulta difficile rispondere. Ma non è lei a dover dare risposte di tal tipo? Comunque sparo. Nel sistema attuale dell'Euro i soldi ce li mette l'estero (e qui nascono i problemi). Se l'Italia avesse ancora la sovranità potrebbe spendere in deficit, con un pò più di inflazione, forse, ma per il tempo giusto per stimolare la domanda interna e riequilibrare il settore privato (ci sarebbe anche la svalutazione, ma quella me la deve ancora spiegare).

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    15. Ahia, Marco Marco, l'hai detta grossa, e te la sei cercata. e te la sei cercata...

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    16. (la svalutazione la intendevo come strumento per il riequilibrio nel settore privato, non come strumento di finanziamento). http://www.youtube.com/watch?v=mhlGxT2Nj7A

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    17. Vedi che sei donaldizzato? Potremmo bandire l'aggettivo "sovrano"? So che siete tutti nostalgici. Del resto, anch'io in Francia voterei Luigi XX...

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    18. No ma daiiiiii…suvvviaaaaaa….. E’ una coincidenza! Allora non possiamo usare neanche la parola “postkeynesiano”, o “piena occupazione” o “Minsky” perché ne parla anche il “dream team”? E poi la suddetta soluzione è quella sostenuta da diversi economisti, non solo post keynesiani ma anche marxiani (Bellofiore, Halevi, Toporowski). Forse le sarebbe piaciuta di più la frase “occorre tornare ad un sistema in cui la banca centrale compri i titoli di Stato invenduti alle aste”? Comunque non userò più la parola incriminata, al suo posto userò la parola “indipendenza” o “autonomia”. Va bene?
      Istwine ti prego aiutami!

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    19. Ma no, il problema non è nemmeno quello, per carità. Anche se in effetti la musica non è fatta solo di note, altrimenti basterebbe un computer...

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    20. e no Marco, io non posso aiutarti perché sono della terza corrente (e non quella posticcia del fu un bravo storico, Gunter Schuller) ancora, quindi ho problemi sia con te che con Alberto. ma ti do una mano perché il capo urtato è un guaio. alla domanda del capo hai risposto "Nel sistema attuale dell'Euro i soldi ce li mette l'estero (e qui nascono i problemi)." Togli "Nel sistema attuale dell'Euro" e ci sei (secondo me, poi lo sai che spesso è insidioso nel suo rigore).

      Ah, ovviamente ci vuole molta attenzione a maneggiar lo saldo, perché gli adepti di Barnard fanno casino, troppo casino, troppo troppo casino, troppo troppo troppo casino, e via progredendo nei giorni.

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    21. In effetti... anch'io direi che la contabilità è una cosa, e il sistema dell'euro un'altra! Se i settori interni sono deficitari, i soldi devono venire da fuori, e questo, ti assicuro, succedeva anche 35000 nella valle del Neander. Che poi l'euro abbia peggiorato la nostra situazione, quello è un altro conto! Però sì, penso che ci siamo capiti, io volevo solo stuzzicarti un po'... Via, non sono proprio così una bestia, spero...

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    22. E qui mi sovvengono diversi dubbi …..ma me li tengo, per ora, verranno magari chiariti dai successivi post. Mi sa che mi tocca prima leggere un manuale di economia internazionale (mannaggia quando ho scelto il corso di economia aziendale e non economia e finanza).
      @ Istwine
      una curiosità. Quale sarebbe la terza corrente?

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    23. ma no Marco niente di serio, è che anche io rimango talvolta stranito e contrariato da alcune esternazioni del boss. cioè, non mi tornano un po' di cose talvolta. ma son talmente tante le cose che mi tornano che non mi interessa approfondire o fare domande di solito!

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    24. Troppo buono. Il Signore ti renderà merito di questa tua indulgenza.

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    25. (hai visto Marco che basta poco? devi conoscere i punti, tu insisti su donald, ma ormai non attacca più, è un trauma superato quello, bisogna inventarsi qualche nome nuovo o qualche idiozia nuova).

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    26. Marco,
      hai la mia solidarietà di pennuto mezzo spennato...
      :)

      Pensa che la mia donaldizzazione è avvenuta ante litteram a causa di un libercolo di Massimo Fini intitolato "Il denaro sterco del demonio" che ho comprato solo perché costava pochissimo, un remainder di un remainder, e perché Fini mi è simpatico.

      Questo libro è rimasto per alcuni anni su uno scaffale e poi, mannaggia, l'ho letto.

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    27. Sì?

      E quindi anche tu chiami fiat la moneta a corso forzoso (sempre meglio che chiamarla escort, potrebbe offendersi), e sei convinto che sarebbe una grande novità (e invece in Italia ce l'abbiamo dal 1866 - con qualche parentesi)!

      O Signore! Sarà difficile... ma ce la faremo...

      Oppure, come Qui, Quo e Qua, sei convinto che quando faccio notare che in certe cose (o, più esattamente, nella rappresentazione che me ne viene data) non c'è niente di nuovo, è perché in realtà voglio tornare non al tornese, ma addirittura al talento attico?

      Dai, lo so che non siete così...

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    28. Giorgio grazie per la solidarietà. Ma voglio precisare che non sono donaldiano e non lo sono mai stato. Ammetto che ho letto il suo libro e non nascondo che mi è piaciuto tanto, perché, secondo me, lui il giornalista lo sapeva fare bene, soprattutto quando ha trattato la questione sionista in Palestina. Ma in fatto di economia non mi piace come si sta muovendo. In verità ho letto qualche paper di Wray & co. e non nascondo che condivido molte cose, ma, come ha già detto l’autorevole ospite, sono cose già dette, soprattutto dal maestro del suddetto che mi pare si chiami…….penso un certo ……forse Minsky (a proposito invece di leggere il “dream team” consiglio “Keynes e l’instabilità del capitalismo”). Quindi se ci vogliamo etichettare io appartengo più a questo genere (secondo 0,40)

      http://www.youtube.com/watch?v=KDSDvLVg5VA

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    29. No, professore,

      la chiamavo fiat money per essere alla moda :), corso forzoso mi sembrava ottocentesco... appunto.

      Però in “fiat money” è fiat che suona bene, come in fiat lux: “servono soldi allo Stato? Eccoli!”. “Corso forzoso” invece suona un po’ meno bene: “abbiamo finito l’oro, ora devi prenderti questa cartaccia”. :)

      Secondo Fini il corso forzoso fu introdotto per la prima volta in Europa dalla Gran Bretagna per finanziare la guerra contro Napoleone alla fine del Settecento. Una volta vinto Napoleone il dibattito sul se mantenere o no il corso forzoso si risolse per il no.

      Sul fatto che non ci sia niente di nuovo concordo, voglio dire: concordano i cosiddetti teorici della moneta moderna.

      Eppure mi sembra una novità per chi è abituato a pensare che lo Stato può indebitarsi solo con i mercati e quindi alle condizioni che i mercati stabiliscono con tutte le conseguenze che ne derivano.

      Mi pare che volendo salvare la spesa pubblica, cioè il ruolo che lo Stato può svolgere per favorire lo sviluppo economico, ammesso che esista una tale possibilità, sia necessario anche riconsiderare questi temi non perché siano nuovi o perché non siano conosciuti dagli addetti ai lavori ma perché sono ignorati dal dibattito pubblico.

      L’idea che sia necessario ridurre il debito pubblico, ripagarlo, è diffusa ovunque.
      Le differenze sono caso mai, dato che sembra che sia stato raggiunto un accordo tra i partiti sul fatto che il livello attuale di tassazione è intollerabile per chi le tasse le paga, tra chi per farlo propone di vendere il patrimonio pubblico e ridurre la spesa e chi propone di tassare di più i più ricchi.

      Ho letto che Gustavo Piga ha proposto di introdurre una specie di servizio civile per i giovani disoccupati e mi sembra un’ottima idea ma... chi li paga?

      Spero di non aver scritto troppe banalità...
      Cordiali saluti.
      Giorgio

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    30. Sì, lo sai che mi piace stuzzicarvi. Credo molti qui condividano una certa allergia al latinorum (compreso quello matematico) e ai luoghi comuni. Per questo motivo se c'è una parola italiana cerco di usarla (polemicamente!), e se l'alternativa che mi viene proposta è sostituire un luogo comune ("debito sovrano") con un altro ("moneta sovrana") nemmeno rispondo, perché il mio problema non è capire quale dei due luoghi comuni sia "migliore", ma se è veramente possibile trovare tre persone che vogliano fare lo sforzo di ragionare con la propria testa. E visto che forse a tre ci siamo arrivati, ora dobbiamo alzare l'asticella... non abbassarla!

      Detto questo, sai benissimo, o altrimenti te lo ricordo, che la mia personale critica è un po' più radicale: io non riesco proprio a capire come si sia potuto credere all'efficienza di un sistema nel quale lo scopo della politica monetaria è quello di fare lo sgambetto alla politica fiscale, sulla base del presupposto totalmente ideologico che la politica fiscale ha a che fare o con spesa o con tasse, quindi la fa il governo, quindi è cattiva, mentre la politica monetaria la fanno i tecnocrati, che sono "indipendenti", quindi è buona!

      Questo è il nocciolo del problema, e quindi, se il nocciolo del problema è questo, è anche evidente dove vedo la soluzione, no? Ma Qui, Quo e Qua continuano imperterriti: "ti piace la moneta fiat sovrana?".

      Ora, come al solito, mi cogliete impreparato. Massimo Fini non so chi sia perché sono ignorante, e quando una cosa non la so lo confesso (mi basterebbe un secondo su Google, ma a parte il fatto che sono a corto di secondi, sono anche onesto...). Spero ti abbia anche raccontato che il debito pubblico inglese superò il 200% del Pil, dopo le guerre napoleoniche, e venne ricondotto su livelli meno elevati in modo del tutto fisiologico e senza alcun trauma. Del resto, dopo l'ultima guerra non andò in modo molto diverso.

      Il dibattito verte su dei falsi problemi, è chiaro. Temo però che dare l'esatta (o anche l'approssimativa) percezione di quanto falsi siano questi problemi a quello che alcuni di voi chiamano il "grande pubblico" e che io chiamerei gli elettori (perché sono anche pre-berlusconiano, oltre che pre-divorzio) sia un'impresa improba.

      L'omodossia ha dalla sua il suo piacevole moralismo. Un retaggio ottocentesco, naturalmente. Ma l'operaio, come il suo difensore, dentro di sé è ancorato ai pregiudizi del secolo che lo ha visto nascere. E quindi, come il Marius Pontmercy dei Miserabili, tende a vedere di pessimo occhio il debito. Ne son passati tanti anche in questo blog di moralisti di sinistra... E che gli vuoi dire? Sai, è con loro che devi parlare, mica con me. Noi siamo già d'accordo.

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    31. Bene, :)

      Massimo Fini è un giornalista ohibò e infatti il particolare del debito pubblico inglese gli è sfuggito.

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    32. Ma dimmi un po'! Ne parla perfino Mankiw... Comunque, vi propongo un gioco: chiamiamo "credito" il debito pubblico, e "debito" il credito privato... Così, goofynomicamente...

      Alla fine questo debito (pubblico) qualcuno se lo compra, no? E perché lo fa? Masochismo? O scelte di portafoglio?

      E le banche i soldi li prestano, no? E perché lo fanno, quando i debitori sono visibilmente alla canna del gas? Masochismo? O scelte di portafoglio?

      Una volta Krugman ha provato a dire una cosa simile, e i lettori de lavoce.info se lo so' magnato...

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    33. Beh, Fini questo Mankiw non lo cita proprio... piuttosto si ispira a un certo Sismondi. :)

      Li chiamiamo "credito pubblico" e "debito privato"?

      Scartando il masochismo, scelte di portafoglio nel senso di ottimizzazione del portafoglio (magari alla fine conviene inserire nel portafoglio anche un po' di titoli di Stato greci con rendimento e rischio alti... non stiamo parlando dei pensionati a cui la banca ha consigliato di investire tutti i loro risparmi in titoli di Stato argentini) o nel senso di prestito ad un interesse corrispondente al rischio (visto che non dai garanzie i soldi che vuoi te li presto io ma tra una settimana mi restituisci il doppio (e magari... se no ti spezzo le rotule))?

      Si vede che erano affamati... mi sembra che i lettori de lavoce.info siano abbastanza agguerriti e pronti a criticare le trovate degli economisti :)

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    34. Professore, ho dato un'occhiata a Mankiw (e Taylor) Macroeconomia e mi sembra un testo attraente... se non altro incomincia con lo spiegare "come pensano gli economisti" :) Vale la pena?

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    35. Detto fra noi: secondo me fa schifo, è proprio l'emblema del "facilismo" didattico all'americana, però, se vuoi vedere il bicchiere mezzo pieno, e considerato il fatto che hai un corredo anticorpale piuttosto completo, puoi considerare il fatto che è didatticamente efficace, abbastanza completo e pieno di esercizi (tipo quello svolto in questo post). Insomma: per imparare l'ortodossia va benissimo.

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    36. Grazie, ho visto che c'è anche la curva di Laffer... ma si omettono i partecipanti al pranzo del tovagliolo. Voglio dire: come si fa a non ricordare che c'erano Rumsfeld e Cheney... un giornalista non l'avrebbe fatto! :)

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  14. ma certo che no. I Doors sono nettamente superiori ;) E beccateve questa, che non è neanche off topic. http://www.youtube.com/watch?v=1b26BD5KjH0

    Dopo la fine dell'Euro canteremo "this is the end, my only friend: the end".

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    1. Oscar Giannino la ha già utilizzata in una sua trasmissione (spero tu non ti offenda per l'accostamento). Non so, tendo a vedere i Doors come un po' transeunti, ma il prof. Santarelli aderisce toto corde alle tue tesi. Il dibattito Naudot vs. Doors è tuttora irrisolto in seno alla Goofynomics. Io ci corro sopra...

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    2. Fatti e misfatti, ma gli attori (sempre con baffi sottili) son sempre quelli.
      Dopo le mani lavate e l'inebrio della "gnocca brianzola", ora l'illusione della "passere renana".
      Io, comunque, alla svalutazione competitiva preferisco un poco di distruzione creativa ... http://www.youtube.com/watch?v=_eyFiClAzq8
      e il "dolce color d'orïental zaffiro,
      che s'accoglieva nel sereno aspetto
      del mezzo, puro insino al primo giro,
      alli occhi miei ricominciò diletto,
      tosto ch'io usci' fuor dell'aura morta
      che m'avea contristati li occhi e 'l petto".
      That's all, folks!

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  15. Ehi ma io non sono mai andato via! Fossi matto! Gli è che

    a. Ho poco o niente da dire
    b. Sono intrinsecamente “Lento”
    c. Pertanto mi limito allo “Stretto indispensabile” [1]

    Pensa che solo due giorni fa sono riuscito finalmente a leggere Cosa sapete della produttività.
    Fantastico! Here it is qualche commento del tutto futile.

    Ma veramente “la banda dei quattro” direttore generale incluso, vogliono/sperano che tu vada a Ballarò? Eccome sarebbe possibile

    “(..) I mass media tentano essenzialmente di distrarre il pubblico. Vogliono che la gente faccia qualcos’altro in modo che non dia fastidio a noi (per “noi” si intende coloro che organizzano e gestiscono il potere) Che si interessi per esempio di Sport. Che impazzisca per le partite, per gli scandali sessuali, per i personaggi importanti e i loro problemi, o facezie di questo tipo. Qualunque cosa purché non sia seria. Le cose serie, naturalmente, sono per le persone serie. Di queste ci occupiamo “noi” (..) [2]

    Minchia! Se ti vedo a Ballarò, ti rinnegherò tre volte prima, durante e dopo il canto del gallo!

    Infine, il mitico pezzo della catenella dello sciacquone del cesso è da: “Le bizze del capitano in congedo”

    Ciao

    Alex

    [1] http://www.youtube.com/watch?v=MbUv_Tnnl2g
    [2] Chomsky “La democrazia del Grande Fratello” ed Piemme 2005 pag. 24
    [3] http://www.gadda.ed.ac.uk/Pages/resources/walks/subwalks/bizze/sciacquone.php

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    1. Ma la banda dei quattro sbarella completamente. È assolutamente ovvio che anche quando sarà successo sarà il prof. Boldrin a spiegarci che era bene che succedesse e che lui l'aveva sempre detto! E non sai quanti simpatici ingenui mi scrivono "ma Lei dovrebbe andare, ma perché non va..."... Cioè: ci sono persone che non hanno capito cosa sono i media! Fantastico! Del resto, altrimenti non avrebbero creduto a Prodi!

      Sì, ricordavo anch'io, ovviamente mi identifico col capitano in congedo, anche se sono solo tenente (in congedo). Ma qui ho pochi libri. Grazie per il link.

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  16. NEANCHE A FARLO APPOSTA PARLI DI SALVADENAIO ITALIA E SUBITO TI SPIEGANO IL SIGNIFICATO.

    ******

    IL CASO

    Rimborsi elettorali, due miliardi ai partiti.Come la copertura della riforma del lavoro.Dal 1994 a oggi i gruppi politici hanno incassato 2,5 miliardi, ma ne hanno spesi solo 579 milioni, gli altri sono "spariti". Soldi che basterebbero per i nuovi ammortizzatori sociali. Il finanziamento è salito dai 70 milioni del 1994 ai 503 milioni del 2008

    http://www.repubblica.it/economia/2012/04/06/news/rimborsi_elettorali-32864526/

    ******

    PS: SICURAMENTE SE OGGI SI FA UNA LISTA DELLE PRIORITA' NON E' AL PRIMO POSTO.MA RIMANE COMUNQUE NELLA LISTE DELLE COSE DA MODIFICARE CON ESTREMA URGENZA.

    Chi amministra deve sempre tenere presente che i grandi numeri sono sempre la somma di piccoli numeri. La legittimità Pubblica deriva dal chiedere ciò che si fà. Ciò che un singolo o un gruppo fanno è la dimostrazione empirica di che cosa sono.

    DA QUI PASSA LA RIVALUTAZIONE POSITIVA DELLA LEGITTIMAZIONE DELLO STATO IN ECONOMIA CHE POI E' DI FATTO UNA LEGITTIMAZIONE POLITICA.

    L'ECONOMIA CHE RISOLVE TUTTO GUARDANDO ALL'OFFERTA E' LA GIUNGLA DEL "IO ME NE FREGO"

    L'ECONOMIA CHE CERCA DI EQUILIBRARE AGEVOLANDO LA DOMANDA E' L'ECONOMIA CHE DA UN VALORE POLITICO ALLA CONVIVENZA SOCIALE E ALLA DIGNITA' UMANA CHE NELLA SOCIETA' MODERNA NON PUO' PRESCINDERE DAL LAVORO.

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  17. Caro Alessandro, sei insopportabilmente ideologico anche tu. Intanto, mi dispiace che tu non possa capire che l'euro non si abbatte. Non stiamo parlando di una quercia secolare, sana, con radici ben piantate nel terreno. Stiamo parlando di un castello di carte costruito sul ponte di una nave in tempesta. L'euro crollerà da solo, cacciatelo in testa o dove vuoi, perché non è sostenibile, e questo non è né un mio desiderio, né una mia opinione, ma un fatto. Punto. Quando succederà so che sarai abbastanza onesto da riconoscerlo.

    Poi, tu ti atteggi a "storico", ma mentre constati, come me, che la classe politica tedesco è "in rincorsa" dietro gli avvenimenti (anche se sembri non capire che essa lo è, come quella italiana, perché prigioniera delle menzogne ideologiche che ha vomitato per decenni), al tempo stesso, ostentando disincanto, continui a nutrire una fiducia totalmente irrazionale e infondata nel fatto che gli elettori tedeschi, una volta ricevuto un "segnale" sufficientemente chiaro, daranno la risposta giusta!

    Questa poi!

    Non lo faranno. Non lo faranno primo perché non lo hanno mai fatto (l’ultima volta la loro risposta ai mali economici è stata Adolf Hitler, so che sei storico e non devo spiegarti chi era), secondo perché allo stato attuale, non so se lo capisci, non so se capisci perché, io sto cercando di spiegarvelo da un anno, ma NON c'è un'alternativa politica in Germania rispetto al suicidio dell'Europa. Tu evidentemente non hai notato l’intervento di Cesaratto. I socialdemocratici tedeschi sono questo. Tu non hai idea di che paper sto ricevendo dalla Germania per il mio convegno. La loro leadership è completamente accecata, e il loro popolo non potrà essere molto più lungimirante.

    Sei piattamente convenzionale quando, per motivi schifosamente ideologici, fai del terrorismo totalmente infondato sulle conseguenze dell’uscita dall’euro. Certo, sarà peggio di quello che potrebbe essere se lo decidessimo insieme (e il fatto stesso che l’uscita non sarà cooperativa dimostra che l’euro era stato concepito come strumento di guerra – e uso il trapassato), ma che l’Europa fuori dall’euro possa essere migliore non lo dice Bagnai, lo dicono anche studiosi ben più autorevoli di un simpatico e brillante polemista di provincia il cui unico problema, in fondo, è solo quello di non poter ammettere di essere stato preso per i fondelli da Prodi (la mia traduzione di riformista: siamo in democrazia, ognuno ha il suo dizionario, e ognuno è libero di fottersene di quello degli altri).

    E sei stucchevolmente retorico con il tuo elogio del “costruire”, che non vuol dire nulla, ma suona tanto bene. Sai, prima o poi (queste sono le statistiche) la maggior parte di noi si troverà di fronte alla necessità di dover distruggere una parte della propria economia. Quando ci diranno che abbiamo un tumore (e già quello sarà un buon segno, perché se fossimo troppo gravi forse nemmeno ce lo direbbero), suppongo che i piddini cominceranno a chiedere “ma non è possibile conviverci? Ma se ce lo hanno tutti forse... mal comune mezzo gaudio! Ma tagliare è doloroso!”

    Ecco, tu vai avanti così. Tanto non preoccuparti. La Storia, nella quale professi di credere, ti salverà tuo malgrado. Il taglio lo farà lei!

    RispondiElimina
  18. Buongiorno carissimo!
    volevo solo aggiornarla, a seguito del breve scambio (http://goofynomics.blogspot.com/2012/03/quod-erat-demonstrandum-8.html?showComment=1333142256641#c7537406385331579577)sul fatto che pian piano sto facendo breccia nelle menti dei colleghi/amici/parenti grazie alle sue analisi. Da un po' di tempo mi sono convinto che sia importante parlare con il prossimo, chiunque sia e con ognuno almeno per il poco che è utile ad entrambi.
    :)
    Tanti auguri a te e famiglia Alberto!

    ps: mi piacciono i grafomani!

    pps: in questa gara sono arrivato con 13 anni di ritardo! (Vabbeh, sono partito da uno 0 assoluto economico alla tenera età di 18 anni, oggi a 31 mi sto facendo qualche idea in più! Maledetta ingegneria... :) )

    RispondiElimina
  19. Approfittando della visita in Vietnam, la propietà della banca centrale è in mani pubbliche o, fa capo al sistema bancario privato?

    Massimo

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    Risposte
    1. La mia visita in Vietnam per ora è solo virtuale. Non credo che la loro banca centrale sia in mani particolarmente private, sai com'è, sono un po' comunisti. Quello che vedo da qui, però, è che nonostante questo qualche problema rischiano di averlo. Ma voi Google non ce l'avete?

      Elimina
  20. Se è per questo, oltre a san google, ci sono anche yahoo, volunia, bing etc.
    L'importante è che non mi diventino vietpiddini!
    Per i problemi non c'e' da meravigliarsi, visto l'andazzo generale.
    Aggiungiamo poi, che non stiamo parlando di una economia occidental-industrializzata, ma immagino, si posso confrontare con la situazione italiana di 50 anni fa.
    Ebbene sì, volevo solo approfitare della autorevole versione del prof. Goofy.
    Ma non è che mi sono diventati un pelino comunisti, anche in Norvegia?

    Massimo

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    1. Il problema del Vietnam è che sta manifestando una certa tendenza a crescere coi soldi altrui (saldo delle partite correnti negativo, ecc.). La Norvegia ha il petrolio, non credo abbia lo stesso problema, ma si può sempre controllare sul sito dell'IMF... Identificare il comunismo con il divorzio fra Tesoro e Banca centrale mi sembra un po' minimalista, però!

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    2. Circa 2 anni fa, gli svizzerotti, avevano avuto la brillante idea di farsi strangolare , volevo dire abbracciare, dall'euro. Al che, il capoccia della banca centrale, somessamenete, ha fatto notare, che questo scherzetto, sarebbe costato 20 miliardi di franchi all'anno. I rappresentanti dei cantoni, cioè gli azionisti per il 60% della banca centrale, hanno cambiato idea all'istante.
      Certo se la bilancia dei pagamenti è un disastro, neanche il 200% delle quote, alla lunga, ti salva da Anghelona.
      Come si suol dire, aiutati che il ciel ti aiuta! (meglio un 60% che un 5%, il che vale per, grossomodo il 40-50%, per Germania,Francia,Olanda ed altri)

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  21. Neanche la Rosbank (BC della fu CCCP), era totalmente statale.

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    1. Interessante. Si potrebbe avere una fonte per capire cosa si intende, o è chiedere troppo?

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    2. La maggior parte, sono notiziole recuperate in qualche anno di lettura internettiana, ma ci sono diversi libri e conferenze.
      Si potrebbe partire da snb.ch, sezione "il mondo della banca nazionale" oppure "la banca nazionale in breve" sulla destra dello schermo e, tempo permettendo, una sbirciatina al rapporto di gestione.
      Poi ci sarebbe Nino Galloni, con diversi libri, e qualche intervento sul tubo.
      Sei poi è talmente masochista, Giano Accame, Auriti, Marco Saba (anche you tube) ed altri.
      Al limite delle forze, interrogare san google con sovranità o emmisione monetaria oppure banche centrali.
      Qualcosa di più soft, si trova da Ellen Brown.
      Un'altra sciccheria è, Modern Money Mechanics (non quella di Barnard), ma della Fed.
      Come dessert, consiglierei il dialoghetto a distanza tra Duisenberg e Monti3 (pardon Tremonti), a proposito della cartamoneta da 1 euro.
      Per 2 minuti di spasso, da non perdere l'intervento "de er pecora" (Storace), ai tempi di Bertinotti alla camera (sul tubo).
      Non sono accademici eterodossi o ortodossi, ma è maledettamente complicato scovarli. Che centri qualcosa con la carriera?
      Avevo provato a chiedere a "mi cuggino" fresco neo laureato in economia e scommercio, se ne sapeva qualcosa di queste cosuccie (cioè di emmissione monetaria); sono passato alla domanda di riserva.
      Potrebbero manifestrasi sintomi di ulcera al fegato o al contrario, divertirsi un sacco.

      saluti
      Massimo

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    3. Mi permetti di non interessarmi a cose che non mi interessano perché non sono interessanti, e di deprecare il fatto che attirino tanto l'attenzione? Così, serenamente, guarda, direi veltronianamente... Quello della moneta è largamente un falso problema, non tanto di per sé, ma soprattutto per come viene impostato qui in Italia a seguito di una scellerata operazione mediatica dai risvolti poco chiari. Quindi, con tutta la simpatia, io se posso evito...

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    4. Non si preoccupi, non ho intenzione di ingaggiare una squadraccia.
      Ma, se non sono così interessanti, come mai, molti se ne interessano?
      Solo "uolter", con matematica certezza corruborata da qualche collaterale, direbbe che hanno tutti preso lucciole per lanterne.
      Sarebbe come dire che, tra la gestione privatizzata degli acquedotti e lasciare le cose come stanno, non cambia nulla, economicamente parlando..
      Eppure la moneta sta alla base dell'economia (inclusa la macro).

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    5. Come disse una volta un mio lettore su un forum di dilettanti, se ne interessano perché la mamma non seppe dargli una risposta comprensbile quando da piccoli le chiesero come mai con un foglio di carta si poteva comprere un gelato. Ma voi andate, donaldizzatevi, signoraggistezzatevi, satollatevi di "lievi imprecisioni". Siamo in democrazia. Certo, un posto come questo non è interessante: non si parla di moneta!

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